Progetto Valle pronto ad Avellino. Il Comitato di quartiere ‘co-autore’: primo passo

È STATO ELABORATO DAGLI UFFICI COMUNALI SU INDICAZIONI DEI LABORATORI APERTI AI RESIDENTI NEL 2017. «Il 6 aprile, il Comune di Avellino ha pubblicato la versione definitiva del progetto di riqualificazione destinato all’area prefabbricati del quartiere Valle». Ma i cittadini avvertono: c'è ancora tanto da fare per mettere in cantiere i 5 milioni dell'investimento previsto

Progetto Valle pronto ad Avellino per chiudere il lungo capitolo del post terremoto nella frazioni storica occidentale della città. Lo fa sapere con una nota il comitato “La Voce di Valle”, esprimendo soddisfazione per la pubblicazione del progetto definitivo relativo ad un intervento che riqualificherà l’attuale area dei prefabbricati pesanti.

Scorcio della frazione storica di Valle, sviluppata come quartiere dopo il terremoto del 1980

Per il Comitato il progetto ha una doppia valenza di portata storica nel contesto del Mezzogiorno. Assume un forte rilievo nel merito progettuale, per l’innovazione urbanistica che esso propone. Inoltre, offre un raro esempio di progettazione dal basso, sancita invariabilmente in ogni programma co finanziato dall’Unione Europea, ma puntualmente disatteso all’atto pratico. Non sarà così a Valle, dove il quartiere sarà generato in accordo tra il Comune di Avellino e i cittadini, a completamento di una collaborazione culminata in una sintesi nell’arco del 2017. Di seguito la posizione espressa dal Comitato “La Voce di Valle”.


Progetto Valle pronto ad Avellino: approvata la versione definitiva

Documento de il Comitato La Voce di Valle

Alcuni cittadini aderenti al Comitato “La Voce di Valle”

Il 6 aprile, il Comune di Avellino ha pubblicato la versione definitiva del progetto di riqualificazione destinato all’area prefabbricati del quartiere Valle. Una buona notizia che abbiamo appreso al termine di nostre autonome ricerche. Il progetto è l’esito del lavoro svolto dai tecnici del settore Urbanistica, sulla base delle indicazioni emerse dai laboratori di progettazione, che il comitato “La Voce di Valle” e l’ufficio strategico Europa hanno condotto nel 2017. Uno sforzo innovativo, che rivoluziona i canoni tipici della progettazione urbanistica. Per la prima volta, a Avellino – e forse in Campania e al Sud – un pezzo di territorio è stato ridisegnato partendo dal basso. Non associazioni di categoria o delegazioni precostituite, ma singoli cittadini, persone di ogni estrazione e età che hanno contribuito, condividendo la propria visione del quartiere di domani. Un processo complesso, fatto di mediazioni difficili e non sempre lineari, ma che dimostra come la partecipazione dal basso, spontanea e democratica, è non solo possibile, ma necessaria per accompagnare le grandi trasformazioni che riguardano la vita quotidiana della comunità.

La bandiera del Comune di Avellino accanto a quelle italiana ed europea

La storia urbanistica di Avellino – e non solo – è infatti costellata di fallimentari scelte calate dall’alto, distanti dai reali bisogni delle persone e, per questo, male accettate. Se non inutili e anacronistiche. Con questa esperienza, la città si è avvicinata a quelle più avanzate e di successo dell’Europa e di paesi come la Francia, dove il coinvolgimento dei cittadini è non solo una finzione elettorale. Ma la prassi della democrazia che si fonda sulla sovranità del popolo. Di più: la nostra partecipazione ha rappresentato un elemento premiante che – è bene ribadirlo – ha trasformato il nostro in progetto pilota per la città. Un valore aggiunto, che sopravanza quello economico, irraggiungibile senza il contributo diretto delle persone. Gli esiti del percorso saranno illustrati e commentati in seguito. Perché c’è ancora molto da fare e discutere su un progetto che vale cinque milioni di euro. Intanto, il nostro comitato ha ritenuto opportuno rendere nota quella che per noi è una notizia importante, ringraziando tutte le donne e gli uomini che hanno voluto accettare la sfida di disegnare con noi un modello di cittadinanza diverso.


LEGGI ANCHE:

Avellino, «dimenticata la rigenerazione urbana della frazione Valle». Appello del Comitato civico

Il 25 aprile in piazza Morosini: impegno e dovere della memoria

I positivi al coronavirus in Irpinia salgono a 537. Altri 3 casi: 2 ad Ariano e uno a Montaguto su 11 in Campania

ARTICOLI CORRELATI