È morto Mario Guarini, maestro della ceramica. Cordoglio del Museo Irpino

«DALLA BIENNALE DI VENEZIA ALLA GUIDA DEL DE LUCA. UNA VITA DEDICATA ALL’ARTE». Lo Storico dell’Arte Alberto Iandoli ricorda l'ex preside dell’Istituto Statale d’Arte di Avellino, Calitri e Bari, protagonista con le sue opere sulla scena italiana e internazionale

È morto Mario Guarini, maestro della ceramica apprezzato nelle mostre internazionali più prestigiose allestite in Italia. Ne dà notizia lo Storico dell’Arte Alberto Iandoli, responsabile del Museo Civico di Avellino. «Apprendo con profondo dolore della scomparsa del Preside Mario Guarini, protagonista indiscusso dell’arte ad Avellino negli ultimi settant’anni», ha commentato Iandoli. «Con la morte di Mario Guarini, già Preside dell’Istituto Statale d’Arte di Avellino, e prima ancora di quelli di Calitri e Bari si chiude un’epoca», ha aggiunto. «Con la sua scomparsa si consegna definitivamente alla storia un secolo, il ‘900, che ad Avellino nel campo dell’arte ha visto in lui colui che ha saputo nobilitare la ceramica, elevandola da artigianato ad arte, al pari della scultura e della pittura».

IL PERCORSO ARTISTICO. Il curatore del Museo Civico di Avellino ricorda il profilo artistico di Mario Guarini. «Si pensi a riguardo, ad esempio alle decorazioni ceramiche policrome delle fontane di Piazza Libertà, o anche alla Via Crucis presente nel Chiostro del Santuario di Montevergine. Un’Arte la sua, vincente e convincente, apprezzata alla Biennale di Venezia, alle Quadriennali di Roma, alle Triennali di Milano, e che si lascia ammirare, tra l’altro, nel Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, dove in permanenza, come Mario Guarini spesso amava con orgoglio ricordare, vi sono opere di Picasso. Il suo impegno, costante e serio, la sua eredità materiale, per ciò che attiene le tante opere realizzate, e immateriale, per ciò che concerne il suo sapere sono e resteranno patrimonio di una comunità, quella avellinese, che dovrà necessariamente e prontamente farsi carico». Iandoli annuncia una iniziativa per ricordare il maestro Mario Guarini, dichiarando «sin da ora il mio impegno personale, prima ancora che istituzionale, in qualità di Conservatore del Museo Civico, affinché il Maestro Mario Guarini sia ricordato, ai contemporanei e ai posteri, come merita».

MARIO GUARINI È MORTO, IL CORDOGLIO. Ma ora, conclude lo storico dell’Arte Alberto Iandoli, «in questo momento di dolore, mi stringo commosso alla moglie e ai figli, Nicola ed Ermete».


IL PROFILO

MATER Ceramica propone sul sito istituzionale cenni biografici e dell’opera di Mario Guarini. Il progetto MATER Ceramica si propone di «mappare e documentare la realtà ceramica italiana e di rafforzare la competitività e la presenza della ceramica industriale, artigianale e artistica sul mercato internazionale». Di Mario Guarini ricorda quanto segue:

Frequenta la Scuola d’Arte di Avellino, dove è allievo dello scultore Domenico Stasi. Premiato per due anni consecutivi quale migliore allievo della sezione ceramica, nel 1952 inizia la sua lunga attività espositiva. Nel 1955 inizia la sua carriera di docente di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte di Avellino. Nel 1968 dirige l’Istituto d’Arte di Calitri, nel 1972 quello di Bari e dal 1976 è Preside delll’Istituto d’Arte di Avellino.
Nel 1970 viene premiato al Concorso per docenti alla Rassegna degli Istituti italiani d’arte per la ceramica al 28° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza. Nel 1972 viene invitato alla 36° Biennale di Venezia. Nel 1986 partecipa alla Rassegna Internazionale di Arte Ceramica Contemporanea di Castelli, con l’opera Composizione informale.

TRA I PREMI

1962: Primo premio, Concorso Nazionale “Stemmi dei Comuni d’Italia”, Lerici (La Spezia).
1973: Medaglia d’oro alla Rassegna degli Istituti Statali Italiani d’Arte per la ceramica, Faenza, Tema: proposte di nuove forme utili in ceramica.
1973-1974: Primo premio, Concorso Nazionale della Ceramica Mediterranea, Grottaglie.
1974: Premio dell’Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie al 32° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea, Faenza.
1974: Primo premio, Concorso Nazionale della Ceramica, Caltagirone.
1985: Primo premio, III Concorso Nazionale della Ceramica, “Donato MAssa”, Pietrastornina (Avellino).


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