Don Gnocchi, da Sant’Angelo dei Lombardi in Vaticano con Papa Francesco

IL PONTEFICE, RINGRAZIAMENTO E MONITO AI MEMBRI DELLA FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI. L'udienza straordinaria nell'Aula Paolo VI dove si sono radunati in 5000 tra medici, infermieri, operatori e pazienti della Fondazione. Il discorso del Papa: «Grazie per quello che ogni giorno fate a favore degli ultimi»

Don Gnocchi, gli operatori di Sant’Angelo dei Lombardi in Vaticano da Papa Francesco

Da Sant’Angelo dei Lombardi in vaticano con Papa Francesco una folta delegazione di operatori tra i cinquemila giunti da tutta Italia. Hanno partecipato tutti all’Udienza Straordinaria che il Santo Padre ha voluto dedicare alla Fondazione in occasione del decennale dalla beatificazione di Don Carlo Gnocchi. Si sono ritrovati nell’Aula Paolo VI in Vaticano le decine di centri che operano in tutta Italia, adulti e bambini con disabilità, anziani fragili, pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite e in stato vegetativo, malati terminali e popolazioni rappresentative di tre continenti assistite attraverso programmi di Cooperazione Internazionale. In sala la delegazione del polo specialistico di Sant’Angelo dei Lombardi è stata accompagnata da operatori e medici, presente anche Gianluca Antoniello, in rappresentanza del sindaco Marco Marandino e dell’amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Da giorni, il polo riabilitativo altirpino è mobilitato per questa occasione, nella quale il Pontefice ha potuto apprendere delle specificità di ciascuna delle sedi medico-sanitarie dove la Fondazione opera in Italia. Non sono mancate le parole di apprezzamento e di incitamento da parte del Pontefice ai tanti operatori presenti.

Il Papa Francesco tra gli operatori e i pazienti della Fondazione don Carlo Gnocchi

Il Papa ha pronunciato un discorso ricordando le origini di questa istituzione assistenziale e sociale “sgorgata dalla mente e dal cuore” di Don Carlo Gnocchi, “insigne prete ambrosiano” che dieci anni fa, “il Cardinale Tettamanzi additò alla Chiesa come inquieto cercatore di Dio e coraggioso cercatore dell’uomo che ha consumato la vita nella ricerca del volto di Cristo, impresso nel volto di ogni uomo”. Rivolgendosi al personale della Don Gnocchi, il Papa ha rammentato quale responsabilità ogni giorno, medici operatori e infermieri abbiano. “A distanza di tanti anni, voi portate avanti la sua eredità, e come un talento prezioso, la state moltiplicando con lo stesso suo zelo apostolico, e la stessa fedeltà al Vangelo”. Il Papa ha espresso la propria gratitudine a tutti gli operatori della Fondazione: direttori e responsabili dei centri, medici e operatori, volontari e amici. A loro ha rivolto un monito: “No stancatevi di servire gli ultimi sulla frontiera difficile dell’infermità e della disabilità”. Ed ha aggiunto: “Insieme alle terapie e alle tecniche più avanzate per il corpo, offrite a quanti si rivolgono con fiducia alle vostre strutture le medicine dell’anima, cioè la consolazione e la tenerezza di Dio”.



DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI MEMBRI DELLA FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI Aula Paolo VI Giovedì, 31 ottobre 2019 | Link esterno


Il Pontefice Francesco durante l’incontro con gli operatori della Fondazione Don Carlo Gnocchi nella sala delle udienze in Vaticano

