«Alto Calore Azienda Consortile», Comitato Acqua pubblica: il prof. Lucarelli dice di sì

La Referente Provinciale Coordinamento Campano Acqua Pubblica replica al Sindaco di Avellino chiamando in causa l'esperto citato da Festa. E contesta il Consiglio comunale: in aula non c'è stato un confronto, ma una resa dei conti

La targa dell'Alto Calore Patrimonio, società consorella dell'Alto Calore Servizi, riassorbita nel 2014

Costituire la Alto Calore Azienda Consortile è possibile, afferma in un comunicato il referente Provinciale Coordinamento Campano Acqua Pubblica, Giuseppina Buscaino, citando il professor Alberto Lucarelli. «Ho contattato il professore Alberto Lucarelli che ha smentito di avere detto al Sindaco Festa che ACS non si può trasformare in un’azienda consortile e ha detto che vuole essere coinvolto solo in presenza di progetti seri», si legge nella nota. «Spiego meglio, se per esempio qualcuno vuole trasformare ACS in un Consorzio di comuni così come era prima, allora lui è disponibile a dare il suo contributo legale, ma non vuole assolutamente essere coinvolto nelle beghe fra partiti o gruppi politici». Nella nota Buscaino spiega che il Consiglio comunale di Avellino non è entrato nel merito di un confronto sul rilancio dell’acqua pubblica e dell’Alto Calore Servizi, ma si è attardato esclusivamente sulla guida dell’azienda. Per Buscaino va fatto ripartire il confronto nel merito delle questioni, non sui nomi o sugli equilibri politici. Di seguito la sua nota, con la quale in ultima analisi rilancia la praticabilità dell’Alto Calore Azienda Consortile.


Alto Calore Azienda Consortile, professor Lucarelli e acqua pubblica

di Giuseppina Buscaino Nebbia | Referente Provinciale Coordinamento Campano Acqua Pubblica

Il servizio idrico in bilico tra pubblico e privato

Ho contattato il professore Alberto Lucarelli che ha smentito di avere detto al Sindaco Festa che ACS non si può trasformare in un’azienda consortile e ha detto che vuole essere coinvolto solo in presenza di progetti seri. Spiego meglio, se per esempio qualcuno vuole trasformare ACS in un Consorzio di comuni così come era prima, allora lui è disponibile a dare il suo contributo legale, ma non vuole assolutamente essere coinvolto nelle beghe fra partiti o gruppi politici. Mi ha chiesto di farlo sapere perché quando ha saputo di questa dichiarazione del Sindaco Festa si è indisposto.
Praticamente ieri nel Consiglio comunale per lo più la discussione verteva su Ciarcia si o Ciarcia no. Noi non crediamo che la questione dell’acqua pubblica possa essere affrontata in questo modo. Queste sono beghe fra gruppi consiliari e fra gruppi che stanno dentro al PD. Stanno conducendo una guerra dentro e fuori il PD per il potere. Purtroppo è sconfortante, ma con questa classe politica è quasi impossibile pensare che si possa realizzare l’acqua pubblica. Tutti questi signori eccetto che il gruppo Si PUO’ non vogliono un’azienda consortile pubblica che renda impossibile l’ingresso del privato. Il Sindaco in consiglio ha dichiarato di essere contrario al Consorzio perché Il professore Alberto Lucarelli gli aveva detto che non si poteva fare, ma questo non è vero perchè smentito dallo stesso Lucarelli e comunque il Sindaco è favorevole alla SpA che è un ente di diritto privato che prevede l’ingresso del privato. Chiederei al Sindaco una maggiore correttezza. Il gruppo SI PUO’ si è associato con la maggioranza di Festa e quindi allora adesso cosa hanno deciso? Consorzio o SpA? L’unica cosa su cui sono perfettamente d’accordo è cacciare Ciarcia. E Del Basso De Caro non vuole altro perché spera di sostituirlo con un suo uomo che operi per fare entrare nella società GESESA. Precisiamo che non consideriamo Ciarcia indispensabile, ma sostituirlo con un uomo di De Basso De Caro, dal punto di vista della gestione pubblica, sarebbe passare dalla padella alla brace. Nel PD credo che siano tutti favorevoli alla gestione privata, ma De Caro vorrebbe dare un’accellerata. Sarebbe splendido sostituire Ciarcia con un amministratore che vuole realizzare il consorzio, ma questo non lo vedo all’orizzonte. L’orizzonte è gestione pubblica con SpA, in modo che i partiti possano gestire tutto a seconda delle loro esigenze. E anche possono far entrare il privato se o ritengono opportuno. La soluzione qual è? E’ che i cittadini prendano coscienza di ciò che sta accadendo, dei giochetti di potere e chiedano la gestione pubblica vera cioè quella eseguita da un consorzio, e che non votino quelli che vogliono la SpA perchè vogliono prenderli in giro. La vera acqua pubblica è gestita da un ente di diritto pubblico con il controllo diretto dei cittadini e non dei politici che fanno gli affari loro. Il documento votato da opposizione e maggioranza dice che la gestione dell’acqua deve essere pubblica, ma ciò non basta perchè l’acqua gestita dalle SpA non è pubblica anche se i soci sono pubblici ed è cara. Chiediamo al Sindaco Festa di essere serio e di tornare sui suoi passi e cioè all’azienda pubblica, l’unica che garantisce la gestione pubblica.

PADRE ALEX ZANOTELLI. Padre Alex Zanotelli è un sacerdote comboniano, un missionario che è sempre stato vicino ai più deboli e tutta la sua vita ha lottato per la giustizia sociale. E’ stato missionario nel Sudan meridionale, martoriato dalla guerra civile, difendendo le fasce più povere della popolazione, proponendo modelli economici basati su principi evangelici. Ha dedicato la sua vita oltre che alla difesa dei migranti, dei poveri, alla difesa dell’acqua pubblica. In nessun modo può essere associato all’amministratore unico di ACS che lui neanche conosce. Questo è davvero offensivo. C’è in corso una campagna di delegittimazione dei movimenti che difendono l’acqua pubblica.( E’ comparso su Ottopagine un articolo che cita padre Alex Zanotelli). Immediatamente vengono inquadrati in un partito o in una corrente. E’ come ai tempi del renzismo. Allora, se non eri renziano, per forza dovevi essere grillino e se non eri grillino, allora eri renziano. Non potevi essere per esempio di Possibile o di Forza Italia. Adesso o stai con gli accusatori o stai con la corrente opposta. Trovo questa operazione molto scorretta, il Coordinamento Campano Acqua Pubblica non sta con nessuna corrente politica e vi chiediamo di non coinvolgerci nelle vostre beghe. Siamo autonomi e indipendenti e siamo persone pulite che credono in quello che fanno, che credono che un mondo migliore è possibile. Forse quelli che ci accusano invece non ci credono.


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