Carlos Tavares a Pratola Serra, all’esame del Ceo la fabbrica ‘Diesel’

LE REAZIONI DEL SINDACATO: FIM CISL PRUDENTE MA OTTIMISTA, SODDISFATTA LA FISMIC. ALLA FINESTRA LA CGIL. L'amministratore delegato di Stellantis, quarta casa automobilistica mondiale, ad Avellino ha valutato realtà e potenzialità dello stabilimento chiamato a sviluppare dal 2024 propulsori a gasolio di nuova generazione

Carlos Tavares a Pratola Serra è stato in visita oggi agli stabilimenti Stellatis, dopo la tappa di Termoli, per rilanciare il Diesel di ultima generazione. L’amministratore delegato di Stellantis festeggia nel Mezzogiorno d’Italia il primo anno del gruppo automobilistico nato dalla fusione di FCA e PSA valutando efficienza e potenzialità dei suoi stabilimenti.

Carlos Tavares a Pratola Serra negli stabilimenti Stellantis

Una scelta che sembra non casuale quella del manager, scegliere per l’occasione due fabbriche con funzioni e obiettivi antitetici ma nel piano strategico dell’azienda evidentemente complementari. La giornata avellinese è servita a raccogliere elementi decisivi a supportare decisioni in gran parte già assunte. Il primo marzo l’esito del sopralluogo di oggi sarà chiaro a tutti leggendo il Piano industriale di Stellantis. Le reazioni sindacali sono improntate in gran parte alla prudenza. Solo cifre e impegni scritti nella strategia industriale scioglieranno i dubbi e confermeranno le speranze tra poche settimane.


Il sindacato

FISMIC: TAVARES CERTIFICA IL RILANCIO. «Dopo oltre 10 anni dalla visita del compianto Sergio Marchionne alla ex FMA, l’arrivo di Carlos Tavares in fabbrica, rappresenta un’altra giornata storica che certifica la volontà di Stellantis di rilanciare l’azienda di Pratola Serra», afferma attraverso una nota la Fismic. «La visita nei reparti produttivi, le rassicurazioni dirette a tutti i dipendenti ed il confronto con le Organizzazioni Sindacali, identificano la giornata del 20 gennaio come data importante per certificare il rilancio e lo sviluppo attraverso la conferma del piano industriale pluriennale con relativi investimenti economici-produttivi ed occupazionali». La Fismic/Confsal ricorda di aver «aperto il confronto in fabbrica con l’intervento di Franco Mosca» esprimendo soddisfazione per l’apprezzamento venuto dal Ceo di Stellantis per la fabbrica di Avellino. «Competenza, efficienza, flessibilità e partecipazione» le caratteristiche riconosciute da Tavares per lo stabilimento di Pratola Serra. Per il segretario Giuseppe Zaolino, questa visita «azzera tutti i dubbi e le perplessità di qualcuno sul futuro, confermando il piano di rilancio e sviluppo.

FIM CISL IRPINIA SANNIO. Commentando l’incontro del manager con la Rappresentanza Sindacale Aziendale di Pratola Serra, «ultima tappa italiana del suo tour durato 12 mesi», la FIM CISL Irpinia Sannio sottolinea che «nella sua lunga permanenza iniziata di prima mattina, Tavares ha avuto modo di visitare lo stabilimento e ha dedicato molto tempo alle relazioni sindacali» confermando «la destinazione ad Avellino delle produzioni dei motori diesel euro 7 per tutti i veicoli commerciali del Gruppo» e «manifestando particolare apprezzamento per il lavoro svolto dalle maestranze, testimoniando così che l’ottima reputazione di cui godono i lavoratori del sito irpino permane anche nella considerazione del nuovo management»La Segreteria ed il coordinatore Stellantis FIM-CISL Irpiniasannio ritengono positiva la prospettiva indicata dal Gruppo automobilistico italo francese, ritenendolo aderente alla «soluzione auspicata e suggerita a più riprese dalla Fim-Cisl nei vari incontri tenuti con l’azienda, anche ai livelli ministeriali». Questo perché agli interrogativi posti dalla Fim-Cisl, col coordinatore e segretario Umberto Forgione, in merito al futuro produttivo quando saranno dismesse le produzioni di motori endotermici, «l’a.d. ha risposto che i tempi supplementari di cui godono i veicoli commerciali saranno utilizzati per elaborare strategie di lungo termine e non si esclude che lo stabilimento avellinese possa essere inserito nella filiera delle produzioni per i veicoli a propulsione elettrica e/o guida autonoma».

