Rosato: sanità e famiglie la vera priorità del nuovo popolarismo

L'ex manager del Moscati di Avellino guida la lista "L'Italia è popolare" in Irpinia alle prossime regionali e annuncia una battaglia contro il federalismo e a favore di un potenziamento della medicina territoriale

Giuseppe Rosato

«Sanità e famiglie sono la vera priorità del nuovo popolarismo», afferma Giuseppe Rosato. Guida la lista de “L’Italia è popolare” l’ex manager dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino Giuseppe Rosato, medico cardiologo oggi impegnato nella riconversione della clinica Villa dei Pini di Avellino. Una candidatura per promuovere una riforma del sistema sanitario partendo dai territori per arrivare a determinare un cambio di rotta a livello nazionale. Nel descrivere la spinta a cimentarsi nella campagna elettorale per le regionali, Rosato sottolinea che la pandemia dei mesi scorsi ha rivelato la necessità di rilanciare gli investimenti nel comparto sanitario, per ricostruire una risposta adeguata ai cittadini partendo dalle criticità presenti nel tessuto sociale, recuperando gli insegnamenti di Don Sturzo e del popolarismo. “Il Covid ci ha insegnato tanto in questi mesi: il servizio sanitario nazionale va rivisto e la sanità pubblica deve recuperare terreno a partire da una maggiore concentrazione dei poteri a livello centrale. Meno federalismo e più finanziamenti al Mezzogiorno per compensare le gravi lacune degli ultimi 15 anni in investimenti” ha annunciato Rosato. Una esperienza quarantennale in qualità di cardiologo, l’ex manager del Moscati annuncia un impegno forte per la provincia di Avellino in Regione Campania, per difendere le strutture ospedaliere ma soprattutto per “rilanciare la salute sui territori, troppo a lungo trascurati”, spiega. “La prospettiva popolare vuole garantire in tutta serietà il consolidamento della presenza dei cattolici in politica, per riportare in campo una voce mite e suadente che sia in grado di rappresentare le comunità, oggi sacrificate a causa dello spopolamento e della difficoltà che vivono le casse degli enti locali” puntualizza. “L’Irpinia ha bisogno di una classe dirigente all’altezza, capace di recuperare e reinterpretare il popolarismo per programmare una politica che guardi al bene comune”.

Giuseppe Rosato nei corridoi dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati

Rosato annuncia dunque una campagna elettorale “discreta”, caratterizzata dal recupero del rapporto diretto con l’elettorato. “Andrò nelle case e i miei riferimenti saranno la cultura e la identità territoriale, per mettere in moto un nuovo slancio e una nuova attenzione al sociale, che sono i settori principali di riferimento. Soprattutto nel secondo caso, sul sociale, sono necessari investimenti e una nuova pianificazione in quanto rappresentano la presa in carico delle cronicità e delle povertà. Urge un intervento su tre livelli: quello sanitario attraverso le Asl, quello socio-sanitario attraverso i distretti sanitari e quello sociale attraverso le amministrazioni locali”. Partire dal sostegno alle famiglie in difficoltà significa anche interpretare il messaggio sturziano e recuperare le fondamenta di un pensiero politico che è stato indebolito negli ultimi anni. Di qui una particolare attenzione all’associazionismo, che Rosato descrive come “una importante leva socio economica del territorio, che merita di essere valorizzato”.  E infine conclude. “Ognuno deve offrirsi in base alle competenze che ha e credo che chi mi ha dato fiducia in oltre 10 anni da manager del Moscati possa continuare a farlo anche in politica. Mettiamo al centro la persona e il diritto di avere servizi. Vogliamo portare soluzioni a problemi, non limitarci a denunciare quello che non funziona”.


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