Diritto alla formazione per le casalinghe sul tavolo del Ministro

La Presidente dell’Associazione 'Obiettivo famiglia Federcasalinghe' Federica Ross Gasparini ha ottenuto l'apertura di un confronto con il governo dopo l'appello al Presidente della Repubblica. Gli obiettivi dell'iniziativa

La sede Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Diritto alla formazione per le casalinghe sul tavolo del Ministro. Lo fa sapere Federcasalinghe, attraverso la Presidente Federica Rossi Gasparrini che ha ottenuto dal Presidente Sergio Mattarella l’interessamento del Ministero sulla questione. «È in atto da parte della Presidente Nazionale dell’Associazione ‘Obiettivo famiglia Federcasalinghe’, on. Federica Rossi Gasparrini, l’ennesima battaglia a favore delle donne, in particolare per le casalinghe, ruolo sociale che da qualche decennio si declina anche al maschile», si legge in una nota diffusa dalla associazione. «Questa volta l’obiettivo della Gasparrini è il diritto alla formazione finanziata, diritto riconosciuto a tutti i lavoratori e lavoratrici». Si ricorda che, in base alla legge 3 dicembre 1999 n. 493, (traguardo raggiunto dall’associazione Federcasalinghe) è stata istituita una polizza assicurativa contro gli infortuni domestici, riconoscendo e valorizza chiunque, donna o uomo, impieghi le proprie energie in maniera abituale, esclusiva e gratuita, nell’ambito domestico.

Diritto alla formazione per le casalinghe sul tavolo del Ministro. Nella foto: la presidente dell’Associazione ‘Obiettivo famiglia Federcasalinghe’

LA LETTERA AL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA. Federica Rossi Gasparrini, quale rappresentante dell’Associazione Obiettivo Famiglia Federcasalinghe che rappresenta 9 milioni di donne, ha chiesto l’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scrivendogli più volte per ottenere «il diritto alla formazione e sostegno per le donne/casalinghe attraverso un appoggio verso Palazzo Chigi, ed i Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico perché Stato e Regioni finalizzino almeno il 15% dei fondi per la formazione verso le cittadine che stanno dedicando la loro vita alle cure della famiglia, e che desiderano tradurre in impresa le loro competenze e la loro cultura. Saranno un inatteso volano di sviluppo ed occupazione, restituendo all’Italia la dignità di Paese leader, che purtroppo sta sempre più perdendo». La Segreteria della Presidenza della Repubblica –ufficio degli affari Giuridici e Le relazioni istituzionali, nella persona di Ferdinando Tufarelli, ha risposto: «In relazione alla lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, posso darLe assicurazione che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all’attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali». Federica Rossi Gasparrini, con una lettera dell’11 dicembre 2019, ha ribadito alla Sen. Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, la richiesta di un incontro urgente: «Ci sono diverse priorità che la categoria delle lavoratrici senza riconoscimento economico le casalinghe vorrebbero presentarLe. In questo momento la presente richiesta di incontro verte esclusivamente sulla discriminazione che queste lavoratrici subiscono e che questo Ministero deve e può
eliminare: l’esclusione dal diritto alla formazione finanziata. Abbiamo chiesto, ed ottenuto, l’attenzione del Presidente della Repubblica, affinché l’incontro con il Ministro del Lavoro si verifichi, ed in tempi congrui. Il Ministero del Lavoro ha il mandato di agire a tutela del lavoro e dei lavoratori ed all’attuazione dei loro diritti fondamentali. Ed in tal senso può agire». Dati i tempi trascorsi, «ci dispiace aver perso e non per nostra inerzia l’opportunità di inserire nella legge di Bilancio 2020 un piccolo emendamento che avrebbe dato diritti di cittadinanza a milioni di lavoratrici», ha aggiunto la Presidente di Federcasalinghe, che ha concluso: Per la Regione Campania, il presidente Dominique Testa ha dichiarato che «analoga richiesta è stata inoltrata presso la Commissione Pari Opportunità della Regione Campania, nella fondata speranza che l’Assessore e/o gli Assessori di competenza, colgano l’occasione per fare della Campania la prima Regione ad adottare tale politica di sviluppo ed occupazione».


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