Giornate FAI di Primavera a Bisaccia e a Rocca San Felice

LA MANIFESTAZIONE CELEBRA IL SUO TRENTENNALE. La Delegazione FAI di Avellino ha presentato nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo il programma con tappe anche sul Lago Mefite

La Delegazione FAI di Avellino ha presentato il programma delle Giornate FAI di Primavera in Irpinia, con una conferenza stampa presso la Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, sede della Provincia di Avellino. Sabato 26 e domenica 27 marzo le visite guidate anche in provincia d Avellino.

Giornate FAI di Primavera 2022

«Segnate nell’agenda di questo weekend ci sono gli appuntamenti con: il Castello Ducale di Bisaccia e il Museo Archeologico (in collaborazione con la Commissione Europea); il Borgo di Rocca San Felice; il Lago Mefite, tappa quest’ultima dedicata solo agli iscritti FAI», ha spiegato il capo delegazione del FAI di Avellino, Serena Giuditta. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche: Ilaria Limongiello, Delegata alla raccolta fondi di Avellino; Maria Emanuela Miccichè, Capo Gruppo Giovani Avellino; Giuseppe Ciani, Assessore Comune di Bisaccia; Guido Cipriano, Sindaco di Rocca San Felice; Egidio Grasso, Presidente Ordine Geologi della Campania; Maria Berardino, Dirigente Scolastico Liceo De Caprariis di Atripalda; Lucia Forino, Dirigente Scolastico Liceo Publio Virgilio Marone di Avellino.

Passeggiata del FAI a Rocca San Felice e alla Mefite

«Sabato 26 e domenica 27 marzo le Giornate FAI di Primavera rinnovano l’appuntamento con il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita)», hanno annunciato gli organizzatori.

Passeggiata alla Mefite, il Fai: dalla terra al mito alla storia

LE TAPPE IRPINE. Il FAI propone in Irpinia la visita in tre luoghi dove la storia incrocia inesorabilmente i paesaggi irpini: «La cultura della natura all’interno delle città e, soprattutto, nei borghi è il fil rouge dell’itinerario proposto, in cui il pubblico sarà accompagnato dagli apprendisti Ciceroni, studenti del Liceo Scientifico De Caprariis di Atripalda e del Liceo Classico Publio Virgilio Marone di Avellino». Gli organizzatori hanno rimarcato con soddisfazione «della collaborazione con la Commissione Europea per il sito del Castello Ducale di Bisaccia, restaurato grazie ai fondi della Comunità Europea. Ma anche da parte dell’Ordine dei Geologi Campania per il geosito del Lago Mefite, candidato tra i beni patrimonio UNESCO per la sua unicità. In particolare, quest’ultima sarà un’apertura dedicata agli iscritti FAI, un viaggio esclusivo che ripercorre la mitologia della Dea Mefite, il racconto dell’Eneide, entrando in totale sicurezza nel percorso adibito a belvedere del Lago Mefite. Celebriamo assieme queste 30 splendide primavere in cui i volontari del FAI hanno contribuito a far rifiorire la conoscenza di luoghi dimenticati del nostro Paese».


Prenotazioni

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L'anniversario
I volontari del FAI in campo per Avellino

XXX EDIZIONE DELLE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA. Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità. Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente. Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese. Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento. Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.


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