«Ritardi e incertezze societarie alla IIA», il sindacato chiama il Mise

DOCUMENTO FIRMATO DA FIM, FIOM, UILM, FISMIC, UGLM, FAILMS. A Flumeri assemblea dei lavoratori con le rappresentanze sindacali confederali e unitarie per fare il punto sul futuro dello stabilimento

Si riparla di ritardi e incertezze societarie alla IIA di Flumeri, dove oggi, 19 giugno, si è svolta l’assemblea dei lavoratori con le rappresentanze sindacali confederali e unitarie per fare il punto sul futuro dello stabilimento. «Tornano le preoccupazioni sul futuro della IIA di Flumeri», si legge in una nota congiunta firmata dai rappresentanti delle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Failms, unitamente alle RSA dello stabilimento di Valle Ufita. L’incontro con i lavoratori è servito «per discutere delle problematiche aziendali che attraversa lo stabilimento di Flumeri specializzato in produzione di pullman», si legge nel comunicato. «Svoltasi in un clima molto teso, l’assemblea ha fatto emergere i ritardi che sconta l’azienda in tema di sicurezza ed organizzazione del lavoro. Dalla discussione è emersa anche la preoccupazione rispetto all’assetto societario che risulta essere ancora provvisorio». Con il comunicato congiunto il sindacato ha ribadito che «l’assetto societario deve rimanere a maggioranza pubblica», annunciando la richiesta «non più rinviabile» di «una convocazione del tavolo di crisi sulla IIA presso il MISE, preceduto da un confronto in sede locale con la deputazione irpina».

L’interno dello stabilimento IIA di Flumeri

LO SCORSO 28 FEBBRAIO LA VISITA DEI MINISTRI PATUANELLI E DI MAIO A FLUMERI. Il documento delle organizzazioni sindacali interrompe quel periodo di calma apparente seguito alla visita dei ministri Patuanelli e Di Maio presso lo stabilimento di Valle Ufita lo scorso 28 febbraio, nei giorni in cui stava divampando nel Nord d’Italia la pandemia. I Ministri al termine della visita allo stabilimento avevano sottolineato due punti. Il primo riguarda la presenza dello Stato, che proseguirà anche con Invitalia. Il secondo fa riferimento alla necessità di guardare oltre alle commesse di enti pubblici locali, puntando a far entrare il marchio italiano nella competizione sui mercati internazionali. In quella occasione il Ministro Stefano Patuanelli aveva garantito la permanenza dello Stato nel capitale sociale, anche grazie all’impegno del Governo alla reindustrializzazione attraverso investimenti per lo sviluppo di una nuova mobilità e quindi di tecnologie a basso impatto ambientale. Nel disegno dei Ministri, IIA dovrebbe lanciare la sfida nel segmento innovativo dei bus elettrici e ibridi. Ma pochi giorni dopo, il lockdown ha stravolto gli equilibri economici e finanziari dello Stato. Di qui la richiesta di una verifica della nuova situazione da parte del sindacato, che punta a superare il clima di ritardi e incertezze societarie alla IIA.


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