‘Centro moderato senza estremismi’, Tassone chiama Forza Italia

Alla vigilia delle scelte in vista delle elezioni regionali l'ex segretario Cdu e il referente del Movimento Italia Insieme Vecchione rilanciano il protagonismo di un Centro senza la Destra

Un «Centro moderato senza estremismi» chiedono (l’ex deputato e già segretario del Cdu) Mario Tassone e Felice Antonio Vecchione del Movimento Italia Insieme. «In certi ambienti quando si parla del centro politico vi è superficialità. La ricostruzione di un’area di moderazione dinamica non è un fatto tattico», osserva Mario Tassone.

Mario Tassone, ex segretario nazionale del Cdu

«Non è una sommatoria di formazioni alla ricerca di spazi di potere da occupare in alternativa ai tanti ‘dominii’, che in questi anni hanno concorso a dissolvere certezze istituzionali. Memorie di storie di sviluppo civile sono state rimosse e i diritti, adattati alle esigenze di caste prepotenti, ridimensionati», si legge in una nota. Per Tassone «l’impegno per il centro non nasce da calcoli contingenti ma dal recupero di una visione culturale che trovi nella storia nobile ragioni e motivazioni: un centro che significhi ritornare alla politica, operare per la crescita del Paese senza le fibrillazioni di estremismi dannosi. Un’area che faccia sintesi perché i cittadini ritrovino il senso di comunità». Ma Tassone avverte: «Alla base bisogna che ci siano robusti riferimenti ideali che rompano le incrostazioni degli egoismi. Bisogna mettere mano al sistema elettorale. Certo proporzionale ma non finto, con le preferenze che ridia voce alle tante energie ridotte al silenzio e alla resa. Il richiamo alla storia dei popolari e dei cristiani democratici è doveroso». Per queste ragioni, spiega, «è doveroso riprendere un cammino interrotto perché altri si ritrovino con passione e forza di volontà». E guarda a «un futuro senza più deleghe in bianco a ‘capi’ e ‘sottocapi’, ma ognuno abbia consapevolezza della propria responsabilità. Fra qualche mese ci saranno i rinnovi degli organi in sette regioni».

Felice Antonio Vecchione

In definitiva, per Mario Tassone «può essere l’occasione per dare un concreto segnale sulla reale volontà di dare vita al centro presentando candidati alla presidenza della giunta distanti dalle attuali aggregazioni politiche. Forza Italia e altri debbono fare questa scelta altrimenti tutto è inutile», visto che «ci troviamo in una fase importante e la Federazione popolare dei democratici cristiani farà la sua parte nel solco di una grande storia di libertà!».

Per Felice Antonio Vecchione, del Movimento Italia Insieme, (www.movimentoitaliainsieme.it) «bisogna trovare il coraggio di andare ad occupare quel centro dei moderati che non ha niente a che vedere con gli estremismi destrorsi di Salvini e della Meloni. Ciò significa rivoluzionare le strategie e gli uomini». Vecchione conclude con una domanda: «Berlusconi e gli altri leader dei partiti che si definiscono appartenenti alla cosiddetta ‘area moderata’ accetteranno la scommessa?».


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