Gli Lsu in attesa della stabilizzazione in Campania sono 3.420. A fine anno scadono i progetti, ricorda Vincenzo Mango della Cisal. “Ancora un nulla di fatto per la stabilizzazione degli Lsu. Attendiamo un impegno concreto della Regione”, ha affermato in una nota, al termine dell’ultimo incontro operativo. Di seguito la nota stampa del coordinatore territoriale di Csa Cisal, Vincenzo Mango, sulla vertenza dei Lavoratori socialmente utili.
Sui lavoratori socialmente utili serve una decisione
di Vincenzo Mango | Coordinatore territoriale di Csa Cisal
La Regione Campania si è ricordata della questione dei Lavoratori Socialmente Utili (LSU) e ha convocato le 00.SS. per un incontro il giorno 19 nov. 2019 per le problematiche degli stessi. Dopo un anno da quello precedente, ancora una volta l’incontro si è rivelato inconcludente, anche perché non presente la parte politica, indispensabile per poter affrontare costruttivamente le questioni poste sul tavolo delle trattative, precisamente l’avvio delle procedure di assunzione a tempo indeterminato da parte delle pubbliche amministrazioni e della stessa Regione nel triennio 2019-2020-2021. Difatti la Dirigente, dott.ssa D’Urso, che presiedeva la seduta, dichiarava che si era in attesa della legge di Bilancio che avrebbe garantito la proroga per l’utilizzo dei 3.420 lavoratori; Oltre a ciò si è limitata a proporre incentivi per l’esodo volontario, o veicolato presso privati incentivati, (proposta indecente), quindi ad illustrare numeri e cifre dello stato attuale, senza peraltro poter prendere impegni “politici” sulla questione stabilizzazione. Incontro pleonastico, nonostante dal 2017 fosse stato avviato l’iter procedurale per la stabilizzazione dei LSU ad oggi risultati deludenti, se non del tutto inesistenti. Di conseguenza, anche quest’anno nell’attesa della “legge di bilancio 2020” e nella speranza che siano previste norme imperative concernenti procedure di assunzione a tempo indeterminato dei Lavoratori Socialmente Utili, per cui innescare processi di stabilizzazione dei medesimi soggetti, prendiamo atto che la Regione Campania non si è per niente attivata. La CISAL, pertanto, vista l’assoluta mancanza di assunzione di responsabilità dirette dell’istituzione regionale, chiede un tavolo politico-tecnico per stigmatizzare le criticità addebitabili all’amministrazione, a cominciare dall’utilizzo dei 706 lavoratori impiegati direttamente dalla Regione Campania e presso altri enti. La CISAL confermando la linea tracciata nella seduta del 19 u.s. (dichiarazione a verbale), ribadisce la necessità di un incontro Politico-Tecnico, per conoscere la volontà dell’amministrazione nell’utilizzazione dei lavoratori LSU e per avviare concretamente le procedure di stabilizzazione del personale in questione, utilizzando le disponibilità del fabbisogno di personale, determinato dalla D.GR n. 92/2019 in 618 unità per il comparto e 111 unità per la dirigenza. Sul fabbisogno della Dirigenza va fatta una riflessione sull’effettiva necessità e sull’elevato costo dell’operazione, visto che la Giunta Regionale della Campania ha in organico circa 25 Direttori Generali e più di 170 Dirigenti per circa 170 servizi, 1800 Funzionari su circa 5000 Dipendenti. Per contro è possibile attingere a professionalità interne a qualunque titolo impiegate, alle quali oggi già si ricorre con minore spesa. Appare chiaro che la richiesta di stabilizzazione è improntata all’assunzione di responsabilità non solo politica, ma anche giuridica, visto che l’utilizzo delle professionalità dei Lavoratori Socialmente Utili oggi rappresenta una risorsa indispensabile per le attività e il funzionamento di molti uffici, presso i quali sono utilizzati, nonostante siano percettori di assegno di sussidio per attività socialmente utili (560 euro) a totale carico del fondo Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tanto al fine di evitare anche l’inevitabile e ormai ordinario contenzioso.
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