CGIL CHIEDE GARANZIE SU TENUTA OCCUPAZIONALE E DEI SALARI, MA C’È SODDISFAZIONE. A Pratola Serra si produrranno i motori per tutti i veicoli commerciali leggeri del Gruppo Stellantis dal 2024, ma per la Cgil andrà verificato l’impatto sull’assorbimento occupazionale. Negli ultimi anni l’impatto degli ammortizzatori sociali ha avuto effetti negativi sul salario delle lavoratrici dei lavoratori, si è rimarcato. In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del nuovo piano strategico, per le organizzazioni resta l’incertezza legata alla transizione in atto verso l’elettrico sia per lo stabilimento irpino che per tutti quelli di meccanica (Cento, Verrone, Mirafiori e Termoli). In particolare, il sindaco si attende segnali importanti dal Governo. Il percorso verso gli obiettivi delineati dall’Europa va stabilito ora, visto che altri Paesi europei come Francia e Germania hanno già previsto piani di accompagnamento e tutela dell’industria e dell’occupazione nella transizione. Dal sindacato arriva la richiesta all’amministratore e al Governo di convocare le organizzazioni sindacali per avviare un confronto sul prossimo piano industriale e sulle garanzie della capacità produttiva, delle attività, e dell’occupazione per tutti gli stabilimenti e gli enti di staff presenti in Italia.


La sfida industriale
Carlos Tavares ceo di Stellantis

TERMOLI E PRATOLA SERRA, DOPPIA SFIDA SU ELETTRICO E DIESEL. La doppia tappa dell’amministratore delegato di Stellantis dimostra che il Gruppo non ha ancora deciso di rinunciare a costruire veicoli tradizionali, benché progettati e realizzati su basi tecnologiche innovative. In provincia di Campobasso il Ceo di Stellantis ha visitato le Meccaniche di Termoli, sito destinato a diventare una delle gigafactory di riferimento in Europa per il gruppo internazionale a trazione italo francese. In provincia di Avellino Tavares valuta direttamente la realtà industriale individuata per portare avanti nel segno dell’innovazione il motore Diesel, cioé la continuità con la tradizione dei propulsori ad alimentazione tradizionale. Tavares ha confermato i programmi industriali a Pratola Serra, dove si svilupperanno motori a gasolio di nuova generazione destinati a mezzi commerciali. Ma a Pratola Serra non ci sono state anticipazioni sul piano strategico di Stellantis, atteso il primo marzo. La sfida industriale in 30 nazioni del mondo per fronteggiare la domanda di mobilità in 130 mercati passa in misura decisiva per gli stabilimenti italiani del Mezzogiorno su elettrico e, per alcuni anni ancora, su fonti tradizionali, si è detto. Ma per ora nulla di più.

LE RISERVE DI TAVARES PER UN MERCATO DELL’AUTO FULL ELECTRIC. La posizione di Carlos Tavares su un mercato dell’auto dominato dall’elettrico è nota. Il Ceo di Stellantis ritiene non sostenibile socialmente l’accantonamento delle auto con propulsori spinti da propellenti di origine fossile. Il full electric è una prospettiva certa, ma per ora prematura, ha spiegato in questi mesi. Tavares non ha nascosto le perplessità per le politiche europee, che sembrano voler dirigere un’economia ancora non pronta a rinunciare al Diesel. La vocazione dell’emissione zero imposta per decreto non lo convince, soprattutto mentre il progresso tecnologico apre frontiere nuove in particolare per il Diesel. La questione è anche economica, vista dal punto di vista del consumatore, che potrebbe non essere in grado di permettersi il costo di un veicolo elettrico da 35mila euro, come ha spiegato eloquentemente al Future of the Car Summit del Financial Times.


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