«Fase 2 è a rischio in Campania», De Luca boccia i protocolli di sicurezza: inapplicabili al Sud

AVVERTIMENTO AL GOVERNO: «MANCANO 3 GIORNI, IL TEMPO È SCADUTO». Presa di posizione del Governatore fortemente critico sulle regole elaborate dal Comitato tecnico scientifico: penalizzano la ristorazione e la balneazione delle nostre zone

La «Fase 2 è a rischio in Campania», fa sapere il Governatore Vincenzo De Luca, che avverte il governo: «Servono adesso i protocolli di sicurezza, altrimenti le nostre imprese sul territorio non avranno il tempo di prepararsi». Con una nota il Presidente della Regione Campania ammonisce il Premier Giuseppe Conte e i suoi ministri anche nel merito delle regole. Stando alle regole formulate, in Campania la metà degli operatori della ristorazione e della balneazione sarebbero costretti a restare chiusi.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca

L’APPELLO AL GOVERNO: SERVONO SUBITO I PROTOCOLLI. «Sollecitiamo il Governo ad accelerare al massimo i tempi per l’invio dei protocolli di sicurezza, ad oggi ancora non ufficializzati, per consentire agli operatori, in particolare ristoratori e balneari, i tempi necessari per preparare i propri locali e le proprie attrezzature in modo da poter riprendere le attività».

«LE REGOLE ATTUALI IMPEDISCONO LA RIAPERTURA DI METÀ DEGLI OPERATORI: FASE 2 A RISCHIO IN CAMPANIA». Nel merito, il Governatore boccia i regolamenti non ancora ufficializzati. «I limiti fissati, di cui si sente parlare, impediscono la riapertura di oltre la metà degli operatori e non tiene conto delle specificità della nostra regione in particolare per la balneazione e larga parte della ristorazione, con una fascia costiera completamente diversa da quella del nord».

Il Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa

«LA CAMPANIA LAVORA AI SUOI PROTOCOLLI». De Luca puntualizza anche sulla sicurezza. «Fermo restando l’obiettivo primario della tutela della salute dei cittadini e in attesa dei protocolli ufficiali, stiamo lavorando in queste ore, senza agitazioni inutili e senza demagogia, per predisporre protocolli regionali in grado di raccogliere le esigenze sanitarie a tutela dei nostri operatori».

NON SI ALLENTANO I CONTROLLI EPIDEMIOLOGICI: NON APRIAMO PER POI RICHIUDERE. E lancia un monito anche all’opinione pubblica sul pericolo ancora manifesto su un virus non ancora sconfitto in laboratorio: «Contemporaneamente faremo quello che è stato cancellato dalla consapevolezza collettiva: la verifica rigorosa su cosa accadrà, sul piano epidemiologico, dopo il 18 maggio. Anche su questo manterremo ferma la linea della Campania: aprire tutto ma per sempre, in sicurezza, evitando di dover chiudere dopo una settimana».


LEGGI ANCHE:

In Campania i positivi al Covid-19 sono 4.639 (9 casi su 3.568 tamponi). Le tabelle

Terapia intensiva e assunzioni in Campania per Covid-19. Nel Piano 800 posti letto e un concorso regionale

Soldi a lavoratori e famiglie dallo Stato: indennità e reddito di emergenza a maggio

ARTICOLI CORRELATI