Svimar promuove l’alta velocità al Sud e rilancia la Eboli-Calitri

L'associazione si è costituita a dicembre 2021 aggregando quattro regioni (Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), 18 province e mille comuni. L'obiettivo: la connessione ferroviaria deve essere la priorità nel Pnrr per il Mezzogiorno

La Svimar, l’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno e delle Aree Interne, promuove l’alta velocità al Sud e rilancia la Eboli-Calitri. Per colmare il divario con il Nord del Paese e supportare la crescita economica e sociale il Mezzogiorno non basta candidare progetti giusti alla piattaforma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. E’ necessario fare rete e creare una coscienza condivisa che possa alimentare dal basso la necessità di adeguare infrastrutture e servizi ad una migliore vivibilità.


Svimar promuove l’alta velocità al Sud e rilancia la Eboli-Calitri

Per questo scopo il comitato di amministratori e attivisti nati a Contursi Terme sotto la spinta dell’ex sindaco Giacomo Rosa oggi ha espanso la rete di contatti fino a costituirsi in associazione. A dicembre 2021 si è costituita la Svimar, l’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno e delle Aree Interne oggi impegnata in prima linea per garantire l’infrastrutturazione ferroviaria prima e viaria poi, del Sud Italia.

NELLA SVIMAR LE REGIONI CAMPANIA, PUGLIA, BASILICATA E CALABRIA. Ad oggi la neo nata associazione è partecipata da quattro regioni (Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), 18 province e mille comuni. Una trama sociale che agisce nel nome del civismo per impegnarsi nella progettazione e ottenere la migliore risposta possibile per l’adeguamento infrastrutturale. La cantierizzazione della linea dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria è al centro dell’agenda politica e impegna la quasi totalità dell’azione associativa. Partendo dalle previsioni sul collegamento ferroviario, Svimar disegna le ramificazioni utili a connettere i territori soprattutto delle aree interne. In questa cornice si inserisce la battaglia per la Eboli-Calitri, che ha già registrato una condivisione ad ampio raggio e tra tutti i livelli istituzionali.

GLI OBIETTIVI INFEASTRUTTURALI PER LE AREE INTERNE. Mentre in Campania si guarda al completamento della bretella -peraltro già disegnata- che dovrebbe collegare Contursi Terme a Calitri, in Basilicata cresce la mobilitazione per una bretella che dovrebbe connettere l’alta velocità Salerno-Reggio alla linea ferroviaria Battipaglia-Potenza-Metaponto- Taranto. A tal proposito Marco Trotta, vice presidente dell’associazione, scrive “Il futuro è adesso. La bretella collega Potenza-Tito al Km 44 della direttrice ferroviaria AV SA-RC, passando direttamente per l’area del Melandro nella valle del Tanagro in 8/10 minuti a (200 km/h, 150 km/h). Questa bretella permette di raggiungere importanti obiettivi”, argomenta. Intanto, “di ridurre il tempo di percorrenza tra Potenza e Salerno in circa 45 minuti rispetto al tracciato attuale della linea ferroviaria storica (Romagnano- Potenza) , sul quale il Frecciarossa impiega 1 ora e 27 minuti. In questo modo si dimezzano i tempi e ci si può collegare all’aeroporto di Pontecagnano. In secondo luogo si riduce il tempo di percorrenza tra Potenza e l’area Sud del potentino (Lagonegrese), del salernitano (Cilento) e dell’Alto cosentino (Riviera dei Cedri) della costa tirrenica. Infatti allacciandosi alla direttrice AV- SA-RC nel lotto Battipaglia- Praia si può raggiungere da Potenza la fermata di Praia a Mare in circa 45 minuti. Un passo enorme rispetto alle 4 o 5 ore che si impiegano con la linea storica Potenza – Battipaglia per raggiungere Maratea e Praia (via Battipaglia) con il Frecciarossa o con il treno regionale. Questa occasione storica permette di superare la frattura tra Nord e Sud della Basilicata, eliminando la frammentazione e la distanza tra il centro e le periferie, favorendo l’unione e l’integrazione del territorio e della comunità lucana con il capoluogo, polo urbano insieme a Matera, al servizio di tutta la Regione”. A questo Marco Trotta aggiunge un ulteriore elemento. «E’ possibile migliorare l’accessibilità alla rete dell’Alta Velocità, con le linee ferroviarie secondarie della Basilicata, della Montagna potentina, Val Basento, Val D’Agri, Vulture, costa Jonica, la murgia materana e aree interne collegandole all’area Sud: sia lucana di Maratea e Pollino, che campana del Cilento e calabrese della Riviera dei Cedri. Infine, di aumentare l’accessibilità alla rete delle merci, attraverso la diagonale Potenza – Taranto in quanto nel modello di esercizio futuro di RFI sul tracciato Potenza- Romagnano (linea storica) non è previsto il passaggio di treni merci.

Investimenti ferroviari al centro delle strategie nazionali di rilancio del Mezzogiorno

LA SFIDA SULLA LOGISTICA. È in gioco la chiave di sviluppo dei trasporti e della logistica legata ai grandi porti hub del Mediterraneo (Taranto e Gioia Tauro) per i traffici delle merci provenienti dal Sud Est Asiatico, che potrebbero favorire nei retroporti l’insediamento di nuove attività produttive e rafforzare quelle già presenti nelle aree industriali e produttive ubicate in Basilicata, a partire dalla direttrice della Basentana (Val Basento, Potenza, Tito, Balvano, Baragiano, Sant’Angelo L.F., Val d’ Agri) con una linea ferroviaria, che con la bretella, collega lo Ionio con l’Adriatico” conclude.


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