Assunzioni negli ospedali contro il coronavirus. Giustizia ferma fino al 31 maggio

TRIBUNALI, 15 GIORNI DI SOSPENSIONE FERIALE, PER PREPARARE MISURE ANTI CONTAGIO NELLE UDIENZE E PROCESSI (PORTE CHIUSE, VIDEOCONFERENZA). Il Consiglio dei Ministri ha adottato con un decreto legge misure urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale

Coronavirus, riunione tecnica a Palazzo Chigi

Assunzioni negli ospedali contro il coronavirus e lo stop a udienze e processi fino al 31 maggio prossimo, ma anche la possibilità di commissariare le Regioni ritenute inadempienti o la facoltà per la Protezione civile di requisire mezzi, hotel e ospedali privati. Questi alcuni dei punti forti del decreto che stabilisce le misure più urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale.

Assunzioni nella Sanità

ASSUNZIONI NEGLI OSPEDALI CONTRO IL CORONAVIRUS. Il Servizio Sanitario Nazionale si prepara ad arruolare rinforzi con assunzioni negli ospedali contro il coronavirus: 5.000 medici, 10 mila infermieri e 5.000 operatori sanitari. In particolare, l’obiettivo è “rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della salute, attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali”, si legge nella nota diffusa dal Consiglio dei Ministri. Si prevedono, pertanto: l’assunzione di medici specializzandi da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell’SSN; l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.

COMMISSARIAMENTO DELLE REGIONI INADEMPIENTI. Stabilito il potenziamento dell’Istituto Superiore di Sanità, delle reti di assistenza territoriale; la istituzione di aree sanitarie temporanee. Il decreto prevede l’assistenza a persone e alunni con disabilità, disposizioni per garantire l’utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia e misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici. Ci sono norme per programmazione dei ricoveri e per acquisti di prestazioni dal privato. La novità è, dove ritenuto necessario, il commissariamento delle Regioni “riluttanti ad adottare le misure di contenimento, acquisti semplificati per i dispositivi medici (ossigeno compreso) e di protezione individuale e team dedicati per la gestione domiciliare dei pazienti”.

GIUSTIZIA, 15 GIORNI DI SOSPENSIONE FERIALE, PER PREPARARE MISURE ANTI CONTAGIO NELLE UDIENZE E PROCESSI (PORTE CHIUSE, VIDEOCONFERENZA). La giustizia italiana avrà una sospensione feriale di 15 giorni, per predisporre i tribunali e le procure verso le nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19. Le misure speciali dureranno fino al 31 maggio, salvo revisioni se divessero mutare le condizioni nel Paese. Il capo dell’ufficio giudiziario potra sospendere fino al 31 maggio le udienze per i reati non gravi in caso di “emergenze epidemiologiche certificate”. Ci sono eccezioni. Ad esempio: dichiarazioni di adottabilità, minori stranieri non accompagnati, minori allontanati dalla famiglia, alcuni casi di convalida dell’arresto o del fermo. Dopo la sospensione feriale degli uffici giudiziari, dal 23 marzo sarà possibile rinviare le udienze non urgenti e stabilire le videoconferenze. La nota di Palazzo Chigi specifica l’iter: “Il decreto, tra l’altro, prevede che, fino al 31 maggio 2020, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l’autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del COVID-19, al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone”. Sono previste, inoltre, “specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei conti e per quelli dinanzi alle commissioni tributarie”.

Il Palazzo di Giustizia di Avellino, sede del Tribunale e della Procura di Avellino

ACCOLTE LE RICHIESTE DI AVVOCATI E CSM. Il provvedimento accoglie le richieste degli Avvocati, in sciopero da ieri, ma anche del Csm,  che aveva sollecitato il rinvio dei processi civili e penali con la sospensione dei termini per i tribunali nelle zone rosse.

REQUISIZIONI DI PRESÌDI SANITARI O MEDICO CHIRURGICI DA PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE. Fino al 31 luglio o alla fine della cosiddetta ‘emergenza Coronavirus’, la Protezione Civile potrà disporre “la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere” per assicurare “le forniture” e “implementare il numero di posti-letto specializzati”. Potrà procedere anche con la requisizione “temporanea” di beni immobili come gli alberghi, ritenuti idonei ad ospitare le persone in quarantena.


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