Vella indica la rotta a Monteverde: “Siamo pronti all’auto imprenditorialità”

Il candidato sindaco conferma un'azione di continuità rispetto agli ultimi 15 anni di amministrazione dove al fianco di Franco Ricciardi ha svolto il ruolo di vice sindaco. "Questo è il tempo di raccogliere il frutti di un lungo lavoro di pianificazione e progettazione"

Vella indica la rotta a Monteverde. Dopo 15 anni di progettazione e realizzazione di opere materiali Tonino Vella punta a costruire il meccanismo per consentire la realizzazione di economie da spalmare sul territorio. E’ questo l’obiettivo del candidato sindaco di Monteverde, storico braccio destro del sindaco uscente Franco Ricciardi, che si contenderà la guida del Comune insieme ad altri due avversari. Dopo avere lavorato per tre lustri alla realizzazione del maxi progetto turistico del comune ubicato al confine fra Puglia, Campania e Basilicata, Vella indica la rotta chiede la fiducia all’elettorato per “riempire il contenitore di contenuti”. Un fitto elenco di attività e risultati incassati in questi anni hanno costruito una cifra ben precisa del piccolo comune che sorveglia il lago San Pietro.

Contrariamente a quanto accaduto in ben sette comuni della provincia in cui la presentazione di una sola compagine dovrà arginare il rischio di non raggiungere il quorum, Monteverde ha ufficializzato ben tre liste. Quanto più è piccolo il comune, più è frammentata la comunità. “La presenza di più proposte testimonia una certa dinamicità del dibattito, azioni programmatiche e visioni del futuro che non possono far altro che arricchire il confronto” commenta Vella. “Questo è il sale della democrazia, anche se in paesi piccoli come il nostro può tradursi anche in inconsapevolezza”. A contendersi la guida del Palazzo di Città sia gli avversari storici dell’esecutivo Ricciardi, vicini al centrosinistra e al Pd, sia una lista caratterizzata da candidati che “non risiedono stabilmente a Monteverde e che vantano una certa vicinanza al movimento dei Forconi”.

Vella indica la rotta a Monteverde: “Siamo pronti all’auto imprenditorialità”

La presenza di tre liste intanto si presta a raccontare anche il dissenso nei confronti dell’operato dell’esecutivo precedente. “C’è anche il dissenso certo. Difficilmente si riesce ad assecondare i bisogni delle persone, che spesso non collimano con le strategie a lungo termine adottate da chi amministra” spiega il candidato sindaco. “Ritengo che oggi l’Alta Irpinia abbia bisogno di gestire ciò che ha già costruito nel tempo, per mettere a sistema un circuito in grado di offrire risposte in termini di lavoro ed economie. Abbiamo lavorato per anni alla progettazione e all’individuazione dei percorsi giusti per candidare le nostre proposte, ora bisogna passare alla fase successiva e tentare di raccogliere i frutti”.

Vella propone la metafora dell’impalcatura del palazzo, dotata di fondamenta solide e in grado di sostenere il peso necessario alla tenuta complessiva dell’edificio stesso. L’era Vella proposta alla cittadinanza guarda al completamento dello stabile, “dove la pittura e la scelta delle porte e finestre sarà scelta tenendo conto delle istanze dei cittadini. E’ arrivato il momento di valorizzare le risorse del territorio”.

L’ex vice sindaco non si riferisce soltanto agli investimenti realizzati sul fronte dell’accessibilità, che ha portato il Comune di Monteverde ad incassare il premio di “Comune più accessibile d’Europa” e che oggi vanta il partenariato con i grandi colossi dell’informatica e telefonia mobile mondiali. “Il nostro obiettivo è creare un circuito di economie che possa produrre lavoro e innalzare la qualità della vita a Monteverde. E’ il momento di scommettere sull’auto-imprenditorialità e ri-costruire il rapporto fra pubblico e privato, oggi estremamente debole e improduttivo” continua.

Il pubblico non riesce a creare economia e il privato da solo non riesce a decollare. “Bisogna essere capaci di equilibrare le risorse, rendere credibile il pubblico e aprirsi a sinergie giuste. La sostenibilità economica deve essere praticata con i fatti e ritengo che Monteverde abbia tutte le caratteristiche per investire sulle risorse endogene, su cui fondare azioni programmatiche e strutturarle in politiche di sviluppo” conclude.


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