Sono scaduti i termini per l’acquisizione del 49% delle quote dell’ASIDEP. Il 14 luglio nessun privato ha avanzato proposte per rilevare la gestione dei depuratori industriali, dovendo investire 2 milioni e 750mila euro. Lo afferma la Fismic attraverso una nota diffusa in mattinata «Questa nuova situazione, spiana la strada al progetto della provincia di costruire un unico soggetto pubblico per la gestione del ciclo integrale dei rifiuti e della depurazione civile ed industriale», considera Giuseppe Zaolino. «Adesso il Presidente Biancardi può dare corso alle dichiarazioni di impegno fatte in Prefettura».

Giuseppe Zaolino, Segretario della Fismic di Avellino

«CON LA GARA DESERTA PER ASIDEP, ORA LA TRATTATIVA VA INIZIATA». Per Zaolino «bisogna convocare a stretto giro una riunione operativa, coinvolgendo il Consiglio Provinciale, allargato ai 119 Sindaci Irpini perché tutti possano essere coinvolti in quello che sarebbe il progetto base per la ripartenza post-Covid». Zaolino vuole «un’unica società pubblica per dare soluzione ai Sindaci per la gestione dei depuratori Comunali e alle aziende servizi in grado di depurare le acque industriali salvaguardando l’ambiente». Zaolino ritiene che il tempo stringa: «Bisogna fare in fretta anche perché il Giudice delegato del Tribunale di Avellino che sta gestendo il concordato non aspetta i tempi della politica e chiede garanzie economiche per il rispetto degli impegni assunti dall’Asi per evitare il fallimento del CGS e soddisfare le aspettative di tutti i creditori». Nella nota non si fa riferimento al ruolo di Irpiniambiente, al centro di un passaggio delicato in questa fase, contestata dai suoi dipendenti per il blocco degli stipendi.


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