Ciriaco De Mita e i Popolari con De Luca in Campania alle prossime elezioni regionali. L’ex Premier lo ha confermato e spiegato in una intervista rilasciata a Generoso Picone, pubblicata sulle colonne del quotidiano Il Mattino. Il sostegno politico dell’ex segretario Dc non sarà personale, ma quello di una forza politica che autonomamente porterà nella campagna elettorale il proprio contributo di idee e di pensiero.
Nell’intervista De Mita spiega che l’iniziativa politica de ‘L’Italia è popolare’ può completare il progetto della sinistra in Campania, recuperando la storia culturale della Dc nel contesto regionale attuale. De Mita riconosce a Vincenzo De Luca l’avere saputo mobilitare energie preziose nella società con la sua politica del fare, offrendo respiro ad una idea di futuro, che la viva cultura popolare può offrire alla sinistra. Si tratta, pertanto, di una scelta ‘naturale’, spiega De Mita, in un certo senso obbligata per chi, come lui, si è ritenuto e si riterrà sempre autenticamente democristiano, quindi alternativo a Silvio Berlusconi.
Citando don Sturzo e Aldo Moro, De Mita ribadisce la complementarietà della cultura politica popolare con quella socialista, attuale in un contesto sociale ed economico nel quale può fornire risposte ai grandi problemi di oggi. Il riferimento resta l’analisi sturziana fino al 1924, fonte di ispirazione per Aldo Moro, bussola culturale in un deserto nel quale mancano iniziative alternative valide, a giudizio di Ciriaco De Mita, che non risparmia gli intellettuali. A Napoli e in Campania non ci sono più maestri in grado di guardare al futuro facendo tesoro della memoria. La cultura politica popolare, in definitiva, per l’ex premier è l’unica a sopravvivere per orientare un pensiero rivolto al futuro. Con il confronto elettorale nei prossimi mesi, quindi, Ciriaco De Mita e i Popolari con De Luca potranno ribadirlo.
NEL CENTRODESTRA FUMATA NERA AL VERTICE PER IL CANDIDATO. Nel frattempo nemmeno l’ultimo momento di confronto all’interno del Centrodestra ha consentito di sciogliere il nodo della candidatura da opporre a Vincenzo De Luca. Sarebbe intervenuto anche Silvio Berlusconi a confermare la indisponibilità di Forza Italia a mettere in discussione il nome di Stefano Caldoro, dopo la blindatura venuta dall’ex presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Ma la Lega prende tempo, contando sulla possibilità di far cambiare idea all’alleato, in difficoltà in Campania per alcune vicende giudiziarie che riguardano suoi riferimenti tradizionali.
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