Ferrovia Eboli-Calitri nel Recovery Plan, intesa fra Governo e Regioni

Alla convention di Pescopagano i promotori hanno ottenuto l'impegno delle due regioni Campania e Basilicata e del consigliere di Governo con delega al Mezzogiorno Gerardo Capozza

La Ferrovia Eboli-Calitri nel Recovery Plan tra le opere strategiche del Mezzogiorno. Questa è la prospettiva disegnata a Pescopagano nei giorni scorsi, in occasione del primo incontro tra le rappresentanze provinciali e regionali interessate con Ferrovie dello Stato, presente con la società delegata.

Ferrovia Eboli-Calitri nel Recovery Plan, intesa fra Governo e Regioni

«UN’OPERA NECESSARIA». Il completamento della Ferrovia Eboli-Calitri è un intervento pubblico utile e necessario per rompere l’isolamento delle aree interne e collegare l’entroterra irpino allo sbocco sul mare. Una visione condivisa da Carlo De Vito di Sistemi Urbani – società di Fs che si occupa di valorizzare asset non più ferroviari – dal deputato lucano Vito De Filippo, dai rappresentanti regionali D’Amelio (per la Campania) e Polese (per la Basilicata), e dal consigliere speciale del Premier Conte con delega al Mezzogiorno Gerardo Capozza. La convention di Pescopagano ha infatti aggiunto un tassello importante all’istanza portata avanti dal Comitato civico: «Le regioni coinvolte dovranno approveranno in Consiglio un documento di intenti in cui si dichiara l’indirizzo politico, tale da inserire l’opera nella programmazione operativa futura e necessaria a consentire al Governo centrale di inserirla nel Recovery Plan», ha spiegato Michele Di Maio, sindaco di Calitri e primo firmatario della proposta insieme al sindaco di Eboli, appena sei mesi fa.

Carlo De Vito Presidente di FS Sistemi Urbani alla 35^Assemblea nazionale ANCI: “La capillarità della rete ferroviaria ci consente di dialogare con un numero altissimo di comuni italiani. Per il Gruppo FS Italiane un’opportunità di contribuire alla trasformazione virtuosa delle città”

LE REGIONI CAMPANIA E BASILICATA: PRONTI A SOSTENERE IL PROGETTO. Dal canto loro, le rappresentanze regionali   pania e Basilicata hanno garantito il «supporto alla completamento dell’opera, che in Irpinia completa l’ammodernamento della mobilità strategica su gomma con la Lioni-Grottaminarda e la stazione Hirpinia», spiega il Sindaco Di Maio. «Alfonso Pecoraro Scanio, concludendo i lavori, ritiene l’opera in linea con il Green New Deal, una politica a cui da tempo il Comune di Calitri guarda con attenzione». L’utilità del tracciato ferroviario ipotizzato viene considerato uno strumento per implementare turismo, commercio, industria e invertire così la tendenza allo spopolamento. «La Fiat di Melfi avrà tutto l’interesse all’attivazione della linea», aggiunge, sottolineando l’aspetto, Di Maio: «Grazie alla linea Evoli Calitri potrebbe risparmiare il 50 per cento delle spese per il trasporto della merce prodotta fino al porto di Salerno». Il consigliere del Governo Gerardo Capozza auspica un coinvolgimento dell’industria in questo programma infrastrutturale, ampliando le potenzialità della tratta”. Per Di Maio ridurre il trasporto su merci su gomma lungo l’Ofantina gioverebbe al trasporto industriale ma anche alla sicurezza della viabilità intercomunale, e non solo per le auto di Melfi, ma anche per i tir di pomodori e di fieno in partenza dalla stazione di Calitri.

Ferrovia Eboli-Calitri nel Recovery Plan, intesa fra Governo e Regioni

DECISIVE LE DELIBERAZIONI REGIONALI. Senza le delibere regionali di Campania e Basilicata il Governo non riuscirà ad inserire il progetto della pianificazione del Recovery Plan. Gli addetti ai lavori a partire dal rappresentante del Comitato civico Giacomo Rosa e tutti i sindaci coinvolti hanno consegnato il plico con tutta la documentazione sul tracciato ferroviario e la necessità di completarlo con soli 35 chilometri di strada ferrata che andranno ad innestarsi sulla Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. «Si tratta di un’opera strategica per le aree interne, che ci consentirà di lavorare sul turismo e di intercettare quei flussi tanto ambiti che frequentano soltanto le zone costiere. A questo aggiungiamo gli investimenti di tipo naturalistico: dalle ciclovie ai sentieri, e fino ad una rosa di possibilità non ancora esplorate» conclude Di Maio.

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