Uilm: riconosciuto il lavoro subordinato, Ema risarcirà 300 tirocinanti

Conferenza stampa del segretario provinciale Uilm Altieri e del segretario Uilm Campania Antonio Accurso nella sede sindacale di via Tagliamento ad Avellino: «L'Ispettorato del Lavoro ci ha dato ragione, stabilendo il pagamento delle differenze e il versamento dei contributi»

Uil: «Riconosciuto il rapporto di lavoro alla Ema per 300 tirocinanti»

«Riconosciuto il lavoro subordinato, Ema risarcirà 300 tirocinanti». Così la Uilm ha comunicato l’esito della vertenza presso l’Ispettorato del Lavoro circa l’utilizzo dei tirocinanti presso Ema e PoEma di Morra De Sanctis . «È stato riconosciuto il rapporto di lavoro subordinato per 300 tirocinanti», hanno annunciato le rappresentanze della Uil Irpinia Sannio e Campania, nel corso di una conferenza stampa tenuta in mattinata ad Avellino. Le rappresentanze della Uilm Irpinia Sannio e Campania, Gaetano Altieri e Antonio Accurso, hanno incontrato i cronisti e le troupe televisive presso la sede sindacale di via Tagliamento, per rivendicare quello che hanno definito il risultato della propria denuncia. «Sarà un Natale diverso per circa 300 tra uomini e donne che hanno visto riconosciuto il diritto ad avere un posto di lavoro secondo i criteri dettati dalle leggi in materia: grazie all’impegno della Uilm di Avellino è arrivata la trasformazione del periodo di ‘tirocinio formativo’ a rapporto di lavoro subordinato presso gli stabilimenti Ema e Po.Ema di Morra De Sanctis», hanno spiegato i due rappresentanti sindacali. La vicenda è partita da una denuncia della Uilm di Avellino, inoltrata dal segretario Gaetano Altieri, con la richiesta agli organi ispettivi di verificare la regolarità delle assunzioni ‘in tirocinio’ ed ‘apprendistato’ presso la Ema», hanno affermato durante la conferenza stampa e poi ribadito con un comunicato i rappresentanti provinciale e regionale della Uilm. A seguito degli accertamenti da parte dell’Ispettorato del Lavoro congiuntamente alla Guardia di Finanza di Avellino, è emerso che i lavoratori ‘in tirocinio formativo’ hanno sempre osservato un orario di lavoro che secondo il contratto nazionale dei Metalmeccanici non può considerarsi tirocinio, ma rapporto di lavoro subordinato quindi soggetto alla procedura di riqualificazione: ogni lavoratore si vedrà riconosciuti i contributi assicurativi omessi per il periodo di lavoro svolto  e il riconoscimento delle competenze economiche contrattuali dovute in ragione della trasformazione contrattuale da tirocinio a subordinato». In particolare,  «l’Ispettorato del Lavoro ha stabilito il pagamento delle differenze e il versamento dei contributi, avendo riconosciuto un impiego dei tirocinanti superiore a quello previsto per questo tipo di rapporto», hanno specificato i due rappresentanti sindacali. Gaetano Altieri, ha quantificato le conseguenze della decisione assunta presso l’Ispettorato del Lavoro. «Ai 300 tirocinanti di Ema andranno versate le differenze economiche rispetto ai 400 euro mensili versati durante il periodo del tirocinio, cui su dovranno aggiungere gli oneri contributivi». Per Altieri, le differenze ammontano a seconda dei casi da un minimo di 6000 a un massimo di 8000 euro a persona.

Uilm: riconosciuto il lavoro subordinato, Ema risarcirà 300 tirocinanti

SCONTRO SINDACALE. Non solo Uil contro Ema in questa vertenza. Nel giugno dello scorso anno sulla questione si era verificato uno scontro sindacale, che aveva opposto la Uilm ad altre rappresentanze. Per Gaetano Altieri si trattava di una «battaglia per i diritti», fondata su una non ortodossa applicazione del tirocinio nel contesto professionale e industriale aziendale, mentre altre sigle contestavano alla Uilm una posizione sbagliata, perché al di fuori proprio di quel contesto. Nella conferenza stampa di ieri mattina ad Avellino, Gaetano Altieri e Antonio Accursio hanno rivendicato d aver avuto ragione per i rilievi mossi e hanno esortato l’azienda a rivedere l’impostazione nella gestione delle opportunità formative. «Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto», ha detto il segretario Uilm Avellino, Gaetano Altieri. «Sono stati mesi molto duri in cui, anche personalmente, ho subito non pochi ingiustificati attacchi. La decisione dell’ispettorato del Lavoro riporta la legalità e riconosce a 300 lavoratori un sacrosanto diritto! E’ una vittoria per il sindacato che ribadisce il suo ruolo di difensore delle maestranze».

Ema, Morra De Sanctis

IL CONTESTO AZIENDALE. L’azienda di Morra De Sanctis, la Ema, rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’industria aerospaziale italiana, riferimento nel contesto della Campania, anche per il riconoscimento ottenuto nel 2018 a proposito del suo welfare.

 

ARTICOLI CORRELATI