Stefano Di Marzo eletto presidente degli Agricoltori (CIA) di Avellino

LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI IRPINA IN ASSEMBLEA AL “DE LA VILLE”. Riunita l'assemblea per programmare le scelte dell'agricoltura nel cuore delle Aree Interne della Campania. Il nuovo assetto

La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Avellino ha eletto Stefano Di Marzo presidente al termine dell’VIII Assemblea provinciale. I lavori dell’assemblea riunita all’Hotel de La Ville di Avellino sono stati aperti dalla relazione del Presidente uscente, Michele Masuccio, con le conclusioni affidate alla Direttrice della CIA Nazionale, Claudia Merlino.

Stefano Di Marzo eletto presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Avellino

PSR E PNRR, INTERVENUTO IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE AGRICOLTURA. «Le diverse problematiche del settore sollevate durante il dibattito, legate in particolare al caro energia e ai tanti punti di crisi aperti dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina poi, sono state raccolte dal consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura Maurizio Petracca che ha ribadito l’impegno dell’Ente di Palazzo Santa Lucia al fianco dell’agricoltura, a partire dal PSR e dal PNRR», riferisce una nota della Confederazione, con cui è stata sintetizzata la giornata di confronto. «Sollecitato in particolare dal Presidente e dal Direttore della Cia regionale, rispettivamente Alessandro Mastrocinque e Mario Grasso, Petracca ha smentito le voci di un possibile disimpegno della Regione nei confronti dell’Irpinia e delle aree interne più in generale. A questo proposito, Petracca ha precisato che «nel precedente PSR si è lavorato in sinergia, centrando dei risultati importanti: è questa la strada da percorrere anche nella prossima programmazione».

MULTIFUNZIONALITÀ E APERTURA AI GIOVANI, I PUNTI PRIORITARI NEL PROGRAMMA DEL NUOVO PRESIDENTE. Il nuovo presidente Stefano Di Marzo, imprenditore vitivinicolo, ha delineato il suo programma, tratteggiando le linee guida del suo mandato quadriennale alla guida della CIA di Avellino. «L’azienda agricola moderna deve fare della multifunzionalità spinta un suo punto di forza, soprattutto nelle aree interne. Per gli anni a venire, il futuro delle forze di rappresentanza agricola si giocherà sulla capacità di saper mettere in campo politiche di permanenza sul territorio», ha affermato. «Prioritaria è l’esigenza di favorire nelle nostre aree, la presenza dei giovani agricoltori, così da stimolare il dinamismo delle comunità e aprire la strada a catene di valore più solide e a una maggiore prosperità del territorio». Di Marzo considera fondamentale dare attenzione anche ai mercati internazionali che, «nei prossimi anni, dovranno vedere l’Irpinia sempre più protagonista». Per il nuovo presidente della CIA di Avellino «bisognerà favorire la promozione internazionale dei territori Irpini potenziando la programmazione di incoming dei buyer esteri e la promozione turistica internazionale nelle aree rurali, così da valorizzazione il territorio nelle sue varie componenti». Per questo, «ha sollecitato anche l’attivazione di nuove strategie di marketing territoriale e rafforzamento di politiche di brand legate al territorio anche attraverso l’avvio di un patto strategico tra città d’arte e settore agricoltura». Ancora, «sul fronte dell’innovazione» auspica «l’adozione di tecniche colturali innovative basate sulla ricerca e sperimentazione di nuove colture resistenti agli stress idrici e agli altri eventi naturali avversi». Inevitabile un passaggio sulla cosiddetta emergenza energia. Di Marzo guarda anche al prossimo PNRR. «La Commissione europea ha recentemente approvato il pacchetto ‘Fit for 55’, che si pone l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. Si tratta dello step intermedio necessario per puntare a raggiungere la neutralità carbonica (equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di carbonio) entro il 2050. Sono obiettivi ambiziosi ai quali però corrisponde un impegno di risorse che non ha precedenti e che si concretizzerà con la definizione dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)». In questo senso, «anche la nuova PAC, che entrerà in vigore nel 2023, avrà il compito di supportare gli agricoltori nel raggiungimento degli impegni dell’Unione europea in materia di ambiente e clima, inclusi gli obiettivi per il 2030 stabiliti nelle Strategie ‘Farm to Fork’ e “Biodiversità».

La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Avellino riunita in assemblea all’Hotel de La Villa (21 marzo 2022)

IL FUTURO DELLA CONFEDERAZIONE. Quanto al futuro della Confederazione, «dobbiamo costruire una Cia che diventi parte integrante del territorio nello sviluppo delle politiche, delle relazioni istituzionali, dei processi economici e di progetti di sviluppo. La costruzione di una grande strategia di comunicazione non è più rimandabile. Sicuramente ci renderebbe più forti nelle interlocuzioni Istituzionali e nelle relazioni territoriali. É fondamentale – ha concluso – recuperare il nostro essere sindacato, recuperare il nostro spirito di appartenenza che ci permetterà le grandi mobilitazioni senza timori o paure».


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