Giambattista Assanti è morto. Addio al regista e sceneggiatore irpino

Era originario di Mirabella Eclano dove aveva istituito un Festival della sceneggiatura e gestiva il Cinema Carmen. Con il suo 'Ultima Fermata' aveva celebrato il mito della ferrovia irpina dirigendo Claudia Cardinale

È morto nella notte il regista e sceneggiatore irpino Giambattista Assanti. Originario di Mirabella Eclano, dove gestiva il cinema Carmen, retaggio culturale e civile di una lunga tradizione familiare, il regista Assanti aveva ha consacrato sugli schermi internazionali l’Irpinia e la linea ferroviaria Avellino- Rocchetta nel celebre “Ultima fermata” con la partecipazione di Claudia Cardinale.

Giambattista Assanti

Più recentemente era stato apprezzato il suo omaggio a Sandro Pertini con il suo «Il Giovane Pertini. Combattente per la libertà», con Dominique Sanda, Massimo Dapporto, Gabriele Greco, Cesare Bocci, Adriano Giannini, Massimiliano Buzzanca, Andrea Papale. Raffinato sceneggiatore, formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, tra le sue opere va ricordato anche il film documentario dedicato alla discarica arianese di Difesa Grande con Vanessa Gravina e Giulio Scarpati. L’ultimo suo set è stato quello de «Il segreto di Hannah», rimasto incompiuto. Il film con Massimo Dapporto e Daniele Pecci era stato iniziato in Toscana poco meno di un anno fa, prima dello stop imposto dalle sue precarie condizioni di salute. Assanti era regista, autore, direttore artistico, ma anche un artefice della cultura cinematografica, convinto sostenitore della produzione italiana. Faceva parte del team della Genoma Films, progetto nato a Bologna con l’obiettivo di “sostenere, affiancare e promuovere il cinema indipendente”.

Giambattista Assanti con Claudia Cardinale

LA SUA PASSIONE PER L’ARTE DELLA SCENEGGIATURA. La sua sfida per trent’anni è stata portare la sceneggiatura in Irpinia. Di qui l’idea del Festival “Scrivere il Cinema” – Premio internazionale di sceneggiatura Il Carro D’Oro, una tre giorni che proponeva proiezioni, incontri e dibattiti. Lo definì «un Festival per  sceneggiatori», raccontando le origini del progetto. «L’idea nacque diversi anni fa dall’incontro con Age e Scarpelli, che sono tra i sceneggiatori più famosi che abbiamo. Tra i loro film ricordiamo Romanzo popolare, C’eravamo tanto amati, I soliti ignoti, La grande guerra, Sedotti e abbandonati. Sapevamo che non c’era un festival dedicato agli sceneggiatori veri e quindi pensammo ai responsabili dei dialoghi e dei movimenti macchina. E poi tutto questo nacque in provincia di Avellino. Oggi portiamo la sceneggiatura in una realtà in cui alcuni anni fa si parlava di cinema a rischio estinzione. Abbiamo accettato una scommessa e se siamo qui e abbiamo chiuso un’altra edizione vuol dire che lo spazio per la cultura cinematografica c’è».

Giambattista Assanti

IL CINEMA NELLA SUA FAMIGLIA DA TRE GENERAZIONI. «Vengo da una famiglia di cinematografari», soleva ripetere Giambattista Assanti. «Mio nonno proiettava i film di Amedeo Nazzari nella piazza della Torretta a Mirabella Eclano e mio padre portava il cinema nelle piazze, da ambulante. Non avrei potuto far altro. Nel mio sangue c’è sempre stato il cinema». Una passione e una tradizione che dopo gli anni della formazione decise di irrobustire e portare alla maturità misurandosi con i maestri del cinema italiano, apprendendo da loro. Al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ebbe modo di incontrare i maestri italiani, anche quelli con origini collegate all’Irpinia, come Scola e Sergio Leone. Con loro ha studiato, realizzato corti, lavorato per il cinema e il teatro.


LEGGI ANCHE:

Il Giovane Pertini di Assanti girato in Irpinia va a Venezia

Positivi al coronavirus in Irpinia 26: l’elenco. Deceduto 71enne di Montoro. In Campania 483 casi e 8 morti

La Campania è zona gialla fino al 30 maggio. Decreto: riaprono le palestre. Le regole

Vaccinazione Covid dai 40 anni in su: in Campania via alle prenotazioni. Il link

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI