Agricoltura irpina in ginocchio per la grandinata, gli Agronomi: a rischio l’annata per vino e olio

«DICHIARARE LO STATO DI CALAMITÀ: IL 2020 ANNO DA DIMENTICARE». Il Presidente dell'Ordine Ciro Picariello annuncia la conta dei danni in corso in Irpinia Centrale e Valle del Calore. Colpiti: Mirabella Eclano, Frigento, Sturno Flumeri,Taurasi, Fontanarosa e Montemiletto

Agricoltura irpina in ginocchio per la grandinata. Mentre è in corso la conta dei danni, l’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Avellino chiede il riconoscimento dello stato di calamità per le conseguenze provocate al comparto agricolo dalla grandinata. Occorre «mettere a disposizione aiuti al reddito per le imprese danneggiate», scrivono in una nota, lanciando un appello alle istituzioni locali in seguito alla grandinata dello scorso sabato che ha colpito diversi comuni dell’Irpinia. Gli agronomi sono già al lavoro per stimare i danni e dare indicazioni utili al fine di preservare il raccolto superstite, fanno sapere. Il Consiglio dell’Ordine si è riunito per fare il punto della situazione a seguito dell’evento calamitoso. In particolare nella provincia di Avellino sono stati colpiti i comuni della Valle del Calore e dell’Irpinia Centrale.

Uliveti a Flumeri

«AGRICOLTURA IRPINA IN GINOCCHIO PER LA GRANDINATA: IL 2020 ANNO DA DIMENTICARE». «Sono gravissimi i danni arreccati dalla tempesta di vento e grandine che si è abbattuata su diversi comuni della provincia. Colpiti principalmente oliveti e vigneti. La campagna produttiva di queste colture in quegli areali appare irrevocabilmente compromessa in termini quantitativi e qualitativi», evidenzia Ciro Picariello presidente dell’Ordine. «I Comuni principalmente interessati sono quelli di Mirabella Eclano, Frigento, Sturno Flumeri,Taurasi, Fontanarosa e Montemiletto. In pochi minuti è stato vanificato il duro lavoro di tante aziende agricole e compromesso il loro reddito, in un’annata già resa complicata dall’emergenza sanitaria del Covid-19». Gli Agronomi sottolineano che il maltempo ha aggravato una situazione già difficile. «Questa nuova calamità insieme alla siccità, per la nostra agricoltura già fragile, rischia di compromettere il comparto agricolo della nostra provincia che stava cercando di reagire alle difficoltà di questo 2020 davvero horribilis».

AGRONOMI IMPEGNATI SUL CAMPO IN QUESTE ORE PER LA STIMA DEI DANNI. Gli Agronomi ricordano l’impegno al fianco delle imprese per «l’assistenza dei produttori che operano giornalmente a diretto contatto con gli imprenditori agricoli per monitorare e determinare il danno effettivo». Sono al lavoro gli esperti agronomi Francesco Castelluccio, tesoriere dell’Ordine, per il settore olivicolo e Antonio Capone, vicepresidente dell’Ordine, per il settore viticolo.

Ciro Picariello, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Avellino

IL PRESIDENTE PICARIELLO: SI RISCHIA DI COMPROMETTERE UNA BUONA ANNATA. Il Presidente dell’Ordine esprime rammarico per quanto accaduto. «Un vero peccato perché le premesse per una buona annata olivicola e vitivinicola c’erano tutte prima di questo grave evento meteorico. Gli agronomi Castelluccio e Capone impegnati nell’attività di monitoraggio e assistenza tecnica avevano espresso sensazioni positve, per gli oliveti e i vigneti. Queste colture si presentavano, fino a qualche giorno fa, con buoni auspici, sia per quantità che per qualità». Purtroppo, prosegue, «le condizioni metereologiche fino ad oggi hanno aiutato a contenere la diffusione dei principali patogeni e avversità. Purtroppo sono precipitate improvvisamente compromettendo tutto quello che di buono si stava costruendo».

Vigneto Taurasi

CONVIVERE CON I MUTAMENTI CLIMATICI. L’Ordine degli Agronomi è impegnato da tempo alla divulgazione degli effetti dannosi dei cambiamenti climatici con diversi convegni e seminari in cui sono state affrontate le tematiche con relatori di rilievo, ricorda ancora Picariello. «Sono già diversi anni che i nostri territori sono coinvolti da questi eventi calamitosi dovuti ai cambiamenti climatici. L’obiettivo è di sensibilizzare gli imprenditori affinchè le aziende agricole dei nostri comprensori si dotino di una assicurazione contro eventi calamitosi. La difficoltà da parte delle aziende agricole ad aderire, a causa della ridotta consistenza che nelle nostre zone è di 0.5 ha». In questo difficile scenario, «i dottori Agronomi operano come consulenti tecnici delle aziende» per «diffondere la possibilità di aderire a i fondi di mutualizzazione tra agricoltori finanziati dal PSR 2014-2020 nell’ambito del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale».


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