La Cisl boccia il prolungamento dell’anno scolastico a giugno

Il segretario generale Salvatore Bonavita chiede al nuovo governo di concentrarsi sull'organizzazione degli esami di maturità e sulle procedure di immissione del nuovo personale. La nota

La Cisl boccia il prolungamento dell’anno scolastico a giugno. Ne spiega in una nota le ragioni Salvatore Bonavita, segretario generale Cisl Scuola IrpiniaSannio. Di seguito l’intervento.


Cisl boccia il prolungamento dell’anno scolastico a giugno: no a proposte fuorvianti

Nota di Salvatore Bonavita | segretario generale Cisl Scuola IrpiniaSannio

Salvatore Bonavita Segretario Generale Cisl Scuola IrpiniaSannio

No a proposte fuorvianti come il prolungamento dell’anno scolastico fino a fine giugno. Le priorità della scuola sono altre, in primis maturità, esami di Stato e stabilizzazione dei precari. All’indomani dell’incontro dei confederali con il premier incaricato, Mario Draghi. Incontro nel quale, secondo quanto si apprende, non si è parlato del calendario ma di investimenti nella scuola e per i precari. Aspettiamo con ansia la conferma dell’incarico al professore Draghi perchè la scuola ha bisogno di aprire un confronto su molte questioni. Il 1 settembre è alle porte e in questo periodo solitamente vengono assunte decisioni indispensabili per l’avvio regolare dell’anno scolastico. Se vogliamo evitare di mettere in discussione le attività didattiche ancora una volta per mancanza di idee o fuorvianti proposte che distolgono l’attenzione dai reali problemi, dobbiamo darci da fare e subito.

Scuola

Ma quali sono nel merito le priorità per la Cisl Scuola? Definire le modalità per gli esami di maturità e gli esami di Stato della scuola media perchè insensato il dibattito sul prolungamento dell’anno scolastico che rischia di rimettere in discussione anche la regolarità di alcune tappe fondamentali per i ragazzi e le famiglie facendo riferimento all’eventuale spostamento anche della data degli esami finali degli studenti. Definire gli organici e individuare le procedure per le assegnazione di personale a tempo indeterminato che dovrà fare domanda di trasferimento. I movimenti che gestisce il sistema sono più di 100mila e le regole devono essere ancora oggetto di discussione. Maggiore chiarezza sul piano normativo rispetto al vincolo quinquennale che rischia di aprire una deriva giuridico-legale che produrrà complicazioni e ritardi nell’avvio regolare delle lezioni. Indicazioni da parte del Ministero dell’Istruzione rispetto al Piano Vaccinale ai propri dipendenti. Le tante interpretazioni a livello regionale, provinciali e comunale rischiano di creare disinteresse, sfiducia e confusione. Chiediamo l’apertura di un tavolo immediato da parte del ministro dell’Istruzione, appena si insedierà il nuovo, per una modifica del protocollo di sicurezza sottoscritto con le parti sociali. Per la Cisl Scuola è fondamentale un risolvere tutte le questioni urgenti per l’avvio dell’anno scolastico a partire dalle coperture delle cattedre vacanti che a tutt’oggi sono più di 220mila. E a queste si aggiungono 75mila contratti per i posti Covid tra personale docente (50mila) e personale Ata (25mila). Ad oggi evidenziamo una gravissima inadempienza del Ministero e del Mef in quanto non hanno ancora provveduto alla copertura degli stipendi del personale supplente assunto con i cosiddetti contratti Covid.


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