Zero tasse per chi riapre o amplia il negozio a Sant’Angelo dei Lombardi. La giunta comunale presieduta dal Sindaco Marco Marandino annuncia lo stanziamento di un fondo da 20mila euro per tre anni da destinare all’ampliamento di esercizi commerciali esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi a valere su tutto il territorio comunale. Una misura discussa e approvata in giunta con apposito deliberato del 19 dicembre scorso, con cui l’amministrazione guidata dal sindaco Marco Marandino intende destinare il fondo finanziato attraverso l’accesso al Fondo statale costituito presso il Ministero dell’Interno, per l’erogazione di contributi alle attività aventi diritto. Dopo l’annuncio del consigliere speciale per la Montagna del Dicastero degli Affari Regionali a Nusco Enrico Borghi sullo stanziamento di 90 milioni di euro nel prossimo triennio per le attività commerciali, agricole e artigianali delle aree pilota, l’amministrazione santangiolese mette in campo una ulteriore strategia per stimolare l’economia interna. Gli sgravi fiscali annunciati con l’avviso pubblico destinato agli esercizi commerciali anticipa e affianca di fatto la strategia del cosiddetto “patto di Venticano” fra Asi di Avellino, 40 amministratori locali e Regione Campania per sostenere la ripresa economica dei privati e favorire nuovi investimenti sul territorio. Sarà possibile candidare le domande a partire dal 1° gennaio 2020 ed entro e non oltre il giorno 28 febbraio 2020. L’avviso pubblico licenziato dall’Ufficio Tributi del Comune cita espressamente che l’erogazione effettiva dei contributi ai beneficiari avverrà in un’unica soluzione, entro il termine di 90 giorni dalla pubblicazione di un’apposita graduatoria.
Le agevolazioni decorrono a partire dall’anno in cui avviene l’ampliamento o l’apertura degli esercizi e si estendono per i tre anni successivi. I contributi sono rapportati alla somma dei seguenti tributi comunali: Tari, Tasi, Imu, Tosap, Imposta sulla pubblicità, dovuti da ogni esercente richiedente e regolarmente pagati nell’anno precedente a quello in cui viene presentata la domanda di concessione del contributo, fino al 100% del loro importo. L’avviso sottolinea che “Nell’ipotesi di ampliamento di esercizi già esistenti, attraverso riattivazione di ingressi o vetrine su strada pubblica, il contributo è concesso per la sola parte relativa all’ampliamento medesimo. In caso di riapertura di un esercizio chiuso, la domanda di contributo può essere presentata solo da imprese che hanno riattivato l’esercizio da almeno 6 mesi.L’erogazione del contribuito a ciascun beneficiario avrà decorrenza dalla data di effettivo inizio dell’attività, attestata dalle comunicazioni (titoli abilitativi) previste dalla normativa vigente” si legge. Possono candidarsi ad ottenere le agevolazioni attività di tipo artigianale, per il turismo; servizi di tutela ambientale (imprese operanti nel campo della bonifica di siti inquinati e abbandono rifiuti, dell’efficienza energetica, delle emissioni in atmosfera, della gestione del verde pubblico, altro), fruizione di beni culturali e ricreativi (imprese teatrali, attività di conservazione e restauro di opere d’arte, altro), commercio al dettaglio, limitatamente ai soli “esercizi di vicinato” e alle “medie strutture di vendita”; somministrazione di alimenti e bevande al pubblico. Destinatari saranno dunque le imprese sia individuali che societarie, anche in forma di associazioni e/o consorzi/cooperative che intendono ampliare il proprio esercizio commerciale; imprese sia individuali che societarie, anche in forma di associazioni e/o consorzi/cooperative, che hanno avviato nuove attività commerciali in esercizi chiusi da almeno sei mesi. Per quanto riguarda le imprese, dovranno essere regolarmente iscritte alla CC.I.AA. e ogni richiedente potrà presentare una sola domanda di contributo.
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