Manca il medico di famiglia a Luogosano, appello alla Regione

ARMANDO GUARENTE CHIAMA IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SANITÀ: «AFFRONTARE E RISOLVERE IL PROBLEMA». Il Presidente onorario della Pro Loco di Luogosano sollecita un intervento del consigliere regionale Enzo Alaia per accelerare le procedure di sostituzione

Manca il medico di famiglia a Luogosano, appello alla Regione Campania del Presidente onorario della Pro Loco di Luogosano, Armando Guarente, più volte amministratore comunale e in campo alle prossime amministrative a supporto del candidato sindaco Vincenzo Buono.

Armando Guarente, presidente onorario della Pro Loco di Luogosano

«Accade con troppa frequenza che il medico di famiglia lasci il suo posto senza che ci sia la garanzia della sua immediata sostituzione», spiega Guarente. «Per noi è fondamentale occuparci solo dei problemi e dei disagi reali delle persone. Per questo abbiamo dato mandato all’onorevole Enzo Alaia, vice presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, affinché intervenga per trovare una soluzione a un problema così gravoso, specie per le persone più deboli che necessitano quotidianamente del supporto del medico di base».

Vincenzo Alaia, consigliere regionale della Campania

Nel merito, il Presidente onorari della Pro Loco osserva che «giustamente tanta enfasi ha accompagnato la figura del medico di famiglia, tanto fondamentale quanto insostituibile in un contesto sociale costituito soprattutto da bambini e da persone non più giovani». Sottolineando che manca il medico di famiglia a Luogosano dove è attiva una struttura come la Casa Albergo per anziani, Guarente ritiene «ancora più importante la presenza costante del medico di famiglia» in questo contesto. «Siamo fiduciosi che con il concorso delle istituzioni regionali, grazie all’interessamento dell’onorevole Alaia e il coinvolgimento della Commissione Sanità, potremo risolvere presto questo problema ed evitare che la nostra comunità e tutte le comunità irpine si trovino a dover fare a meno del medico di famiglia». Per questo, conclude, «invitiamo la cittadinanza ad essere altrettanto fiduciosa».


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