Test rapidi per il Covid-19 sui medici. In Campania arriva l’Esercito

Il doppio annuncio della Task Force della Regione Campania: «Il monitoraggio di massa attraverso i 'test rapidi' e i kit che sta acquistando in questi giorni la Regione, saranno riservati nella prima fase al personale sanitario». Colloquio del Governatore con il Premier Conte e i Ministri Lamorgese e Guerini: «Forze Armate in campo per il contenimento del coronavirus»

I test rapidi per il Covid-19 sui medici inizieranno a breve in Campania. Nella prima fase saranno utilizzati in via esclusiva per accertare l’eventuale presenza del coronavirus tra le persone oggi più esposte al contagio, il personale medico, infermieristico e gli operatori sanitari. Lo ha fatto saper l’Unità di Crisi della Regione Campania ne pomeriggio. «Il monitoraggio di massa attraverso i ‘test rapidi’ e i kit che sta acquistando in questi giorni la Regione, saranno riservati nella prima fase al personale sanitario», si legge nella nota.

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CORONAVIRUS IN CAMPANIA, ARRIVA L’ESERCITO. Intanto, alcuni contingenti dell’Esercito sono in arrivo in Campania per affiancare le Forze dell’Ordine nei controlli sul territorio necessari per il rispetto dei divieti sanciti dalle ordinanze nazionali e regionali. Complessivamente saranno impegnate 100 unità per questa prima fase. Poi si procederà a una programmazione più organica. Lo ha comunicato questa mattina al Presidente Vincenzo De Luca il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Per definire nei dettagli l’organizzazione della missione, si riunisce oggi il Comitato per l’ordine e la Sicurezza pubblica con i Prefetti della Campania interessati.

Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno

Ieri, 18 marzo, il Presidente Vincenzo De Luca aveva avuto un colloquio telefonico con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Vi sarà il contributo delle Forze Armate nei controlli per il rispetto delle ordinanze che hanno l’obiettivo del contenimento del contagio da Covid-19, e ciò avverrà nelle aree che di volta in volta verranno individuate e segnalate nella nostra Regione. «Sarà un contributo importante, con grande misura ed equilibrio, ma anche con determinazione», ha dichiarato De Luca. «Non è possibile estendere il servizio all’intero territorio italiano, ma vi sono aree in cui è necessario dare un segnale di fermezza e anche di repressione rispetto a comportamenti irresponsabili».

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DE LUCA: TEST RAPIDI PER IL COVID-19 SUI MEDICI È IL PRIMO STEP. «Partiremo da chi è in prima linea e svolge un servizio essenziale«, ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca. «Poi valuteremo di volta in volta le aree sociali più esposte a contatti, e mirando soprattutto ai soggetti asintomatici. Si ribadisce ovviamente, che al di là degli screening, lo strumento principale di lotta al contagio è la responsabilità di ogni cittadino e il rispetto rigoroso delle normative in vigore».

LA PROSPETTIVA. Da queste affermazioni si coglie l’obiettivo duplice della Regione Campania mirato a monitorare costantemente la salute del persone impegnate in campo ospedaliero e sanitario da un lato, l’ampliamento del monitoraggio a chi non necessariamente presenta sintomi dall’altro. Con i test rapidi per il Covid-19 sui medici si inizierà un percorso che potrebbe rendere più incisiva la fase di sorveglianza sanitaria dei soggetti venuti a contatto con i pazienti, passando dalla semplice quarantena di 14 giorni ad una verifica della positività anche in regime asintomatico. Naturalmente, il Presidente della Giunta Regionale della Campania ha ribadisce che, «al di là degli screening, lo strumento principale di lotta al contagio è la responsabilità di ogni cittadino e il rispetto rigoroso delle normative in vigore». In attesa di un vaccino, l’unica soluzione praticabile resta la prevenzione radicale, progressivamente adottata anche da altri Paesi europei in ritardo di 8-10 giorni sulla tabella diffusione dell’infezione da Covid-19 rispetto all’Italia.


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