Dante Alighieri e Leonardo Sciascia nel nuovo numero di Riscontri

La rivista dedica il primo numero dell'anno a due importanti anniversari. Il sommario

Il nuovo numero di Riscontri celebra Dante Alighieri e Leonardo Sciascia. La rivista dedica il primo numero dell’anno a due importanti anniversari: il settimo centenario della morte di Dante Alighieri e i cento anni dalla nascita di Leonardo Sciascia. Al Sommo Poeta sono dedicati due articoli sulla ricerca di nuove interpretazioni della “Divina Commedia”. In Nuove esplorazioni dantesche, Dario Rivarossa analizza possibilità alternative all’identificazione di papa Celestino V col misterioso personaggio che oppose il «gran rifiuto». L’autore presenta infine anche qualche sorpresa nelle descrizioni dantesche di angeli e di personaggi femminili.

IL SOMMARIO. Con Dante Alighieri e Leonardo Sciascia la rivista propone nel sommario altri contenuti. Giancarlo Lombardi presenta invece una nuova proposta filologica sul famoso verso rompicapo «Pape Satàn, pape Satàn, aleppe!» (Inf., VII, 1), un’ipotesi collegata a filo doppio alla Profezia del Veltro (Inf., I, 100-112) e che – da Firenze – segue le tracce di Dante fino alle Fiandre. In Le “acri sillabe” di Leonardo Sciascia, Paolo Saggese analizza invece la struttura giovanile della raccolta poetica dell’autore siciliano che – con taglio “neorealista” – racconta della terra natia Racalmuto. Ancora, il primo numero 2021 della Rivista – oltre all’Editoriale di Ettore Barra sulla nuova antropologia politica scaturita in Italia dalla pandemia – presenta anche i saggi di Milena Montanile e di Donato Sperduto, rispettivamente sulla vita “narrata” di Carlo Gesualdo,  tra «cronaca, romanzo e romanzesco», e su Carlo Levi.

Dante Alighieri e Leonardo Sciascia nel nuovo numero di Riscontri

ABBONAMENTI. L’Editore fa sapere che è possibile abbonarsi a “Riscontri” attraverso il sito del Terebinto Edizioni (50 euro per l’abbonamento cartaceo, 20 per quello digitale). I nuovi abbonati riceveranno anche due volumi in omaggio: Alle origini della questione meridionale. Pasquale Villari, Giustino Fortunato, Guido Dorso e il magistero di Francesco De Sanctis (di Paolo Saggese), e il romanzo storico, ambientato nella Avellino di fine ’800, Il Taccuino del diavolo (di Mario Gabriele Giordano).


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