Pre-dissesto a Pratola Serra. La massa debitoria sfiora i 5 milioni

«ENTRO 90 GIORNI IL PIANO DI RIENTRO PLURIENNALE DA SOTTOPORRE ALLA CORTE DEI CONTI». La Commissione straordinaria ha riconosciuto e quantificato una massa debitoria rilevata per complessivi euro 4.973.047,85. Si avviano le procedure per il risanamento

La Commissione straordinaria comunale ha riconosciuto e quantificato una massa debitoria rilevata per complessivi euro 4.973.047,85, dichiarando il Pre-dissesto a Pratola Serra. «Con deliberazione assunta in data 3 maggio 2021, con i poteri del Consiglio comunale, la Commissione straordinaria di Pratola Serra ha deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cosiddetta di pre-dissesto, prevista dall’art. 243-bis del decreto legislativo n. 267 del 2000», si legge in una nota diffusa nel pomeriggio di oggi, 6 maggio. Di seguito il testo integrale della nota diffusa dalla Commissione Straordinaria del Comune di Pratola Serra (Tufariello, Bevilacqua, Mingione).


Debiti per milioni di euro, dichiarato il Pre-dissesto a Pratola Serra

Nota diffusa da Florinda Bevilacqua per la Commissione Straordinaria di Pratola Serra | Viceprefetto Aggiunto – Vice Capo di Gabinetto Prefettura di Salerno

Il Comune di Pratola Serra

Con deliberazione assunta in data 3 maggio 2021, con i poteri del Consiglio comunale, la Commissione straordinaria di Pratola Serra ha deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cosiddetta di pre-dissesto, prevista dall’art. 243-bis del decreto legislativo n. 267 del 2000. Di seguito il testo integrale della nota diffusa dalla Commissione Straordinaria del Comune di Pratola Serra (Tufariello, Bevilacqua, Mingione). Tale decisione si è resa necessaria all’esito della puntuale ricognizione di tutti i debiti e le passività potenziali, la cui consistenza, formalizzata con la precedente deliberazione commissariale n. 4 del 26 aprile scorso, si è rivelata tale da poter compromettere concretamente la continuità amministrativa nello svolgimento delle funzioni e dei servizi indispensabili. La Commissione straordinaria ha rilevato il mancato rispetto di tutti gli equilibri cui il bilancio è sottoposto e la totale inosservanza delle regole contabili in merito alle procedure di impegno della spesa ed alla contestuale attestazione di compatibilità monetaria. Si appalesa, pertanto, necessario ed urgente adottare tutte le necessarie ed efficaci manovre finanziarie finalizzate al ripristino delle condizioni di riequilibrio, anche se in bilancio provvisorio. Preso atto che la massa debitoria rilevata ammonta a complessivi euro 4.973.047,85, di cui una gran parte (euro 2.517.954,98) deriva da debiti fuori bilancio ex art. 194 del d.lgs. 267/2000, tale situazione di sofferenza finanziaria configura, pertanto, uno squilibrio che sfocia nell’incapacità di adempiere alle obbligazioni secondo esigibilità.

PIANO DI RIENTRO PLURIENNALE (DA 4 A 20 ANNI) ENTRO 90 GIORNI DA SOTTOPORRE ALLA CORTE DEI CONTI. Al fine di scongiurare il rischio di un dissesto finanziario, il ricorso alla procedura di riequilibrio consentirà al Comune di predisporre, entro 90 giorni dalla data di esecutività della delibera, un piano pluriennale della durata variabile da quattro a vent’anni, che dovrà indicare tutte le misure necessarie per ripristinare l’equilibrio strutturale di bilancio e per assicurare l’integrale ripiano del disavanzo e il finanziamento dei debiti fuori bilancio. Detto piano dovrà essere poi sottoposto alla successiva approvazione della Corte dei Conti, previa verifica preliminare da parte del Ministero dell’Interno. Nel caso in cui la Corte non approvasse il piano, si applicherebbe la procedura di legge che prevede l’assegnazione all’ente, da parte del Prefetto, di un termine di 20 giorni per deliberare il dissesto.

PER LA DURATA DEL PIANO SARANNO IN VIGORE LE MISURE NECESSARIE PER IL RECUPERO DELLE RISORSE. Per tutta la durata del piano, l’Ente comunale dovrà adottare tutte le misure necessarie, previste dalla normativa vigente in materia, al fine di ripristinare gli equilibri complessivi di bilancio. Infine, vengono sospese fino all’approvazione o meno del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti, tutte le procedure esecutive intraprese nei confronti dell’ente.


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