Piano Rifiuti di Avellino: Alaia, Giordano e Picariello: stralciare Chianche

I sindaci di Monteforte, Capriglia e Sperone confermano la contrarietà della ubicazione a Chianche del biodigestore e chiedono che la decisione torni all'assemblea dei sindaci. "Diversamente saremo costretti ad astenerci sull'adozione del Piano"

Il Piano Rifiuti di Avellino va verso l’approvazione, il 2 luglio. Ma non cessano le fibrillazioni. I consiglieri d’Ambito che non avevano partecipato alla prima seduta utile per l’esame dello strumento di programmazione del ciclo integrato sono intervenuti in queste ore. Marco Santo Alaia, sindaco di Sperone, Costantino Giordano, di Monteforte Irpino e Nunziante Picariello, di Capriglia Irpina, chiedono lo stralcio del Biodigestore di Chianche. In caso contrario si asterranno. Alla vigilia del Consiglio d’Ambito dell’Ato Rifiuti di Avellino convocato per il 2 luglio dal presidente Valentino Tropeano, I tre consiglieri anticipano il voto sull’adozione del Piano d’Ambito. Alaia, Giordano e Picariello annunciano la contrarietà alla conferma di Chianche come sito per la costruzione del biodigestore, ritenendo che la decisione debba essere rimessa all’assemblea dei sindaci. “Pur condividendo gli indirizzi, i principi e le strategie contenuti nel Piano d’Ambito per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, che arriverà venerdì all’attenzione del Consiglio d’Ambito dell’Ato Rifiuti di Avellino, restiamo fortemente critici e contrari alla individuazione di Chianche quale sede del biodigestore, non condividendo le motivazioni che sono alla base di questa allocazione” scrivono i tre consiglieri firmatari di una nota.  “Proponiamo, perciò, al presidente Tropeano di stralciare le indicazioni dei siti dal Piano d’Ambito e di riportare la questione a quella che per noi resta la sede deputata a decidere, l’assemblea dei sindaci. E’ opportuno, infatti, che siano i rappresentanti dei territori e delle comunità ad esprimersi su di una questione così delicata e così rilevante come è quella dell’individuazione dei siti dove allocare gli impianti necessari alla chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti per garantire all’Irpinia la piena autonomia in ossequio al principio della provincializzazione. Nel caso in cui questa proposta non dovesse essere accolta, pur condividendo l’impostazione del Piano d’Ambito, ci vedremo costretti, nostro malgrado, ad astenerci dalla votazione del Piano d’Ambito, non essendo disponibili a contribuire a determinare una decisione, come quella di Chianche, che da sempre ci vede fortemente contrari” concludono.


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