Screening anti-Covid ad Ariano per la ricerca: 9 mesi dopo la guarigione c’è memoria immunitaria

SINERGIA TRA ASL, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO E AZIENDA DELLI COLLI. Obiettivo dell’azione è «valutare la durata della memoria immunitaria nei soggetti che hanno contratto il virus». L'attività proseguirà in Campania

A 9 mesi dalla guarigione, nei cittadini testati ad Ariano con un nuovo screening anti-Covid per la ricerca, risulta attiva la memoria anticorpale, cioé cellule in grado di secernere nuovamente anticorpi neutralizzanti in caso di vista del patogeno già incontrato in passato. Questo è il risultato del cosiddetto follow up di Ariano Irpino, i risultati dello studio condotto da Asl di Avellino, IZSM e Azienda dei Colli. «La popolazione testata a distanza di 9 mesi ha conservato la memoria anticorpale», si legge in una nota

La ricerca contro il Covid-19 in Campania

L’ESITO DELLO SCREENING DI ASL E ISTITUTO ZOOPROFILATTICO. «Questo l’interessante risultato raggiunto grazie ad uno studio incentrato sulla resistenza della memoria immunitaria, condotto dall’ASL in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e l’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli». Un percorso di indagine meticoloso conclusosi a gennaio 2021 che ha coinvolto gli oltre 750 soggetti residenti ad Ariano Irpino che a maggio scorso si erano ammalati di Sars-Cov2. La ricerca è stata condotta sottoponendo la popolazione a controlli periodici per la verifica della presenza nel tempo degli anticorpi contro il Coronavirus nel sangue», spiega l’Asl di Avellino. «I dati raccolti mediante questa intensa attività di follow-up hanno evidenziato come, a distanza di oltre 9 mesi dall’insorgenza dei sintomi, il 99% della popolazione infettata che si è sottoposta ai controlli mostrasse un valido titolo anticorpale, con tamponi sempre negativi». Il risultato, seppur limitato alla quantità di campioni analizzati, «contribuisce ad aprire scenari di ricerca estremamente interessanti che riguardano gli studi sulla memoria anticorpale», riferisce l’Asl. Per questo, «la proficua collaborazione tra l’ASL di Avellino, l’IZSM e l’Azienda Ospedaliera dei Colli proseguirà con ulteriori progetti e indagini sulla sieroprevalenza con l’obiettivo di valutare la diffusione del virus».

Antonio Limone, Direttore dell’Istituto Zooprofilattico durante un convegno

OBIETTIVO DELLA RICERCA SCIENTIFICA: LA RISPOSTA DEGI ANTICORPI SULLA POPOLAZIONE COLPITA DAL VIRUS. L’Asl ricorda l’obiettivo scientifico di un test che sarà certamente prezioso per la medicina italiana e internazionale. «L’obiettivo dell’azione di monitoraggio è valutare la durata della memoria immunitaria nei soggetti che hanno contratto il virus». Per questo, «i dati raccolti nelle due giornate verranno analizzati e comparati con quelli emersi a 8 mesi di distanza dal primo screening sulla popolazione (750 positivi su 14.000 prelievi ematici effettuati), allo scopo di studiare il virus e la risposta immunitaria nella sua evoluzione temporale, tracciando un solco nella ricerca scientifica e fornendo un modello da poter applicare ad altre realtà territoriali». Il follow-up si avvale anche del supporto diagnostico dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, «indispensabile per studiare la memoria immunitaria dell’organismo umano in seguito all’infezione da Sars-Cov-2». Si sta sperimentando così un modello potenzialmente replicabile anche su altri cluster regionali.

L’Asl di Avellino. Nella foto gli uffici direzionali di via degli Imbimbo nel capoluogo irpino

«UNA PARTNERSHIP ISTITUZIONALE PER CONTRIBUIRE ALLA RICERCA CONTRO LA SARS-COV-2». In occasione del nuovo screening anti-Covid ad Ariano «si rinnova la collaborazione tra l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, l’Azienda Ospedaliera dei Colli e il Comune di Ariano Irpino, nell’ambito della ricerca scientifica sul Covid-19», sottolinea l’Asl. Si tratta di «una collaborazione nata nella fase più critica dell’emergenza Covid, che oggi offre un’importante opportunità alla ricerca», in vista della fase cruciale nella lotta per debellare questa terribile infezione virale».


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