Emergenza Covid-19 nella città di Avellino, ‘Si può’: meno propaganda

Documento dell'Associazione critica con il Comune capoluogo ma anche con il governo regionale della Campania (non solo) sulla emergenza coronavirus

Sull’emergenza Covid-19 nella città di Avellino interviene il Gruppo ‘Si può’, con un documento che rivolge un monito alla Amministrazione comunale e agli operatori. «Meno propaganda e più fatti», con riferimento alla «assistenza alle fasce deboli, a coloro che sono in quarantena, alle persone positive-Covid asintomatiche», si legge nel testo. Premettendo che «il tema di un insufficiente screening epidemiologico riguarda non solo l’Irpinia ma tutta la Campania, che risulta ad oggi ultima in Italia nel rapporto tra popolazione e tamponi effettuati», il Gruppo Si Può esprime anche il suo giudizio negati sulla attuale esperienza di governo regionale.


Meno propaganda sulla Emergenza Covid-19 nella città di Avellino

Documento dell’Associazione Si può- Avellino

Amalio Santoro

L’emergenza sanitaria relativa al contagio da Covid-19 non può più essere affrontata con gli strumenti della propaganda. Al di là degli annunci e delle rassicurazioni, le nostre strutture ospedaliere, a partire dal Moscati di Avellino e dal Frangipane di Ariano Irpino, risultano in grave sofferenza nell’ assistenza ai pazienti e nel garantire le necessarie risposte sanitarie. La saturazione dei posti letto presso l’Ospedale Moscati, il grido d’allarme quotidiano che giunge dagli operatori sanitari anche rispetto alla condizione di sicurezza nella quale sono costretti a svolgere il proprio lavoro, implicano risposte immediate, e non annunci. Sono quindi necessari da subito il potenziamento delle terapie intensive e delle strumentazioni sanitarie, e la garanzia dei dispositivi di protezione per gli operatori. In questi giorni il sindaco di Avellino ha posto il problema della inadeguatezza degli interventi che la Regione ha assicurato al nostro sistema sanitario. Il tema di un insufficiente screening epidemiologico riguarda non solo l’Irpinia ma tutta la Campania, che risulta ad oggi ultima in Italia nel rapporto tra popolazione e tamponi effettuati. E’ necessario su questo un radicale cambio di passo, partendo ovviamente dagli operatori sanitari, ma non è questione che può affrontare e risolvere solo la città capoluogo. Il sindaco di Avellino, al di là dei video-spot, inizi poi a dare risposte immediate in ordine a ciò che è già nelle sue possibilità, ovvero nell’assistenza alle fasce deboli, a coloro che sono in quarantena, alle persone positive-Covid asintomatiche. Su questo risultano ritardi e carenze anche nella nostra città. Così come vorremmo sapere dal Sindaco se i giudizi pesanti sui vertici della Regione Campania e sul loro operato sono schermaglie legate ad una ricerca di visibilità in una fase emergenziale oppure se attengono ad una consolidata valutazione, che noi abbiamo maturato da tempo, sulla necessità di superare questa esperienza di governo regionale che dal di là degli spot securitari, degli slogan, della propaganda, sta mostrando, anche in questo frangente, incapacità di governo delle cose. Dovrà venire il tempo della chiarezza, anche su questo.


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