Dalla Lega mozione di sfiducia al sindaco di Napoli De Magistris

I rappresentanti napoletani del Carroccio provano a sfruttare le divisioni interne alla maggioranza per provocare la fine anticipata della consiliatura. Il capogruppo Vincenzo Moretto chiede le dimissioni del primo cittadino

Il Sindaco di Napoli De Magistris

La Lega prova a fare lo sgambetto al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Nei sondaggi è l’ex magistrato, il trascinatore della rivoluzione arancione del 2011, l’unico accreditato di consensi sufficienti per impensierire il Governatore uscente, Vincenzo De Luca. In una competizione che vede il Centrodetra a trazione leghista al momento fuori dai giochi, la mossa del Carroccio punta evidentemente a capitalizzare i malumori che serpeggiano nella maggioranza del primo cittadino parteneopeo. La mozione è stata presentata dal gruppo consiliare, come ha fatto sapere in queste ore il capogruppo Vincenzo Moretto. Sono «numerose e prioritarie le problematiche e le criticità che incidono da tempo, notevolmente e negativamente, sulla qualità di vita, sulla sicurezza e l’ordine pubblico, sul decoro, sulla salute dei cittadini ponendo la città di Napoli ai livelli più bassi delle varie statistiche e classifiche stilate annualmente», si legge nella nota, con cui la Lega accusa De Magistris di «mancanza di programmazione in campo economico».  Nel documento il Carroccio ritiene responsabile il Sindaco di Napoli De Magistris di scelte che hanno isolato la città, relegando il Comune di Napoli «fuori da tante importanti linee di progettazione legate ai fondi europei». In questo quadro, si sottolinea «la frammentazione del quadro politico» interno all’assemblea di Palazzo San Giacomo, indicata come la dimostrazione dell’avvenuta «dissoluzione del vincolo fiduciario che ha legato i consiglieri al sindaco al momento dell’elezione». Ora la mozione dovrà essere calendarizzata e discussa in Consiglio, fanno sapere i rappresentanti leghisti di Napoli. «Siamo comunque certi che il sindaco rassegnerà le dimissioni ancor prima della discussione di sfiducia», scrivono. «Non potrà fare diversamente altrimenti sarà non solo vittima, ma complice dei suoi carnefici».

Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli

Ieri il Sindaco aveva respinto la richiesta venuta da alcuni consiglieri della sua maggioranza, decisi ad ottenere un robusto rimpasto dell’Esecutivo di Palazzo San Giacomo. De Magistris aveva difeso quello che ha definito «il primo laboratorio civico italiano», dichiarandosi indisponibile per storia personale e stile della sua amministrazione a corrispondere non solo alle istanze presentate, ma soprattutto al metodo seguito.


LEGGI ANCHE: 

Regionali Campania 2020, De Luca davanti a De Magistris nei sondaggi

 

 

ARTICOLI CORRELATI