Al Frangipane e al Criscuoli test sul personale per accertare ‘eventuale positività al coronavirus. Si faranno entro le prossime ore. Si utilizzeranno i kit rapidi, in linea con il protocollo regionsle. La direzione sanitaria attende l’arrivo del test rapido per la diagnosi del Covid-19 in 15 minuti, che è atteso ora negli ambienti ospedalieri irpini. La consegna era prevista per ieri, ma i colli sono fermi e il direttore sanitario dei due presidi ospedalieri della provincia Angelo Frieri è impegnato in prima persona per fare pressione presso la ditta incaricata per la distribuzione, e chiedere la spedizione urgente del materiale. “Si naviga a vista e la lettera del Governatore De Luca al Governo, con l’allarme sulla penuria di trumenti e materiali, ben rispecchia le nostre condizioni di lavoro” tuona. “Ci auguriamo che avremo i kit rapidi del sangue nel più breve tempo possibile, così da poter fare test a tappeto”. Il direttore sanitario puntualizza infatti sui test effettuati al pronto soccorso del Criscuoli, per replicare alle accuse lanciate in queste ore dal personale sanitario del Frangipane di Ariano. “Al pronto soccorso di Sant’Angelo dei Lombardi si sono verificate le condizioni dettate dalla legge: si sono presentati casi sospetti ed è stato ritenuto opportuno fare il tampone, ma sono pronto a tutelare tutti. In base alla circolare di Postiglione, i tamponi dovranno effettuarsi soltanto al personale sanitario che ha avuto contatti con pazienti positivi, che presenta sintomatologia da contagio, e che è sprovvisto di dispositivi individuali: parlerò con il medico competente dell’Asl e lui valuterà se effettuare il tampone a tutti gli operatori in forza agli ospedali. Ma con i kit rapidi è diverso. Appena arriveranno i kit del test rapido del sangue, avremo la possibilità di controllare tutti” ha puntualizzato.
PAZIENTI NON COVID-19 A SANT’ANGELO DEI LOMBARDI, IL CRISCUOLI SI PREPARA, IN ATTESA DELLA TERAPIA INTENSIVA. Mentre al Frangipane di Ariano Irpino si lavora per allestire 18 nuovi posti letto “medici non intensivi” al quarto piano, il Criscuoli di Sant’Angelo potrebbe accogliere in questo momento i pazienti ordinari dell’unità operativa complessa arianese di medicina generale, “almeno fino a quando non saranno ultimati i lavori della terapia intensiva al piano terra” ha chiarito Frieri. Esattamente come il Frangipane, anche il Criscuoli sarà chiamato a disporre posti letto da dedicare al Covid-19, in concomitanza con l’apertura della terapia intensiva. I lavoro sono iniziati da appena 48 ore, e la direzione sanitaria ipotizza il completamento entro la prima decade di aprile. Ad Ariano intanto, la ginecologia è stata assorbita dal blocco chirurgico, ma le attività si sono sensibilmente ridotte. Gli sforzi anche del personale in questo momento sono dirottati tutti sulla terapia intensiva per la cura dei pazienti affetti da Coronavirus.
CONTAGI, LE PROSSIME DUE SETTIMANE SARANJO DECISIVE. “Non possiamo azzardare ipotesi sull’andamento dei contagi: purtroppo paghiamo lo scotto di eventi scatenanti che si sono verificati nelle settimane precedenti. Ad ogni modo entro la fine della settimana dovremmo raccogliere gli esiti di queste due settimane di stretto isolamento. Gli sforzi da parte nostra sono tutti concentrati su Ariano Irpino per l’assistenza al Covid-19, e i posti letto sono già tutti occupati” conclude.
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