Alta Irpinia Forestale, azienda operativa in 6 mesi

La cabina di regia ha convocato una riunione conclusiva sulla strategia industriale a Nusco per lunedì. Si condividerà il cronoprogramma dei lavori per arrivare alla fine dell'estate alla nascita di un soggetto imprenditoriale in grado di operare

Al tavolo il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, accanto all'ex Premier, Ciriaco De Mita

La Azienda Alta Irpinia Forestale sarà attivata in 6 mesi, entro il 15 settembre. Il 10 marzo l’annuncio nel corso di una riunione tecnica convocata a Nusco. La Regione Campania trasferisce le risorse alla start up “Azienda Forestale dell’Alta Irpinia”.  La Fondazione Montagne Italia, in qualità di ente capofila del progetto, promuove insieme al Rup rappresentato da Raoul Romano un incontro tecnico a Nusco per fare il punto sul cronoprogramma dei lavori, attesi per le prossime settimane.

Azienda Forestale Alta Irpinia, ‘CREA Alimenti e Nutrizione’ nella cabina di regia

IL 10 MARZO INCONTRO A NUSCO. Lunedì 10 marzo la cabina di regia si incontrerà a Nusco, sede del Progetto Pilota altirpino, per scrivere insieme al Comune capofila guidato da Ciriaco De Mita la strategia complessiva e definire le attività. Interverranno per la Fondazione Montagne Italia Marco Bussone, l’esperto del Crea Raoul Romano in qualità di Responsabile Unico del Procedimento e Ciriaco De Mita con il supporto dei tecnici incaricati. Si condividerà la tabella di marcia della start up. Entro l’estate prenderà forma a Nusco l’iniziativa industriale a partire dalla gestione e valorizzazione del patrimonio boschivo delle valli altirpine: dall’allestimento di un sito per la raccolta del materiale legnoso alla creazione di un marchio per la trasformazione dei prodotti e di una filiera per commercializzare e vendere le castagne con il logo dell’Irpinia. Atteso con trepidazione dai promotori, i Comuni dell’Area Pilota, il finanziamento permette al Crea (Ente Italiano di Ricerca
dedicato alle filiere agroalimentari e alla gestione sostenibile delle foreste) e quindi al Rup del progetto Raoul Romano, di procedere con la tabella di marcia annunciata a Nusco lo scorso dicembre. L’obiettivo è la costruzione del partenariato pubblico privato per arrivare alla nascita della “azienda” entro il 15 settembre 2020.

La sede del Crea, Ente di Ricerca Italiano dedicato alle filiere agroalimentari, vigilato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali (Mipaaf)

IL PROGETTO DI MASSIMA È PRONTO. Il progetto di massima è stato definito dal pool della cabina di regia, che in queste settimane ha mantenuto i contatti con gli amministratori del comprensorio per scambiare informazioni sugli strumenti e sulle idee da realizzare. Resta da completare l’analisi e da calendarizzare le azioni su cui dovranno concentrarsi i protagonisti. Dalla lavorazione e trasformazione delle castagne come prodotto endogeno da valorizzare sul mercato locale prima e nazionale poi; alla filiera del legno e alla ricettività, il Crea ha raccolto gli input del territorio tali da formulare un identikit. Ma spetterà alla piattaforma di amministratori, associazioni e imprenditori indicare la rotta e stabilire le azioni su cui concentrare gli sforzi. Individuate le attività. Sarà compito delle professionalità messe in  campo dal Crea di individuare le misure a bando e candidare una rosa di progetti utili a costruire l’intero quadro di azioni.

Il municipio di Nusco

LE PROPOSTE DEI TERRITORI. In queste settimane, presso gli uffici del responsabile dell’Ente Italiano di Ricerca dedicato alle filiere agroalimentari e alla gestione sostenibile delle foreste sono giunte proposte dall’Alta Irpinia, che il quartier generale della progettazione sta valutando per verificare la disponibilità di misure per la realizzazione. Non sono ancora arrivati invece, chiarimenti da parte degli amministratori sulla disponibilità degli strumenti che i Comuni hanno in dotazione, e su cui il responsabile unico del procedimento del progetto Raoul Romano si riserva di verificare dopo il vertice di Nusco.


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