Con l’enoturismo a Feudi San Gregorio, «ambasciatrice del vino irpino nel mondo e cuore di un polo turistico di eccellenza che attira oltre 30.000 appassionati l’anno, si rinnova e si amplia le numerose proposte estive rivolte all’enoturismo anche per l’anno 2020», si legge in una nota diffusa da Feudi San Gregorio. Di seguito la nota.
La nota
Enoturismo a Feudi San Gregorio. Tante sono le attività pensate per chi sente l’esigenza di trascorrere una giornata a contatto diretto con la natura attraverso percorsi di visita in cantina alla scoperta dell’Irpinia e delle sue denominazioni di eccellenza. Tutte le visite si concludono, poi, con la degustazione di tre vini iconici dell’azienda e con la possibilità di abbinarli ai formaggi irpini dell’azienda Carmasciando.
Un mondo che inizia già all’esterno di Feudi e che racconta simbolicamente il territorio attraverso l’acqua, le piante e un anfiteatro che si fa spazio di confronto e condivisione. Dentro, la cantina ospita nell’area ipogea gli spazi per la vinificazione, la scenografica barricaia con il tunnel che sbuca in mezzo al vigneto, la sala di degustazione sospesa e la cantina storica. Ai piani superiori, invece, trovano spazio la lobby che ospita alcune opere d’arte legate al vino e alla storia della cantina, l’Enoteca e, sul tetto, il ristorante Marennà. Quest’ultimo, recentemente ristrutturato per mettere il vino al centro del racconto, è un laboratorio di ricerca di prodotti di alto livello qualitativo e territoriale. Guidato dallo chef Roberto Allocca, Marennà sperimenta la ricerca profonda sulla materia prima e ha sviluppato un progetto di lungo periodo grazie alla creazione di solide collaborazioni con i suoi fornitori e grazie alla realizzazione di un orto ad uso esclusivo per la produzione di ortaggi, frutta ed erbe aromatiche.
Due sono le novità caratterizzanti introdotte all’interno del ristorante: la prima è la suggestiva struttura a forma di nido di uccello al centro della sala composta da rami di castagno locale, dove all’interno vi è un unico tavolo circondato da bottiglie e grandi formati, che contribuiscono a rendere l’esperienza unica grazie a percorsi di verticali in abbinamento a menu dedicati. La seconda è l’innovativo “Teatro del Vino”: un vero e proprio anfiteatro che si compone di postazioni disposte a gradoni e rivolte verso il bancone centrale dotato di un grande piano di lavoro in marmo. Questo spazio, dedicato alla condivisione della degustazione, può ospitare eventi collettivi e degustazioni tecniche oppure può essere adibito all’apertura di bottiglie di vino in formato speciale.
Due sono le novità caratterizzanti introdotte all’interno del ristorante: la prima è la suggestiva struttura a forma di nido di uccello al centro della sala composta da rami di castagno locale, dove all’interno vi è un unico tavolo circondato da bottiglie e grandi formati, che contribuiscono a rendere l’esperienza unica grazie a percorsi di verticali in abbinamento a menu dedicati. La seconda è l’innovativo “Teatro del Vino”: un vero e proprio anfiteatro che si compone di postazioni disposte a gradoni e rivolte verso il bancone centrale dotato di un grande piano di lavoro in marmo. Questo spazio, dedicato alla condivisione della degustazione, può ospitare eventi collettivi e degustazioni tecniche oppure può essere adibito all’apertura di bottiglie di vino in formato speciale. Un luogo, dunque, che si fa “spazio” da vivere, per accogliere il visitatore e farlo immergere nel mondo della degustazione, poiché per Feudi di San Gregorio degustare è innanzitutto condividere e non soltanto un calice di vino, ma anche il racconto e le emozioni che ruotano attorno ad esso.
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