LA STORIA DI DON CARLO GNOCCHI. Nato nel 1902 a San Colombano al Lambro, in provincia di Milano, Don Gnocchi ha attraversato le vicende della Seconda Guerra Mondiale come cappellano volontario degli Alpini, rischiando lui stesso la vita durante la tragica ritirata dal fronte russo. Al termine del conflitto avvia la sua opera in risposta a una grande emergenza dell’Italia del dopoguerra: la presa in carico di orfani e bambini mutilati. Un impegno con cui si guadagnerà il soprannome di “padre dei mutilatini”. Negli anni cinquanta Don Gnocchi estende quindi l’attività dell’allora Fondazione Pro Juventute all’assistenza di persone affette da poliomielite con la creazione del Centro di Santa Maria Nascente a Milano, oggi uno dei due Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) della Fondazione, insieme all’Irccs Don Gnocchi di Firenze. Ne poserà la prima pietra, ma non farà in tempo a vederne l’inaugurazione. Muore poco dopo a Milano nel 1956, affidando ai suoi il compito di portare avanti il lavoro della Fondazione in una celebre frase in dialetto milanese che è parte del suo testamento ideale: “Amis, ve raccomandi la mia baracca”. Tra le sue ultime volontà, la donazione delle cornee a due ragazzi non vedenti, oggi ancora viventi.

Papa Francesco si avvicina per salutare la folla nella sala delle udienze assiepata da operatori e pazienti della Don Carlo Gnocchi
Fabio De Santis, coordinatore medico alla Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi

IL POLO RIABILITATIVO DELLA FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI A SANT’ANGELO DEI LOMBARDI TRA LE ECCELLENZE DELLA CAMPANIA. In Campania, la Fondazione Don Gnocchi è presente con due strutture: il Centro “S. Maria al Mare” di Salerno, inaugurato dallo stesso don Gnocchi nel 1951 che oggi eroga trattamenti di riabilitazione neuromotoria e attività destinate a minori e a giovani disabili e il Polo Specialistico Riabilitativo di Sant’Angelo dei Lombardi all’interno del presidio ospedaliero “Criscuoli”, dove vengono erogate attività di riabilitazione neuromotoria e cardiorespiratoria e dove sono presenti un reparto per pazienti affetti da Gravi Cerebrolesioni Acquisite e alcuni sistemi tecnologici robotizzati, per la riabilitazione degli arti superiori di pazienti con esiti di ictus. Il polo eroga attività di riabilitazione in alta, media e bassa intensità per pazienti affetti da patologie cardiorespiratorie, ortopediche e neurologiche. La struttura di Sant’Angelo dei Lombardi è integrata funzionalmnete con i reparti per acuti, servizi di radiologia, anestesia e rianimazione, ma anche con il laboratorio di analisi del Criscuoli. Il centro di Sant’Angelo dei Lombardi afferisce al dipartimento di cura e riabilitazioni delle gravi cerebrolesioni acquisite (CGA), che coinvolge i reparti di assistenza operativi anche nei centri di Torino, Milano (Centro IRCCS Santa Maria Nascente e Istituto Palazzolo), Rovato (BS), La Spezia e Firenze.

Il Direttore della Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi, Simonetta Mosca

I NUMERI DELLA DON GNOCCHI. La Fondazione Don Gnocchi conta oggi complessivamente 3.700 posti letto per riabilitazione, 6.000 operatori e oltre 50 strutture, tra ospedali e ambulatori territoriali, distribuiti in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Campania e Basilicata. Assiste oltre 250.000 persone mediamente ogni anno in Italia ed è attiva con progetti sanitari e socio-assistenziali, come Organizzazione Non Governativa (Ong), in Burundi, Ruanda, Bolivia, Ecuador, Bosnia Erzegovina, Ucraina, Myanmar (ex Birmania) e Cambogia. L’attività di ricerca della Fondazione ha visto negli ultimi anni un importante sviluppo di sperimentazioni multicentriche per l’applicazione di tecnologie robotiche. 10 dei 28 Centri ospedalieri distribuiti tra Nord, Centro e Sud Italia sono oggi dotati di piattaforme robotizzate per la riabilitazione neuromotoria di pazienti post-ictus e affetti da sclerosi multipla. L’udienza con il Santo Padre sarà preceduta il 30 ottobre dal Convegno “Accanto alla vita sempre: tra scienza, coscienza e compassione” (Centro Congressi Auditorium Aurelia, Largo Tomaso Perassi, 00165 Roma), promosso a Roma dalla stessa Fondazione e che sarà aperto dall’intervento di monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.


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