Riabilitazione e Sociosanitario in Irpinia, dichiarato lo stato di crisi

Annunciata ieri la mobilitazione dei Centri privati accreditati della Asl di Avellino. Tra le ragioni, il blocco da settembre dei pagamenti delle prestazioni erogate ed in corso di erogazione. La piattaforma

Le imprese accreditate del settore Riabilitazione e Sociosanitario in Irpinia hanno dichiarato lo stato di crisi. Lo scorso 10 marzo l’ASPAT Campania (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale) riferimento della Macroarea Riabilitazione/Sociosanitario e Salute Mentale, ha organizzato su input dei Centri privati accreditati della Asl Avellino una conferenza pubblica. Nell’occasione sono state annunciate le iniziative di protesta e la mobilitazione.

La sede dell’Asl in via degli Imbimbo

Tra le ragioni, il blocco da settembre dei pagamenti delle prestazioni erogate ed in corso di erogazione, circostanza che mette a rischio la tenuta occupazionale, si legge nel documento dell’ASPA di seguito riportato. A ciò si aggiunge una lettera del Tribunale per i Diritti del Malato – Cittadinanza attiva Montfealcione Avellino Bassa Irpinia, che chiede alle istituzioni locali di farsi carico della situazione «allo scopo di scongiurare disservizi o peggio ancora interruzioni trattamenti riabilitativi in atto e comunque impossibilità di accoglimento di pazienti da tempo in lista di attesa». Di seguito la nota dell’ASPAT con riferimento allo stato di crisi del settore Riabilitazione e Sociosanitario in Irpinia.


PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI CRISI DEL COMPARTO RIABILITATIVO E SOCIOSANITARIO ED AVVIO DELLE INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE

Documento dell’Aspat Campania | Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale,

Pierpaolo Polizzi – presidente Aspat

LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE delle imprese sanitarie avellinesi, erogatrici per conto del Servizio Sanitario Regionale di un volume complessivo annuo di oltre trecentomila prestazioni nei diversi setting della Macroarea a garanzia del principio di continuità assistenziale, sono le seguenti:

  • Totale carenza dei compiti previsti in capo all’istituito Tavolo Tecnico Paritetico Aziendale della Macroarea che non è stato convocato da oltre diciotto mesi, con conseguente paralisi dell’attività procedimentale ascritta dal Protocollo d’Intesa ad entrambe le componenti pubblica e privato datoriale e finalizzata alla corretta e ordinata gestione del rapporto contrattuale. Pertanto, la prevista attività (in essere dal 2003) si è limitata dal 2020 alle sole comunicazioni del monitoraggio della spesa, ovviamente prive di alcuna efficacia.
  • Il biennio della pandemia non è stato gestito e l’attività amministrativa e contabile risulta allo stato sospesa nonostante le numerose sollecitazioni delle Associazioni di Categoria, non ultima la nota ASPAT del 16/2 u.s. con la quale si chiedeva di adottare risolutivamente un “percorso metodologico” condiviso ed in analogia ad altre ASL della Campania.
  • In considerazione che non sono stati conclusi i consuntivi dell’annualità 2020 – 2021, i pagamenti delle prestazioni erogate ed in corso di erogazione sono stati bloccati dal settembre scorso, con grave pregiudizio dei bilanci societari e con nocumento del rating finanziario che di fatto limita l’accesso dei Centri al credito bancario.
    4. Non va sottaciuto, infine, che perdurando questa gravissima situazione di paralisi, le strutture riabilitative private accreditate della ASL Avellino a breve, da un lato, non saranno più in grado di pagare le stipendialità al personale e agli operatori e saranno costrette, loro malgrado, ad avviare presso la Camera del Lavoro le relative procedure di mobilità e, dall’altro, dovranno necessariamente ridurre ai cittadini i Livelli di Assistenza con ulteriore implementazione delle Liste di Attesa.

LA RIVENDICAZIONE DEI CENTRI PRIVATI ACCREDITATI DI RIABILITAZIONE. Riteniamo che la descritta situazione non è più possibile tollerare e subire! Rivendichiamo in definitiva stabilità per il nostro comparto, ancor più nell’attuale fase che impone a tutti gli attori della vicenda assistenziale riabilitativa comportamenti ispirati a serietà ed a particolare vicinanza a cittadini, pazienti e malati particolarmente fragili. Pertanto, chiediamo alla DG Dr.ssa Morgante di attuare con carattere di estrema urgenza quanto previsto dalla normativa al fine di consuntivare il biennio 2020 – 2021 e consentirci il regolare svolgimento delle attività assistenziali e riabilitative dell’anno in corso.
Diversamente, se dietro l’assordante silenzio e l’imbarazzante inosservanza della normativa da parte della Direzione Generale Strategica dell’ASL Avellino si celasse un disegno preordito di precarizzazione del privato accreditato, dichiariamo sin d’ora che siamo pronti a mobilitarci con tutte le nostre forze ed in ogni direzione per tutelare il ruolo storico di concessionari di Servizio Pubblico attribuitoci da oltre quarant’anni dal SSR e che, come ben noto, è riuscito a garantire ai cittadini avellinesi ed irpini l’inalienabile diritto costituzionale ai LEA – Livelli Essenziali di Assistenza.


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