Tribunale di Avellino da ristrutturare, penalisti in sciopero: stop alle udienze

Astensione fino al 20 febbraio. La Camera penale chiede lumi sulla situazione del Palazzo di Giustizia sospeso da anni tra lavori di ristrutturazione e la delocalizzazione

La sede del tribunale di Avellino è da ristrutturare. Gli avvocati penalisti hanno iniziato oggi uno sciopero di sette giorni che farà saltare le udienze fino al prossimo 20 febbraio. E il 19 si annuncia una assemblea aperta degli avvocati per lanciare l’allarme sulla inadeguatezza degli spazi oggi riservati alla giustizia dalla città di Avellino. La vicenda viene da lontano, ma i penalisti ritengono sia arrivato il momento di smuovere le acque in una fase in cui sul problema sembra essere calato il silenzio. Il presidente della Camera Penale di Avellino, l’avvocato Luigi Petrillo e l’associazione chiedono lumi alle autorità preposte per conoscere lo stato di sicurezza e idoneità dell’edificio ed eventualmente gli interventi previsti per una soluzione. Gli avvocati non propongono soluzioni, ma sollecitano una informativa sulla situazione.

Il Palazzo di Giustizia di Avellino, sede del Tribunale e della Procura di Avellino

L’edificio del tribunale di Avellino è stato costruito negli anni ’60. In sostanza si parla dai decenni del Tribunale di Avellino da ristrutturare o da delocalizzare. Un primo intervento per l’adeguamento risale al 1983, ma nom fu risolutivo. Da allora il capoluogo si è confrontato senza esito con il problema di una sede definitiva per il palazzo di giustizia. Nel 1998 arrivò un finanziamento da parte del ministero della Giustizia per un importo complessivo di dieci miliardi di lire, con cui si elaborò un primo progetto di ristrutturazione presso il Provveditorato per le Opere Pubbliche di Napoli, coinvolto dal Comune di Avellino. Nel 2002 arrivò il parere favorevole al progetto ma non partì nessun cantiere fino a che, nel 2005 fu stabilita l’incompatibilità dei lavori previsti con la svolgimento delle attività all’interno dell’edificio. La successiva rielaborazione progettuale è stata rivista più volte a causa della necessità di adeguamenti alle previsioni tecnologiche. Nel frattempo si è sempre discusso della possibilità di realizzare una sede nuova per il palazzo di giustizia. Tra le opzioni, l’area del parco urbano intorno a via Colombo con una torre direzionale, ma anche il riutilizzo dell’ex sede dell’ospedale civile di viale Italia. Con l’abbattimento del tribunale piazzale De Marsico e piazza D’Armi diverrebbero una grande piazza con parcheggi interrati, in parte realizzati negli anni ’80 sotto l’ex Carcere Borbonico.


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