Cgil Avellino, Più Europa e ‘L’Irpinia è adesso’ intervengono chiedendo che i Comuni di Avellino e Mercogliano si costituiscano parte civile nel processo Clan Partenio 2.0. Lo fanno con note diffuse a distanza di poche ore domenica scorsa, aggiungendosi ai tanti esponenti politici, sindacali e cittadini che in questi giorni stanno esprimendo lo stesso auspicio.

Franco Fiordellisi, segretario della Cgil di Avellino

FIORDELLISI (CGIL): INACCETTABILE LE SCELTE DEI COMUNI DI AVELLINO E MERCOGLIANO. Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, commenta la mancata costituzione dei Comuni di Avellino e Mercogliano nel processo Clan Partenio 2.0. «Come se la cosa non fosse un problema delle amministrazioni e quindi della società, nelle strutture burocratiche di talune amministrazioni pubbliche e private e quindi anche nelle ‘viscere’ di due importanti città, i sindaci di Avellino e Mercogliano scelgono di non intervenire», scrive in una nota. «Anziché agire a supporto dei giudici, così da aiutare nell’intervento di estirpazione del tumore camorristico malavitoso, chi guida questi importanti enti si gira dall’altra parte. La mancata costituzione di parte civile, ad oggi, nel processo del Clan Partenio 2.0 è una grave mancanza da parte dei sindaci e delle giunte di Avellino e Mercogliano. Non si può ‘scherzare’ e non si può immaginare di mettersi alla guida della Provincia intera quando in ‘casa propria’ non si decide di pulire fino in fondo il marcio», si legge ancora. «La legalità, il conflitto contro il malaffare, perseguire i fenomeni camorristici mafiosi, devono essere il programma politico amministrativo e sociale a cui ognuno di Noi, ai vari livelli dirigenziali ed Istituzionali dobbiamo tendere e per questo agire in trasparenza per il bene comune. La costituzione civile contro i gruppi mafiosi e di pressione camorristica È un atto dovuto cari sindaci, deve essere uno dei tasselli per salvarci e salvare le comunità da ulteriori ‘infiltrazioni’ camorristiche Cgil Libera contro le mafie ci sono state e ci saranno così come tante altre associazioni e uomini liberi la manifestazione regionale contro le mafie dell’anno scorso viene infangata se le amministrazioni interessate non ascoltano queste voci».

PIÙ EUROPA: MANDIAMO UN MESSAGGIO CHIARO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. COSTITUIAMOCI PARTE CIVILE. Più Europa Avellino interviene con Manlio Lomazzo sulla mancata costituzione in parte civile nel processo al cosiddetto Nuovo Clan Partenio, chiedendo di «mandare un messaggio chiaro alla criminalità organizzata, costitenendosi parte civile».

ROMEI (L’IRPINIA È ADESSO): LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE È UN DOVERE MORALE. «Al di là delle disquisizioni giuridiche, appare doveroso che le Amministrazioni Comunali di Avellino e Mercogliano si costituiscano parte civile nel processo al Clan Partenio» benché «sappiamo bene che siffatta costituzione non avrà grandi conseguenze sul piano giudiziario, né sarà foriera di chissà quale risultato nelle aule del Tribunale. Ma ciò non può costituire l’alibi per non compiere un gesto oltremodo significativo agli occhi delle comunità amministrate e dell’Irpinia tutta». Gennaro Romei è intervenuto a nome dell’Associazione L’Irpinia è adesso. «Sarebbe un segnale importante per ribadire l’unità delle Comunità nella lotta alla criminalità organizzata. In un tempo difficile quale quello odierno, dove le Istituzioni in Campania si mostrano ancora una volta divise nei confronti di una pandemia da affrontare e superare tutti insieme, la costituzione di parte civile acquisterebbe un rilievo per ribadire che la lotta alla criminalità vede le istituzioni quali sentinelle attente sul territorio, segnale ancor più significativo nel tempo delle emergenze, laddove l’illegalità trova terreno fertile».


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