Centri antiviolenza sulle donne, più fondi e servizio civile

LA REGIONE INVESTIRÀ QUEST'ANNO 3 MILIONI IN CAMPANIA, 50MILA EURO AD AVELLINO PER UN PRESIDIO AVANZATO. A Mercogliano presso il palazzo abbaziale del Loreto l'Assessore regionale Chiara Marciani ha annunciato al focus promosso dall'Associazione "Nuova Dinensione" gli impegni per il contrasto alla violenza di genere, incassando la proposta di Mario Perrotti: estendere il servizio civile in questo delicato settore dell'assistenza sociale

Centri antiviolenza sulle donne, la Regione Campania investe fondi e mezzi. Focus a Mercogliano promosso presso il Palazzo Abbaziale dall'Associazione "Nuova Dimensione"

A sostegno dei Centri antiviolenza sulle donne arrivano più fondi, ma nel 2020 potrebbero potenziarsi con i volontari del servizio civile. La Regione Campania investirà quest’anno 3 milioni di euro, di cui 50mila assegnati alla struttura di Avellino, ha annunciato al Loreto di Mercogliano l’Assessore Chiara Marciani, intervenendo al convegno promosso dall’Associazione Nuova Dimensione. Tuttavia il volontariato potrebbe ulteriormente implementare la finzionalità e l’efficienza di queste delicatissime strutture di prima assistenza, che sono i Centri antiviolenza sulle donne,  ha proposto il Presidente dell’Associazione Nuova Dimensione. Mario Perrotti si è fatto avanti con una proposta mirata a rafforzare il presidio operativo dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Associazione socio culturale “Nuova Dimensione” ha avanzato un progetto nell’ambito del convegno scientifico sulla lotta alla violenza di genere e la condizione di disparità femminile. “Stop Danno alla Donna”, il titolo del focus di ieri pomeriggio a Mercogliano nel Palazzo Abbaziale.

Centri antiviolenza sulle donne, il tavolo dei relatori al convegno promosso dall’Associazione Nuova Dimensione presso il Palazzo Abbaziale del Loreto

PERROTTI: DA CENTRI DI ASSISTENZA A PRESÌDI OPERATIVI. Il presidente dell’Associazione Nuova Dimensione Mario Perrotti ha richiesto all’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani di aggiornare i temi del servizio civile della prossima programmazione regionale triennale. La sollecitazione è stata supportata dalle relazioni dei relatori intervenuti al convegno scientifico. Coordinati dalla giornalista Marina D’Apice, psicologi, criminologi e sociologi sono intervenuti con dati e studi analitici,  per fornire strumenti utili al contrasto. L’assessore Marciani ha annunciato un fondo regionale di 50mila euro assegnato al centro di Avellino, con la previsione di due case rifugio, una in provincia di Avellino e una nel salernitano, ma soprattutto uno stanziamento di 250mila euro per dotare tutti gli ospedali di “percorsi rosa”. I Centri antiviolenza sulle donne in Campania sono destinati a trasformarsi in strutture stabili, cuore di una rete articolata, che vede convergere istituzioni regionale e locali, forze dell’ordine, presìdi socio sanitari e opere religiose, oltre al volontariato e al mondo accademico e scientifico.

Centri antiviolenza sulle donne, il tavolo dei relatori al convegno promosso dall’Associazione Nuova Dimensione presso il Palazzo Abbaziale del Loreto. La foto di gruppo finale

IL CONFRONTO. A fare gli onori di casa, Padre Andrea Davide Cardin, presidente della Loreto Academy, fino al 2015 direttore della preziosa e prestigiosa biblioteca del Loreto, intervenuto in sostituzione dell’abate di Montevergine. “La violenza sulle donne è diventata una piaga sociale e bene ha fatto questa associazione ad approfondire la tematica. La chiesa è presente con punti d’ascolto, e in ogni caso il primo che viene a sapere di volenze sulle donne è il parroco, che si muove per chiedere aiuto”, ha esordito. Nella rosa dei saluti istituzionali è intervenuto Vittorio D’Alessio, sindaco di Mercogliano, che sottolineato l’impegno dell’amministrazione sullo sportello per donne in difficoltà. “Il 25 novembre sono state inaugurate da noi 5 panchine arancioni intelligenti, con dei QR Code, che grazie allo smartphone mettono in contatto con le professionalità preposte” ha spiegato, seguito dall’Assessore comunale che ha segnalato l’esiguità dei fondi assegnati ai Centri Antiviolenza. Per Carmine Urciuoli, dell’Associazione Italiana Sociologi, esperto di studi di genere del Dipartimento di Scienze Sociali della Università di Napoli Federico II, è necessario potenziare la ricerca agli studi previsionali del fenomeno, mentre l’esperto di  criminologia investigativa Salvatore Pignataro ha incrociato i dati delle forze dell’ordine, presidi ospedalieri e tribunali, evidenziando che le denunce sono nettamente inferiori al fenomeno reale. Salvatore Tramontano, presidente dell’Osservatorio Internazionale di Vittimologia, ha rilanciato sulla necessità di occuparsi di prevenzione, “per non dover dipendere soltanto dai Cav; la prevenzione costa meno di tutta l’attività del danno sociale e sanitario”, ha spiegato. “I tribunali non hanno i soldi per i braccialetti elettronici, quindi non si può scommettere su questo deterrente” ha spiegato alla platea. A seguire, gli interventi della psicologa Barbara Carpentieri, che ha relazionato sulla necessità di considerare anche il contesto socio culturale delle vittime di violenza, esortando le più giovani a non trascurare i segnali di una relazione distorta e comportamenti violenti del partner.

Il complesso abbaziale del Loreto di Mercogliano

IL CENTRO ANTIVIOLENZA DI AVELLINO. Caterina Sasso, responsabile del Centro ha spiegato che la prima richiesta di aiuto da parte delle donne vittime di violenza arriva dal telefono, solo poi c’è l’ingresso al centro per attivare un percorso opportuno. “Abbiamo una visione ampia di quello che succede: abbiamo avuto quasi 200 richieste di aiuto. Il contatto telefonico è decusivo ed è molto impegnativo, perché non tutte passano dal contatto telefonico all’accesso al centro, ci sono tanti ripensamenti. Abbiamo anche attivato un percorso lavorativo, con il progetto Svolte, e offriamo possibilità oggettive di uscire da questa condizione. La violenza psicologica è alla base di tutti i tipi di violenza. Ci sono difficoltà oggettive per i finanziamenti, ma questo è un fenomeno in crescita, che deve essere assistito. I centri stessi devono lavorare al potenziamento della banca dati, che serve per progettare e capire come intervenire sulla prevenzione e sul fenomeno vero e proprio”. La sociologa Antonella Petrozzino, fra le promotrici dell’evento, ha descritto l’intera portata del fenomeno, proponendo la sintesi di studi comparati fra diverse agenzie internazionali e organizzazioni impegnate nelle azioni di contrasto. “Il fenomeno della violenza deve essere analizzato parallelamente a quello della disparità. Superare questo gap significa predisporsi al progresso e alla crescita complessiva della società”, ha spiegato. Infine, la giornata seminariale si è conclusa con un breve excursus della ricerca giornalistica condotta dalla giornalista Elisa Forte, autrice del volume “Irpine. Donne protagoniste di un territorio”, edito nel 2018.

Lotta contro la violenza sulle donne, convegno al Palazzo Abbaziale del Loreto

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