Al Museo Irpino Marina Bruno presenta il suo disco «Parthenoplay». L’evento nell’ambito di «Musica tra le Righe» sabato 29 febbraio, alle ore 18, al Museo Irpino presso il Complesso Monumentale dell’ex Carcere Borbonico (ingresso pedonale da Piazza De Marsico). Si tratta del quinto incontro itinerante di parole e note, parte del programma «Febbraio al Museo» organizzato dal Museo Irpino e Coop Culture.
IL NUOVO LAVORO DELLA CANTANTE NAPOLETANA «ORMAI IRPINA D’ADOZIONE». Nel disco della fascinosa cantante napoletana, ma da qualche anno irpina d’adozione, sono contenuti 14 capolavori da Viviani, Bovio, Denza fino a Carosone e Pino Daniele e gli interventi poetici di Erri De Luca, Lorenzo Marone, Mariano Rigillo. Quarta prova discografica per la Bruno che con esso tesse un elogio e un tributo a Napoli, fonte di ispirazione per musicisti, compositori, parolieri, poeti, arrangiatori, volendo racchiudere quest’elenco nell’alveo del genere, che si rivela attraverso un affascinante percorso in quattordici brani proposti nei singolari arrangiamenti del pianista Giuseppe Di Capua. Preziose tracce musicali che restituiscono capolavori senza tempo di Viviani, Bovio, Nicolardi, Denza, E.A.Mario fino a Renato Carosone e Pino Daniele, rivelando, per alcuni di essi, passioni inaspettate che prendono corpo nella voce testimoniante di Erri De Luca (nel brano “Io te vurria vasà”), di Lorenzo Marone (in “Napule è”) e di Mariano Rigillo (ne “O surdato ‘nnamurato”). In tal senso “Parthenoplay” sintetizza per Marina Bruno un lavoro di ricerca musicale che basa su scelte consapevoli la necessità di incontro e di condivisione – di idee, opinioni, atmosfere – legate ad una visione di Napoli quale “città mondo”, crocevia di culture e stili, diversi sono in apparenza. Il lavoro di Bruno e Di Capua è particolarmente interessante proprio per l’incessante opera di meticciato tra canzone napoletana, jazz, pop per riscoprire questi nostri «standard» in una chiave nuova.
CLASSICI E SUGGESTIONI. “E come se le canzoni, dopo un lungo viaggio – aggiunge Marina Bruno – facessero ritorno a casa, portando con sé tante piccole cose raccolte qui e là. E così, la “Rumba degli Scugnizzi” di Raffaele Viviani “rientra” dal Sudamerica mescolandosi nel tema alla straordinaria “Caravan” di Juan Tizol e Duke Ellington e “Munasterio ‘e Santa Chiara” di Galdieri e Barberis muta i suoi accenti innervandosi in un bolero di ispanica discendenza, giusto per fare qualche esempio».
L’ENSEMBLE. Con Marina Bruno, suonano in “Parthenoplay” Alessio Busanca e Giuseppe Di Capua al piano, Gianfranco Campagnoli alla tromba, Claudio Romano e Giuseppe La Pusata alla batteria, Tommaso Scannapieco al basso, Aldo Vigorito al contrabbasso, Pierpaolo Bisogno al vibrafono e alle percussioni. Registrazione, missaggio e mastering di Carlo Gentiletti Elios.
GLI ORGANIZZATORI: «MUSEO IRPINO SALOTTO CULTURALE DI AVELLINO». «Ancora una serata d’eccezione per una rassegna che sta diventando uno scrigno prezioso di momenti significativi e coinvolgenti – spiega Antonella Russoniello – nella Museo Irpino, ormai salotto culturale e musicale aperto all’intensità e all’originalità. Musica tra le Righe è sempre più un’esperienza in cui il pubblico è protagonista. Nel grande cerchio formato dalle tele ottocentesche della Pinacoteca, si forma e vive un secondo cerchio, che è quello formato da pubblico e autori. In questa energia, che scaturisce dal bello e dalle persone, nascono pensieri nuovi e si illustrano sguardi e letture trasversali ed eccentriche della musica e di quello che ci gira intorno, che è poi la vita».
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