Contributi alle imprese irpine in 51 piccoli comuni. Ora i bandi

COMUNE PER COMUNE TUTTI I FONDI ASSEGNATI IN PROVINCIA DI AVELLINO. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che stanzia risorse per fronteggiare la crisi economica nelle aree interne cosiddette marginali, per il sostegno alle attività produttive, economiche, artigianali e commerciali. L'Uncem sollecita gli enti locali: pubblicare subito i bandi in scadenza per la prima tranche in scadenza il 31 dicembre

Contributi alle imprese irpine in 51 piccoli Comuni in arrivo. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di assegnazione dei 210 milioni di euro ai comuni delle aree interne e marginali per fronteggiare la crisi economica dettata dalla pandemia. Un emendamento alla legge di bilancio 2019 presentato da Enrico Borghi e varato il 15 settembre scorso che prevede la ripartizione del fondi per il sostegno alle attività produttive, economiche, artigianali e commerciali dei territori.

Il borgo di Castelvetere sul Calore

Il plico pubblicato dall’Uncem infatti elenca ben 3101 comuni beneficiari, per un totale di oltre 4 milioni di abitanti coinvolti. Il fondo da 210 milioni sarà spalmato su tre annualità, ma i fondi del 2020 dovranno essere spesi entro il 31 dicembre. Come ha sottolineato lo stesso Marco Bossone presidente Uncem “I Comuni dovranno agire in fretta per il bando e per consentire alle imprese, ai negozi, alle attività, di investire le risorse”. La manovra intende sostenere circa 200mila imprese italiane. Nel novero rientrano i contributi alle imprese irpine che concorreranno. Nata all’interno della Snai- Strategia Nazionale per le Aree Interne- è complementare al percorso progettuale già aperto in 72 aree pilota del Paese. Senza contare la piena adesione alla legge sui Piccoli Comuni. “I nostri piccoli commercianti e le imprese hanno nei territori un ruolo sociale oltre che economico” ha spiegato Bussone in una nota diffusa dall’Uncem. “Lo Stato interviene oggi tramite gli Enti locali per restituire competitività e generare coesione. Lavoreremo con gli Enti che lo desiderano per rendere questo contributo alle imprese capace di essere leva di sviluppo, sia tramite le esistenti sia per le nuove imprese. Questo stanziamento deve essere utilizzato per rigenerare territori e renderli più competitivi, più forti, riducendo le sperequazioni e i sovracosti strutturali. Non smetteremo poi di lavorare sul piano culturale”. Per la definizione della platea dei Comuni beneficiari è stato utilizzato il criterio della perifericità e della minore dimensione demografica. La classificazione risale al 2014 ed è stata promossa all’interno della Strategia nazionale per le Aree interne. I Comuni possono utilizzare il contributo assegnato per la realizzazione di azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia da Covid-19. Fra queste rientrano quelle che svolgono attività economiche attraverso un’unità operativa nei territori dei Comuni, ovvero intraprendano nuove attività economiche nei suddetti territori comunali; sono regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese; non sono in stato di liquidazione o di fallimento e non sono soggette a procedure di fallimento o di concordato preventivo. Le azioni di sostegno economico possono ricomprendere: erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione; iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti.

LE QUOTE PER I COMUNI. Nell’elenco dei beneficiari della provincia di Avellino pubblicato in Gazzetta Ufficiale troviamo 51 comuni che rientrano nella manovra, la dotazione assegnata per il triennio e la ripartizione del fondo per le tre annualità. I contributi alle imprese irpine saranno assegnate attraverso un bando pubblico. Nella lista ci sono: Cairano con una dotazione di 36.784 euro; Petruro Irpino con 38.231 euro; Montaguto con 39.708 euro; Torrioni con 43.726 euro; Greci con 47.271 euro; Monteverde con 50.047 euro; San Nicola Baronia con 50.490 euro; Sant’Angelo all’Esca con 50.697 euro; Senerchia con 51.583 euro; Rocca San Felice con 52.765 euro; Trevico con 55.217; Cassano Irpino con 55.896; Villamaina con 56.398 euro; Zungoli con 59.234 euro; Castel Baronia con 60.534 euro; Savignano Irpino con 60.859 euro; San Mango sul Calore con 62.159 euro; Luogosano con 62.218 euro; Scampitella con 62.218 euro; Morra De Sanctis con 63.783 euro; Vallesaccarda con 66.472 euro; Conza della Campania con 66.767 euro; Carife con 68.214 euro; Sant’Andrea di Conza con 70.637 euro; Teora con 71.523 euro; Pietrastornina con 72.143 euro; Lapio con  72.823 euro; Castelvetere sul Calore con 74.654 euro; Villanova del Battista con 75.009 euro; San Sossio Baronia con 75.186 euro; Aquilonia con 76.279 euro; Casalbore con 79.469 euro; Andretta con 81.507; Melito Irpino con 84.107 euro; Castelfranci con 85.643 euro; Torella dei Lombardi con 88.449 euro; Lacedonia con 93.619 euro; Taurasi con 95.687 euro; Paternopoli con 96.130 euro; Calabritto con 96.455 euro; Roccabascerana con 97.430 euro; Vallata con 106.676 euro; Montemarano con 109.718 euro; Flumeri con 114.415 euro; Fontanarosa con 116.453 euro; Bagnoli Irpino con 120.618 euro; Caposele con 128.151 euro; Bisaccia con 140.469 euro; Nusco con 150.099 euro, Sant’Angelo dei Lombardi con 151.251 euro; e Calitri con 161.088 euro.


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