Riattivata la cataforesi alla IIA. Curcio (Fiom): Flumeri riferimento nazionale per l’automotive. Gli stabilimenti di Flumeri di Industria Italiana Autobus hanno riacceso dopo anni la vasca della cataforesi, aprendo di fatto una nuova pagina industriale per il sito ufitano, che sottrae la produzione alla karsan turca e si riappropria della sua capacità produttiva, ma si apre anche all’esterno. L’impianto di cataforesi ufitano infatti è il secondo in Europa e vanta la capienza di 12 metri lineari, utilizzabile non solo per le scocche dei pullman a marchio IIA, ma anche per tutte le officine e le case automobilistiche interessate alla laminatura di materiali alternativi all’acciaio. “L’immersione delle scocche nella vasca consente alle altre leghe alternative all’acciaio- costosissimo sul mercato- di renderle inossidabili. Questo consente di abbattere i costi di produzione e di essere competitivi sul mercato” annuncia Silvia Curcio, rappresentante Fiom Cgil. “La cataforesi è il nostro fiore all’occhiello e ci siamo battuti molto per la riattivazione: l’impianto funziona h24 e rimetterlo in piedi ha comportato costi notevoli; altrettanto se si volesse spegnere. Ad oggi sarà utile a Flumeri e a Bologna ma contiamo di aprire la disponibilità anche all’esterno e consentire ad altri in Campania e nel resto d’Italia di utilizzare le vasche e innescare nuove economie” continua Curcio.

Silvia Curcio, rsu Fiom alla Industria Italiana Autobus. Dirigente della Cgil

L’impianto attivato implica la presenza di personale formato e altamente specializzato e presuppone la creazione di un nuovo filone di occupazione all’interno dello stabilimento. Con la riaccensione della cataforesi, IIA inizia a recuperare quote di produzione che in questi mesi è stata costretta a cedere alla Karsan in Turchia. “Il reparto di lastro-ferratura forma le scocche di ferro degli autobus, che poi vendono completate da altri reparti e su altre linee fino ad arrivare al prodotto finito. Le scocche servono a Flumeri e a Bologna e non arrivano più dalla Turchia. Questo significa per noi fare un grande passo in avanti e recuperare autonomia”. Non solo: la cataforesi consentirà ad IIA di acquisire un buon punteggio tecnico in fase di gara, come elemento di competitività economica e qualitativa. Curcio conferma inoltre le stabilizzazioni di due operai a settembre grazie al decreto licenziato dal Governo durante la pandemia, e conferma l’ingresso complessivo di 65 unità lavorative.

Alla IIA di Flumeri il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, visita gli stabilimenti dove saranno costruiti i 128 nuovi bus prenotati dall’ATAC. Accanto a lei, l’ad di Industria Italiana Autobus, Giovanni de Filippis, il Presidente dell’Atac, Paolo Simioni, il sindaco di Flumeri, Angelo Lanza, il vice prefetto di Avellino, Silvana D’Agostino, il Sottosegretario, Carlo Sibilia, il deputato, Generoso Maraia

“Ora bisogna puntare a vincere le gare” tuona la rappresentante della Fiom che rivendica l’attesa sulla convocazione a Roma da parte del Ministro Patuanelli per fare il punto sull’assetto societario della IIA, e per ottenere garanzie in merito all’accordo di programma e al Piano Trasporti Nazionale. “Entro settembre si dovrebbero aprire le gare in Campania, in Emilia Romagna, nel Lazio, a Roma. Abbiamo bisogno di decollare a pieno regime e di rilanciare l’industria per affermarla sul piano nazionale”. Infine c’è la questione dell’indotto, un nodo su cui la Fiom richiama l’attenzione della politica e dell’imprenditoria. “I terreni inutilizzati devono servire a consentire alla IIA di chiudere la filiera produttiva e abbattere ulteriormente i costi di produzione. Una buona parte del capannone esterno è stato acquisito da Officine Leone che ha vinto una commessa per i treni. Un sito che è già stato visitato dalla Raggi e dalla consigliera di Conte Filomena Maggino. Oggi siamo sul mercato e abbiamo bisogno di diventare competitivi e di avere la meglio sui grandi colossi europei: abbiamo bisogno di reperire materiali sul posto, non di altre cattedrali nel deserto” conclude.


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