Cento anni del Gruppo Angelini, targa alla Farmacia Amodeo

NEL CAPOLUOGO IRPINO UNA FAMIGLIA È DA OLTRE UN SECOLO AL SERVIZIO DELLA SALUTE. Intervista a Silvia Amodeo, titolare con suo fratello Giovanni Mario della storica farmacia di Via Tagliamento. Dal legame con il brand multinazionale italiano di Ancona alle riforme, le nuove sfide di un presidio sempre più protagonista del SSN

Il Gruppo Angelini celebra i 100 anni ad Avellino con la Farmacia Amodeo. Nel centenario della storica azienda farmaceutica Angelini, Gruppo fondato nel 1919 ad Ancona, realtà italiana che oggi vale oltre un miliardo e mezzo di fatturato e 6mila dipendenti, la farmacia Amodeo di Avellino riceve un riconoscimento per avere aderito nel corso degli anni, al percorso di qualità ed eccellenza dell’azienda italiana. Un percorso tutt’ora solido grazie all’amicizia fra Carlo Angelini e la storica famiglia Amodeo di Avellino, farmacisti da ben quattro generazioni, e protagonisti dei cambiamenti epocali nel settore. Dalle cosiddette drogherie all’attuale trasformazione in “azienda multiservizi” così come decretate dalla Regione Campania, le farmacie oggi sono considerate alla pari di un presidio ospedaliero gestito da privati, sempre più protagoniste nella integrazione del servizio sanitario pubblico.

Silvia Amodeo con la targa di riconoscenza inviata dalla Angelini farmaceutica nel centenario dell’azienda

FARMACI ANGELINI DA SEMPRE SUI BANCHI DELLA STORICA FARMACIA AVELLINESE DEGLI AMODEO. “In occasione del centenario della storica farmacia Angelini abbiamo ricevuto una targa ricordo per la fedeltà che la farmacia Amodeo ha dimostrato in questi anni” spiega Silvia, continuatrice insieme a suo fratello Giovanni Mario della storica farmacia Amodeo di Avellino. “Ricordo che mio padre aveva predisposto una stanza dedicata ai prodotti Angelini, un brand molto diffuso se pensiamo solo alla tachipirina”, spiega Silvia Amodeo.

Un antico manifesto della famosa tachipirina Angelini

“Il rapporto costruito da mio padre con il fondatore della multinazionale continua tutt’oggi: preferiamo ancora gli ordinativi diretti, e l’azienda di Ancona è molto presente e disponibile” continua. “Non molto tempo fa, accadde che la giovane moglie di un cliente della farmacia era in fase terminale a causa di un tumore, e non potendo restare in ospedale ad Avellino (la lungodegenza era solo a Solofra) il marito la portò a casa caricandosi della responsabilità delle cure. Chiese a noi in farmacia di reperire il paracetamolo prescritto dall’oncologo, un medicinale particolarmente costoso e non reperibile in farmacia. Io contattai la Angelini per esporre il caso e il titolare non esitò a fare una spedizione gratuita del farmaco: arrivarono 8 colli da 25 dosi di sacche del medicinale che avrebbero potuto coprire cinque mesi di terapia. La giovane però morì in breve tempo e il medicinale fu donato ad altre strutture che gestiscono i malati oncologici. Questa è l’azienda Angelini e questo è il ruolo del farmacista di ‘vecchio stampo’, ma oggi le cose sono molto cambiate, a partire dai rapporti umani e dallo spirito di servizio al cittadino” argomenta la farmacista, che commenta il provvedimento regionale sulla Farmacia multiservizi.

Silvia Amodeo

FARMACIE MULTISERVIZI. L’evoluzione e il riassetto del Servizio Sanitario italiano ha trasformato le farmacie in presidi ospedalieri di prossimità, in grado di filtrare i bisogni degli utenti e di commercializzare una rosa di servizi collaterali. “E’ evidente che con il nuovo quadro normativo, in particolare in Campania, si considerano le farmacie una certezza costante sui territori, attive h24”, osserva la dottoressa Amodeo. “Si caricano su di noi imprenditori privati le responsabilità di sempre maggiori investimenti. Senza contare che oggi le farmacie colmano lacune e inadempienze della sanità” continua. “In Campania la situazione è molto migliorata con il commissario Vincenzo De Luca, in quanto abbiamo pagamenti regolari, ma è pur vero che è cambiata l’impostazione delle farmacie: l’apertura sui servizi non è altro che un contentino offerto per tutto quello che alle farmacie è stato sottratto” puntualizza. “Fa comodo attivare servizi per il cittadino da parte delle farmacie, che sgravano così il lavoro della sanità pubblica. Già oggi in farmacia si possono fare prenotazioni al Cup, con personale dedicato che accoglie ogni richiesta del cliente, sceglie lo specialista, l’ora e il giorno, con un dispendio di tempo altissimo da parte di un professionista a fronte di un corrispettivo simbolico su ogni impegnativa, un euro e 50 centesimi”.

