Pd con De Luca in Campania, Orlando: «In Irpinia basta equilibrismi»

«CON LA DESTRA SOVRANISTA O CON LA DEMOCRAZIA REPUBBLICANA, ANCHE AD AVELLINO NON CI SONO VIE DI MEZZO». Il Vicesegretario del Partito Democratico ha concluso la manifestazione promossa al Virginia Palace Hotel a Mercogliano per dare il via al nuovo tesseramento. Si è aperta la corsa al congresso provinciale

In Campania il Pd riparte da De Luca. Il Vicesegretario nazionale ad Avellino, Andrea Orlando: fuori gli equilibristi

Andrea Orlando ad Avellino è venuto a portare due certezze. La prima riguarda le prossime elezioni regionali in Campania, dove il Pd riparte dal Governatore uscente Vincenzo De Luca. Lo ha detto intervenendo a pochi metri da Fulvio Bonavitacola, il Vicepresidente della Giunta Regionale seduto accanto ad Enzo De Luca. La seconda, come ha sottolineato in più passaggi il vicesegretario del Partito Democratico, riguarda il modo di stare nel partito. Nell’attuale contesto politico del Paese non è più possibile tollerare mezze misure, personalismi, trasformismi, ogni forma di migrazione non trasparente. Insomma, per Orlando è arrivato il tempo che i Democratici facciano a meno degli equilibristi. Andrea Orlando ha aperto sotto questa linea il tesseramento del Partito Democratico al Virginia Palace Hotel di Mercogliano, premessa della attesa assise congressuale ad Avellino e in Irpinia, esattamente come sui territori in ogni parte del Paese. Con il tesseramento il Pd scriverà una pagina nuova della sua storia e dell’Italia, ha affermato, concludendo la manifestazione accanto al commissario provinciale Aldo Cennamo. Ci sono i Democratici da un lato, la Destra «che mette in discussione la democrazia italiana» dall’altro, ha chiarito, al cospetto di una platea gremita, nella quale erano presenti, tra gli altri, Nicola Mancino, Luigi Famiglietti, Rosetta D’Amelio, Caterina Lingua, Franco Vittoria, Livio Petitto, l’ex segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo, Ida Grella, Umberto Del Basso De Caro, Michele Vignola e Rosanna Repole, solo per fare alcuni nomi, accanto ad amministratori locali e rappresentanti di circolo. Quindi, chi fa politica e chi vota deve sapere che dalla scelta dipenderà come mai prima dal Dopoguerra ad oggi il destino dell’Italia come la si conosce dalla seconda metà degli anni ’40 in poi. Il monito pronunciato dal Vicesegretario non va inteso come un preavviso di sfratto per qualcuno, al contrario come un invito a deporre lo schema che ha portato alla divisione in due schieramenti del partito alle amministrative di Avellino. Nell’attuale contesto, il Pd deve cercare l’unità nella comunione degli intenti, nella condivisione della prospettiva, altrimenti non ci sarà spazio per nuovi fraintendimenti che l’elettorato non capirebbe. Unità fuori da correntismi e partiti personali.

Nicola Mancino alla manifestazione promossa a Mercogliano dal Pd per lanciare il tesseramento. Siede accanto al giornalista Gianni Festa, Direttore dell’edizione avellinese de Il Quotidiano del Sud. A destra il dirigente nazionale Franco Vittoria, già segretario provinciale dei Democratici tra il 2008 e il 2009

In questo quadro, ribadendo che gli organismi dirigenti si pronunceranno nel merito delle alleanze anche sulla Campania, Orlando non ha escluso il dialogo con il Movimento Cinque Stelle, strada che per esempio Nicola Mancino vede problematica per le profonde differenze che dividono pentastellati e democratici. Sullo sfondo non sono mancati i riferimenti all’addio di Matteo Renzi, che tra i presenti ha suscitato rammarico più che espressioni di condanna. L’ex Presidente del Senato, in particolare, ha definito la circostanza una perdita, in un momento in cui occorrono adesioni e non scissioni, ma ha esortato il partito nazionale ad agire per ritrovare sui territori un nuovo radicamento. Non sono le leadership oggi, ma il consenso nelle periferie e tra la gente, la priorità.

Il Vicesegretario nazionale del Pd, Andrea Orlando, ascolta con attenzione l’intervento del commissario provinciale Aldo Cennamo

DAL GRUPPO DI CIPRIANO IN CONSIGLIO COMUNALE ARRIVA LEONARDO FESTA.  Tra gli spunti offerti dalla serata l’adesione di un ex esponente del movimento di Luca Cipriano, Leonardo Festa. Da «Mai più» ai Democratici, il professore di filosofia ha motivato la sua come una scelta di coerenza, ricordando che ad Avellino il suo ormai ex gruppo aveva sostenuto nella corsa al Comune di Avellino il candidato scelto dal Pd.

D’AMELIO D’ACCORDO CON ORLANDO: BASTA PERSONALISMI. CENNAMO PREPARA L’ASSISE IN PUNTA DI REGOLAMENTO. Tra gli interventi quello di Rosetta D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, che ha assunto una posizione netta contro quelli che ha definito «i personalismi in eccesso». D’Amelio ha ricordato i numeri dei sondaggi, spiegando che in Italia c’è la destra sovranista più forte d’Europa, quella di Matteo Salvini. «Se non rilanceremo il partito, abbandonando l’illusione che si possano ancora capitalizzare rendite di posizione, avremo presto un brutto risveglio». Nella sua relazione il commissario Aldo Cennamo ha auspicato una grande partecipazione al tesseramento, quindi al dibattito congressuale, dove il partito irpino, definito da lui particolarmente vivo, dovrà superare i correntismi, sovrapponendosi perfettamente a quanto richiesto da Orlando.


Pd, il Vicesegretario nazionale Andrea Orlando apre il tesseramento ad Avellino

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