Innovazione tecnologica e ammodernamento, Di Foggia: ecco gli asset dello sviluppo industriale di Valle Ufita

Il consigliere comunale di Gesualdo indica la rotta alla classe imprenditoriale convocata questa mattina a Grottaminarda per aprire un confronto con Invitalia. L'agenzia di sviluppo, insieme all'assessore alle attività produttive della Regione Campania Antonio Marchiello, Confindustria Avellino e agli amministratori dell'Unione dei Comuni Terre dell'Ufita, predisporrà con gli imprenditori il progetto di reindustrializzazione di Valle Ufita

Il futuro della Valle Ufita passa per innovazione tecnologica e ammodernamento dei processi produttivi. Soprattutto passa dalla crescita delle imprese e dell’imprenditoria locale il successo del suo sviluppo industriale. Michele Di Foggia, consigliere comunale di Gesualdo, presenta così il confronto di oggi tra Invitalia, istituzioni e imprese a Grottaminarda. Dalle micro alle grandi imprese, l’imprenditoria irpina partecipa questa mattina ad un convegno sulle opportunità di crescita in un comprensorio che avrà a breve ferrovia europea, infrastrutture di collegamento nazionale e servizi in grado di svilupparne il potenziale industriale. Invitalia, Regione Campania e amministrazioni dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita presenteranno il protocollo d’intesa per la reindustrializzazione di Valle Ufita con le diverse opportunità in materia di agevolazioni contestualizzate al tipo di impresa. Michele Di Foggia, consigliere comunale a Gesualdo, è fra gli artefici del lavoro di analisi del territorio prodotto di concerto con Invitalia e Regione. “Invitalia favorisce una serie di strumenti per i giovani, come ‘Resto al sud’ e “Cultura crea’, per arrivare poi ad altre, e fino ai contratti di sviluppo, che prevedono una programmazione industriale”, spiega Di Foggia.

La stazione dell’Alta capacità Hirpinia, sul confine tra Ariano Irpino e Grottaminarda

“Il comprensorio di Valle Ufita è caratterizzato da grandi aspettative legate agli investimenti infrastrutturali, come la Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda e l’attraversamento dell’alta capacità ferroviaria Napoli- Bari con la stazione Hirpinia. Due elementi di speranza che si traducono in traguardi di prospettiva, che possono sostenere un processo di sviluppo consolidato” continua. “Non possiamo non tenere in debita considerazione che la crisi economica non è alle spalle, e non ci sono soluzioni definitive; al contrario possiamo cercare di recuperare il tempo perduto concentrandoci sull’innovazione, ovvero in un comparto in cui gli strumenti di agevolazione finanziaria possono intervenire” avverte Di Foggia. “L’innovazione è un elemento importante da considerare e su cui è possibile scommettere, in quanto esula dalla posizione geografica e dall’efficacia del trasporto delle merci”. La mappatura degli spazi prodotta dallo studio congiunto fra Unione dei Comuni e Regione ha previsto la condivisione delle informazioni da parte di ogni singolo Comune sugli spazi disponibili, mentre demanda ad informazioni di dettaglio sul singolo spazio fruibile, solo quando la domanda incontrerà l’offerta. “Quando arriverà la domanda da parte dell’impresa, il territorio dovrà essere preparato con strutture di riferimento, a mettere a disposizione di capannoni già esistenti, oppure il suolo per costruire ex novo. I Comuni infatti metteranno a disposizione degli sportelli informativi, che prossimamente saranno resi evidenti per ciascun comune, e che saranno supportati dai Suap per la parte tecnica e per espletare tutta la parte documentale”.

Stefania Di Cicilia, presidente Unione dei Comuni Terre dell’Ufita

I Comuni dell’Unione infatti, rappresentati dal sindaco di Villamaina Stefania Di Cicilia, stanno ragionando su come organizzare il circuito di informazioni alle imprese, che sarà preso in carico da una serie di info point, così come è stato già sperimentato dal Comune di Gesualdo un anno fa. “Stiamo lavorando per creare i presupposti necessari, ma spetta a tutti gli attori fare massa critica”, sottolinea l’amministratore. Gli investimenti infrastrutturali attesi, gettano le basi per una importante attrattività degli investimenti, che uniti ad altri fattori chiave, come le Zes, il costo accessibile dei suoli e dei capannoni e la saturazione delle realtà metropolitane, candidano la Campania interna a piattaforma di conquista imprenditoriale. “La Valle Ufita è oggetto di investimenti importanti sulle infrastrutture che prefigurano da sole una trasformazione del territorio, che avrà una maggiore attrattività per gli assi viari, e quindi che determinerà la convenienza a localizzarsi da parte delle imprese stesse” puntualizza. “Questo territorio inoltre dovrà diventare un attrattore anche rispetto alle zone costiere, che oggi sono congestionate, e dovrà caratterizzarsi per l’elevato grado di innovazione. Qui devono investire aziende che creano prodotti immateriali come i software e l’elevata tecnologia, che non hanno bisogno di essere immerse in grandi contesti urbani, ma che avranno comunque a disposizione l’alta capacità ferroviaria. Questo significa che oltre alla dotazione infrastrutturale tradizionale, è necessario rafforzare quella digitale, con la banda ultralarga, per far viaggiare velocemente le informazioni” suggerisce.

Innovazione tecnologica e ammodernamento, asset dello sviluppo industriale di Valle Ufita

In un contesto produttivo altamente tecnologizzato e attrezzato dal punto di vista digitale, sarà possibile recuperare il clamoroso ritardo che il Mezzogiorno è costretto a scontare, e a promuovere un ritorno dei cosiddetti ‘cervelli’ che hanno svuotato le aree interne. “Tradizione e innovazione possono convivere” aggiunge. “Tutto dipende dalla capacità dell’imprenditore di saper coniugare i due aspetti. La tecnologia è il volano di crescita e l’elemento distintivo che consentirà un riposizionamento dei prodotti tradizionali sul mercato e in un contesto più ampio come quello globalizzato. Penso all’e-commerce e ad altre ipotesi che offre la rete. Per fare questo però, c’è bisogno di una classe imprenditoriale formata, oppure di esperti della formazione che possano guidare gli imprenditori in tal senso”. La classe imprenditoriale infatti, nelle prerogative esposte da Michele Di Foggia, non deve essere sostenuta soltanto dal punto di vista delle agevolazioni finanziarie, ma anche sulla cultura d’impresa. “Abbiamo bisogno di legare il territorio a questa visione, e costruire un modello industriale su cui tutti dovremmo impegnarci. Il nostro obiettivo come Unione dei Comuni al momento è quello di unire le forze per costruire una base di partenza, perchè le misure agevolative non sono una panacea a tutti i mali. Bisogna costruire un piano di sviluppo strutturato, poi verificare la possibilità di agevolazioni che diano sicurezza al percorso, e non il contrario come invece spesso accade. Avere una cultura imprenditoriale significa predisporre un piano industriale e scandire i tempi. Gli info point che vorremmo predisporre serviranno anche a questo” conclude.


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