Femminismo in Campania, D’Amelio: in un catalogo la storia per immagini

Presentato il volume della mostra “Fotografia di una Storia, femminismo e movimenti delle donne in Campania dal '68 ad oggi”, un lavoro durato due anni

Un catalogo raccoglie le immagini più significative del Femminismo in Campania, raccolte ed esibite attraverso una mostra itinerante dal titolo: “Fotografia di una Storia, femminismo e movimenti delle donne in Campania dal ’68 ad oggi”. Questa mattina il volume è stato presentato in Consiglio regionale, presente la consigliera delegata della Regione Campania alle Pari Opportunità Rosetta D’Amelio.

Femminismo in Campania, in un catalogo la storia per immagini. Alla presentazione la Delegata della Giunta regionale della Campania alle Pari Opportunità, Rosetta D’Amelio

«Queste foto sono uno straordinario viaggio della differenza, un ponte tra passato e presente, per conoscere la fatica delle conquiste ottenute dalle donne e mettere a disposizione delle ragazze di oggi una cassetta degli attrezzi per il futuro. Consapevoli che i diritti acquisiti appaiono deboli di fronte a una realtà che rischia di farci tornare indietro e mettere in discussione anni di lotte», ha dichiarato. Hanno partecipato alla presentazione il presidente del Consiglio Gennaro Oliviero, la vicepresidente Loredana Raia, la presidente dell’Osservatorio contro la violenza sulle donne Rosaria Bruno, la delegata della Consulta regionale Laura Capobianco, la consigliera di Parità della Regione Mimma Lomazzo, la Presidente della Commissione Pari Opportunità Natalia Sanna, e la curatrice della mostra, Luisa Festa, oltre al comitato tecnico-scientifico. «Promosso dal Consiglio regionale della Campania sotto la mia presidenza, da Osservatorio, Commissione e Consulta, il catalogo raccoglie le foto della mostra che per due anni è stata esposta nei Comuni della Campania e alla Biblioteca nazionale di Napoli», ha spiegato Rosetta D’Amelio. «Ringrazio Luisa Festa per la passione e la bravura con la quale ha saputo cogliere i passaggi cruciali della storia collettiva del movimento femminista in Campania», ha aggiunto, sottolineando che «la mostra contiene anche scatti irpini con protagoniste, tra le altre, le donne del consultorio di Lioni e delle lotte per la terra di Lacedonia. Abbiamo provato a iniziare un percorso di costruzione della memoria non fine a se stesso, ma volto a riaffermare l’importanza del pensiero della differenza per interpretare al meglio e trasformare il presente».


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