Interno della Farmacia Amodeo

Alle farmacie sono state sottratte nel contempo tutte le fasce di farmaci in distribuzione diretta, che l’Asl gestisce in autonomia. In termini di percentuale si sottrae alle farmacie il 30% del guadagno, in quanto l’importo delle ricette si dimezza e il margine viene continuamente eroso dalle iniziative in campo. “Mi chiedo come si organizzeranno le farmacie rurali rispetto all’offerta dei multiservizi. Come faranno i titolari unici che esercitano in locali non troppo spaziosi per organizzare il lavoro di infermieri, fisioterapisti ed altre figure. Questa direttiva snatura il ruolo delle farmacie, che non sono nate per fornire il massaggio riabilitativo alla clientela, nè per sovraccaricarsi di costi da spalmare sull’utenza. La farmacia di servizi deve facilitare l’accesso alle strutture pubbliche di Asl e ospedali, che ad oggi sono in affanno perchè male organizzati. A causa di questa mancanza di organizzazione le farmacie sono diventate il front office del servizio pubblico”.

IL NODO DEI PUNTI VENDITA. Altro nodo irrisolto riguarda la distribuzione delle farmacie sul territorio e il quorum degli abitanti abbassato a 3.300 dalla riforma voluta dal Governo Monti. “Avellino dovrebbe avere 3 nuove sedi farmaceutiche, tante quante dovrà averne Monteforte, ma quando si acclarerà la distribuzione sul territorio, cosa succederà nei piccoli comuni della provincia? Come potranno reagire i titolari delle farmacie dei piccoli comuni rispetto all’ampliamento dei servizi? Oggi nelle grandi realtà metropolitane le farmacie prevedono anche i saloni di estetica, ma si tratta di realtà floride, troppo distanti dal Mezzogiorno d’Italia”. Le farmacie dunque, sono l’interfaccia diretto fra l’utenza e il servizio sanitario pubblico, che filtrano anche il lavoro dei medici di famiglia, spesso bypassati per le ore di fila interminabili. “Spesso ci ritroviamo a spiegare ai cittadini il contenuto della ricetta dematerializzata, perchè c’è grande confusione e mancanza di una corretta informazione a monte. Filtriamo le difficoltà delle persone sole che non sanno a chi rivolgersi, e costatiamo che la realtà è totalmente diversa da quella che viene recepita dal legislatore”. Infine l’appello. “Mi auguro che Federfarma si pronunci su questa questione e che i farmacisti siamo compatti nella rimostranza delle nostre tesi sul provvedimento adottato, evitando iniziative singole e autonome. Le farmacie già offrono una pluralità di servizi ma ci troviamo a sostenere non poche difficoltà e storture che devono essere corrette: siamo stati incaricati anche di consegnare i referti degli esami clinici, ma per la legge sulla privacy non abbiamo accesso alla banca dati dei pazienti: un paradosso. Senza contare che molti servizi elencati dal provvedimento sono già erogati gratuitamente dal farmacista, e che rientrano nel nostro spirito di servizio. Mi riferisco alla misurazione della pressione, alla consegna a domicilio (che non è ancora partita ufficialmente) dei farmaci alle persone anziane- su cui già qualcuno, arbitrariamente, sta applicando una tariffa di 2 euro-, e che aggiunti al costo della ricetta potrebbero duplicare il costo del farmaco stesso. La verità è che negli ultimi anni è stata smarrita la professione per cedere il passo alla commercializzazione” conclude.


IL SITO DELLA FARMACIA AMODEO DI AVELLINO | IL LINK


FARMACIA AMODEO, OLTRE UN SECOLO DI PRESENZA AD AVELLINO. Ad Avellino, nella seconda metà dell’ottocento, Salvatore Amodeo, bisnonno dei dott.ri Giovanni Mario e Silvia titolari dell’attuale sede di via Tagliamento, aprì in Piazza Inferiore (oggi Piazza Amendola), cuore delle attività commerciali del tempo, un deposito e drogheria la cui insegna riportava la denominazione “Farmacia e drogheria del popolo”. Un manifesto pubblicitario, datato 1894, ne è testimonianza storica ed è oggi esposto nella sede di via Tagliamento, ad Avellino.

Il logo del Gruppo Angelini per il centenario

UNA MULTINAZIONALE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE. Il Gruppo Angelini, noto anche come Angelini, è una multinazionale italiana che opera nell’area della salute e del benessere nei settori farmaceutico e dei prodotti di largo consumo, nella meccanica, nel vitivinicolo e nei profumi. Ha sede a Roma e ad Ancona. Il suo fatturato nel 2018 è stato di 1,630 miliardi di euro. Fondata da Francesco Angelini ad Ancona nel 1919, ha 6000 dipendenti. Il gruppo opera in cinque settori di business: Farmaceutico; Cura della persona e igiene della casa e dei tessuti; Macchinari per l’industria dei prodotti assorbenti; Profumeria e dermocosmesi; Vitivinicolo.


IL SITO DEL CENTENARIO DEL GRUPPO ANGELINI | IL LINK


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