A Serino gli studenti girano Leonearth. Il set a fine maggio

CINQUE SCUOLE IRPINE UNITE NEL PROGETTO DI UN CORTOMETRAGGIO CON CAPOFILA IL LOCALE ISTITUTO COMPRENSIVO. La produzione integra le attività formative ordinarie con un programma extra scolastico sui temi dello sviluppo ecosostenibile e della tutela del patrimonio ambientale. Il cortometraggio è finanziato dal Miur e dal Mibac

A fine maggio a Serino gli studenti girano il ‘corto’ Leonearth. Nel rigido rispetto delle normative di sicurezza anticovid sono programmate le riprese di un cortometraggio prodotto all’interno del progetto omonimo di formazione cinematografica realizzato da una rete di cinque scuole irpine con l’I.C. Serino capofila.

A Serino gli studenti girano Leonearth, cortometraggio sulla sostenibilità. Set a fine maggio

CINQUE SCUOLE IRPINE UNITE NEL PROGETTO. «Da sempre il nostro istituto è orientato ad integrare le attività formative ordinarie con quelle extra scolastiche con l’obiettivo di accostare gli alunni anche alla comunicazione audiovisiva, in considerazione dell’ampio spazio che essa riveste nella società contemporanea, accrescendo le competenze nell’uso dei linguaggi propri dell’ambiente cinematografico», afferma la Dirigente Antonella De Donno. «Il progetto costituisce un valido strumento nell’ambito della riflessione sul rapporto tra lingue verbali e linguaggi visivi, oltre ad essere un ottimo mezzo per integrare la didattica tradizionale e ampliare l’orizzonte dei temi afferenti anche all’Educazione Civica».

SVILUPPO ECOSOSTENIBILE E TUTELA AMBIENTALE. Temi di fondo sono lo sviluppo ecosostenibile e la tutela del patrimonio ambientale. «Siamo felici, dunque, di contribuire al cambio di rotta e abbandonare un modello di sviluppo inammissibile e disastroso per le sorti della Terra e dell’umanità. Leonearth si fonda su un soggetto originale ideato dal responsabile scientifico, Antonio Cataruozzolo. Il concept si basa sulla fusione della figura tecnico-scientifica di Leonardo da Vinci con le tematiche della sostenibilità e salvaguardia del pianeta», spiega Antonella De Donno. Da qui il titolo Leonearth, «gioco di parole tra Leonardo e pianeta Terra in inglese. La scienza e l’ingegneria al servizio della natura e il risveglio della coscienza collettiva, propulsore di democrazia partecipativa. Dal punto di vista drammaturgico è stato creato un soggetto, il quale è stato sviluppato in maniera estesa in aula dagli allievi del modulo di sceneggiatura».

FARE IL CINEMA E IMPARARE. Finanziato dal Miur e dal Mibac, «il progetto insieme alla divulgazione della didattica del linguaggio cinematografico sviluppa il tema della sensibilizzazione verso le criticità del proprio territorio, come la sostenibilità ambientale, argomento molto delicato legato a questa provincia, già gravata dalle piaghe dello spopolamento e dalla mancanza di servizi», si legge nella nota. «Introducendo ai nuovi linguaggi dell’audiovisivo, del cinema e dei nuovi media, nell’ambito dell’attuale processo di convergenza digitale, attraverso un discorso che riconduca alla preminenza ed importanza che assume la cultura cinematografica, l’obiettivo è trasmettere la possibilità di avere uno sguardo nuovo sul mondo attraverso il potere evocativo del sogno, della dimensione intimista e della rappresentazione romanzata della realtà attraverso il cinema». In questo contesto, «grazie alla simulazione dei diversi ruoli sul set, attraverso il confronto in aula e l’interazione costruttiva con gli altri, Leonearth ha stimolato la crescita individuale di ogni allievo trasmettendo un modello comportamentale virtuoso per questo territorio, favorendo l’acquisizione di ruoli e regole da rispettare. In questo senso Leonearth svolge un ruolo essenziale, non solo per la funzione formativa ma anche per l’azione di unione comunitaria che assume, dando ai ragazzi, provenienti da 5 realtà locali diverse, simili per esigenze ma di differente background, momenti di crescita e di condivisione, di unione di spazi e attività, occasioni che favoriscono la stratificazione di un’identità culturale comune di un luogo». Per il Responsabile Scientifico Antonio Cataruozzolo «è stato di vitale importanza vedere l’evoluzione nella partecipazione e nel coinvolgimento emotivo quando abbiamo spiegato cosa affronti tematicamente la sceneggiatura del cortometraggio». Proprio «affrontando la delicata tematica della sostenibilità ambientale, l’obiettivo più importante sarà quello di far accedere il fuoco dell’attivismo ambientale, anche riprendendo i fenomeni dell’attualità. Questo tema può divenire esperienza capace di attivare il senso civico, propulsore di cittadinanza attiva, che a sua volta stimola il confronto, e che apre agli scambi interculturali. Una serie di reazioni virtuose a catena che possono innescarsi ed accrescere nelle varie fasi del progetto».

LE PARTNERSHIP. Nel progetto sono stati inserite diverse collaborazioni. Hanno partecipato professionisti esterni, appartenenti al settore della formazione e della produzione cinematografica come l’Italian Movie Award di Carlo Fumo, che si occuperà della messa a disposizione delle attrezzature necessarie alla produzione e post produzione del cortometraggio, pianificando la distribuzione nazionale ed internazionale attraverso il Festival Italian Movie Award e Plural+ Yought Video Festival On Migration Diversity eSocial Inclusion – United Nations. Della comunicazione a cura della Cooperativa Zirma, come anche quelli interpellati per la consulenza in ambito territoriale, di sostenibilità ambientale e della ricerca sulle malattie genetiche tra cui lo S.H.R.O. – Istituto Sbarro Health Research Organization, organizzazione no profit di Philadelphia riconosciuta come Public charity, che fornirà consulenza individuando un esperto sul territorio che possa fornire dati di incidenza delle malattie dovute a inquinamento ambientale. La didattica ha visto diversi esperti del settore alternarsi nei vari laboratori come: Michele Salvezza – Regista e Docente di Fotografia Cinematografica presso gli istituti privati della Scuola La Tecnica di Benevento e la Scuola di Cinema Pigrecoemme di Napoli, che ha curato il modulo di Fotografia Cinematografica. Carlo Fumo – Regista, Docente e Direttore Artistico dell’Italian Movie Award che ha curato il modulo di Regia istruendo nello specifico all’utilizzo tecnico delle attrezzature di ripresa. Pasquale Di Maria – Regista e Sceneggiatore, docente di sceneggiatura alla Scuola di Cinema di Napoli il modulo Sceneggiatura. Danilo Autero – Regista teatrale, attore professionista e docente di recitazione il modulo di Recitazione, ed infine Pierluigi Inarta – Docente e Operatore di Montaggio professionista curerà modulo di montaggio.


Il progetto è consultabile sulla piattaforma web: www.leonearth.it


LEGGI ANCHE:

Positivi al coronavirus in Irpinia 106: l’elenco. Al Moscati 3 morti in 24 ore. In Campania: 1.750 casi e 52 decessi

La Campania è zona arancione fino al 2 maggio. Scuola, negozi e parrucchieri aperti. Le regole

Vaccinazione Covid dai 60 anni in su: in Campania prenotazioni in corso. Il link

Vaccinazione Covid per persone fragili: in Campania prenotazioni in corso. Le istruzioni

 

 

ARTICOLI CORRELATI