La Provincia tenta l’acquisizione di Asidep con Irpiniambiente, incontro verità sul polo pubblico

L'ASSETTO DELLA DEPURAZIONE INDUSTRIALE IN IRPINIA. Colloquio fissato per oggi 19 maggio tra i vertici dell'Asi e dell'ente intermedio di Avellino pronto ad esercitare il diritto di prelazione sul 49% delle quote collocate sul mercato. C'è una gara in corso con scadenza 20 giugno

La Provincia tenta l’acquisizione di Asidep per entrare con la sua partecipata Irpiniambiente nella depurazione industriale di Avellino. Conferma l’interesse nei confronti dell’Asidep per rafforzare la mission industriale di Irpiniambiente e completare il ciclo integrato dei rifiuti. Dopo un primo incontro di martedì scorso fra il presidente dell’ente intermedio Domenico Biancardi e i sindacati oggi, martedì 19 maggio, saranno i vertici dell’Asi ad affrontare la questione a Palazzo Caracciolo. Il presidente del Consorzio industriale Vincenzo Sirignano è stato invitato dal presidente Biancardi ad un colloquio per chiarire le posizioni e vagliare le soluzioni tecniche in campo, prima di arrivare anche ad un accordo – non secondario – di natura politica. Il presidente della Provincia infatti ha informato i sindacati dell’interesse dell’ente, pronto a rilevare il 49% delle azioni di Asidep come previsto dal bando di gara, ma resta da chiarire in che modo procedere. Si sta vagliando in queste ore lo statuto dell’Asi di Avellino per verificare se i soci del consorzio abbiano o meno un diritto di prelazione, tale da evitare il bando di gara, per poter procedere con la partecipata Irpiniambiente per il completamento del ciclo integrato dei rifiuti. Diversamente invece, si ritiene valido il bando di gara e dovrà essere Irpiniambiente a vagliare i requisiti richiesti che ne consentano il concorso.

Provincia di Avellino. La sede di Palazzo Caracciolo

Lo stesso bando, pubblicato sull’albo pretorio dell’Asi lo scorso 17 aprile, fissa la scadenza al 20 giugno, salvo modifiche apportate dal Rup e motivate con ragioni legate alla pandemia da Coronavirus. Scaduti i termini, competerà ad una apposita commissione valutare le offerte pervenute. Il bando lega a doppio filo la responsabilità dell’Asi in questa partita: da un lato dovrà garantire la copertura del concordato per il Cgs per un valore di 2milioni e 750mila euro che andranno nelle casse del tribunale e, dall’altro dovrà fronteggiare l’avanzata di imprenditori provenienti fuori dai confini provinciali e regionali, disperdendo un patrimonio industriale faticosamente costruito negli anni. Verificata l’ipotesi del diritto di prelazione, la Provincia potrebbe già lunedì assumersi l’impegno di rilevare la quota di Asidep messa a bando, con la rilevazione del ramo d’azienda presso il giudice fallimentare e la richiesta di ritirare la gara. Altro scenario sarà invece la strada obbligata da parte di Irpiniambiente di concorrere al bando.

Asidep Avellino

IL PRESSING DEL SINDACATO. La Provincia tenta l’acquisizione di Asidep contando sul sostegno morale di parte del sindacato. L’ipotesi di un accordo per il passaggio del 49 per cento alla partecipata Irpiniambiente è sostenuto da chi punta a mantenere il 100 per cento dell’azienda sotto il controllo pubblico locale. Per l’Asi, che ha l’obbligo di cedere il pacchetto di minoranza per mantenere gli impegni del concordato, il controllo pubblico non sarebbe comunque in discussione, anche con l’ingresso di soggetti privati. La continuità dei contratti con il personale viene definita fuori discussione. Ma entro l’anno servono 2 milioni e 750mila euro, ritenuti ampiamente alla porta dal Consorzio industriale, vista l’appetibilità dell’offerta pubblicata dal bando ad evidenza europea. Sullo sfondo lo scenario politico, con i vertici di Asi (espressione centrista più vicina alla sinistra) e Ente Provincia (vicino alla Lega) su posizioni distanti.


LEGGI ANCHE:

Sul mercato il 49% di Asidep per 2,7 milioni. Bando per la depurazione industriale

Depurazione industriale e civile in Irpinia, Fismic: nell’Asidep utilities pubbliche

 

ARTICOLI CORRELATI