«Euronut Spa isolata dal Cavalcavia 22: senza risposte da 3 anni»

IL PONTE IN MANUTENZIONE DA ANNI DIVIDE SPERONE DA AVELLINO. L’ad Manganelli: «Autostrade chiede aiuti al Governo mentre lascia la nostra impresa in un eterno lockdown»

«Euronut Spa isolata dal Cavalcavia 22 da 3 anni senza risposte». Lo afferma Domenico Manganelli, amministratore delegato della Euronut Spa di Sperone, azienda che da tre anni è isolata a causa della chiusura (oggi parziale) del cavalcavia 22 dell’autostrada A16 Napoli – Bari. «Il ponte è stato sottoposto a sequestro il 5 giugno del 2017 ma da tre anni poco o nulla è cambiato per lo stabilimento che si occupa di trasformazione di prodotti agroalimentari e che ha quel viadotto come unica strada di accesso», si legge in una nota. «Le indagini, affidate alla Procura di Cassino, sono ancora ferme ed Autostrade per l’Italia – proprietaria del viadotto – non intende risolvere la situazione del cavalcavia, sequestrato per presunti rischi di crollo e che è oggetto di un’indagine per la quale due dirigenti della società dei Benetton sono indagati per omessa manutenzione», spiega il manager dell’azienda irpina. «Autostrade per l’Italia chiede aiuti dal Governo per le conseguenze dell’emergenza Coronavirus mentre le piccole e medie imprese come la nostra continuano a restare impantanate nella palude burocratica», osserva.

L’azienda Euronut SpA di Sperone

«IL LOCKDOWN PER IL CORONAVIRUS HA ACCENTUATO L’ISOLAMENTO DELL’AZIENDA». Domenico Manganelli sottolinea il doppio gap subìto dalla sua azienda quest’anno. «Alla condizione già svantaggiata vissuta dalla società si sono inoltre aggiunti negli ultimi due mesi gli effetti collaterali del lockdown per l’emergenza Coronavirus. L’azienda non si è mai fermata ma le conseguenze della ‘serrata’ imposta dal Governo sono state molte».  E spiega: «Ad una storia già di per sé complicata si sono aggiunti i disagi per il lockdown, che per noi si è tradotto in ritardi in pagamenti e forniture, difficoltà nelle esportazioni su gomma a causa delle restrizioni ai camionisti e talora ai prodotti italiani, il blocco totale del settore della gelateria con conseguenti mancati ricavi ed aumento dei costi».

Un tratto della Autostrada A16 Napoli-Canosa-Bari

«LO SPETTRO DEL BLOCCO DELLA MANUTENZIONE MINACCIATO DA ATLANTIA AL GOVERNO, MA DOVE SONO GLI INTERVENTI SUL CAVALCAVIA 22?». Per la Euronut spa ora c’è lo spettro di un ulteriore beffa: «Le difficoltà vissute da tre anni sono rese ultimamente ancor più amare dalla notizia della richiesta, da parte di Atlantia, società dei Benetton ed azionista di maggioranza di Autostrade per l’Italia, di 1,25 miliardi al Governo come ristoro per i danni subiti, con annessa ‘minaccia’ di bloccare il piano di investimenti sulla rete autostradale senza garanzia statale sul prestito». Manganelli a questo proposito osserva: «Se la richiesta è legittima perché basata sulla normativa economica approntata dal Governo, nulla quaestio. Ma è scontata una riflessione sull’eventualità che questo contributo sia dato ad Autostrade e che questa, stando a fonti di stampa, minacci un blocco degli investimenti. Noi di Euronut Spa ci chiediamo da 3 anni dove siano questi investimenti, in particolare sulla manutenzione, da parte di Autostrade. Ci chiediamo perché non utilizzi uguale solerzia per risolvere il nostro caso e consentire la riapertura del cavalcavia con uno sforzo economico minimo per un colosso come quello dei Benetton. E perché sollecitino il Governo mentre piccole aziende come la nostra restano impantanate nella palude della burocrazia e della giustizia senza avere risposte né da Autostrade né dalle istituzioni. Ci appare come l’ennesimo caso in cui i ‘grandi’ si pongono in posizione di privilegio ed i piccoli non possono fare altro che soccombere».


INFORMAZIONI SULL’AZIENDA EURONUT SPA DI SPERONE: http://www.euronutspa.com | http://www.euronutspa.com/azienda/


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