De Luca: ciclo dei Rifiuti campano nell’Anagrafe nazionale contro le ecomafie

Si prolunga al 2022 la convenzione della Regione Campania con Arpa Lombardia e Arpa Veneto per il riuso del software che ha permesso di unificare controlli e banca dati. Il Presidente dell'Osservatorio: «Col sistema O.R.So salto di qualità della Regione su efficienza e contrasto alle ecomafie. Dài suoi frutti la riforma approvata nel 2016». Intanto riparte il concorso su riciclo e riuso nelle scuole della Campania Pubblicato il Bando 2019-20 (con scadenza il 15 gennaio)

«Il ciclo dei Rifiuti campano nell’Anagrafe nazionale contro le ecomafie. La gestione ambientale è ora monitorabile in tempo reale come quello di Lombardia, Veneto e di quasi tutte le altre regioni italiane». Lo fa sapere il Presidente dell’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania, Enzo De Luca, con una nota nella quale si annuncia il prolungamento della convenzione con Arpa Lombardia e Arpa Veneto per l’utilizzo del sistema informatico “Orso”. «Alla luce dei risultati conseguiti nel campo del monitoraggio e della vigilanza sul ciclo integrato dei rifiuti, sarà prolungata al 2022 dalla Regione Campania la convenzione con Arpa Lombardia e Arpa Veneto per il riuso del Software Web O.RSo. 3.0 (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) in Campania», si legge nella nota. «Questa applicazione è alla base del nuovo sistema di calcolo della raccolta differenziata, introdotto a titolo sperimentale nel 2017 per iniziativa dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti in Campania (ORGR) e poi entrato a regime nella primavera del 2018».

Enzo De Luca, presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti

DA DUE ANNI AVVIATE LE PROCEDURE DI REVISIONE DEI CONTROLLI SUL CICLO DEI RIFIUTI. De Luca spiega che da due anni è stato avviato il ridisegno dei controlli in materia di rifiuti. «L’ORGR ha proposto nel 2017 all’Assessorato all’Ambiente questa innovazione, come strumento per poter adempiere alla missione che la legge regionale 14/2016 ha assegnato all’Osservatorio, rimodulandolo: monitorare e misurare l’andamento del ciclo integrato ambientale, certificando in maniera accurata la performance sul piano generale e nei sette ambiti ottimali in cui il territorio regionale si articola». Per il Presidente dell’ORGR gli obiettivi attesi sono arrivati «In un anno di pieno utilizzo l’applicativo  web O.R.So ha permesso alla Regione Campania di: unificare controlli e banca dati; acquisire l’intero fabbisogno di informazioni previste dalla legge nazionale per svolgere l’attivitàdi vigilanza sulla gestione dei rifiuti; avere la possibilitàdi utilizzare un’anagrafica unica nazionale e condividere con le altre regioni d’Italia metodologie, terminologie e standardizzazione delle informazioni.

La sede centrale dell’Arpa nel Centro Direzionale di Napoli

«TRASPARENZA CONTRO INEFFICIENZA E RISCHIO INFILTRAZIONI». Nella nota, il Presidente De Luca spiega che «il sistema di controllo e monitoraggio del ciclo integrato dei Rifiuti in Campania rappresenta uno strumento decisivo per il salto di qualità della Regione sul piano dell’efficienza e del contrasto alle ecomafie». Inoltre, «l’introduzione di questo software web ha permesso una evoluzione delle modalità di accertamento, adeguando la Campania agli standard imposti dal rivisto Codice dell’Ambiente (decreto legislativo 152/2006 integrato dalla legge n. 221/2015): l’andamento della gestione ambientale a livello generale e locale, sia per quello che riguarda la raccolta differenziata che l’attività impiantistica, oggi non èsolo trasparente, univoco e veritiero, ma anche confrontabile nel contesto nazionale ed europeo». De Luca spiega che «proprio la possibilità di condividere e raffrontare a tutti i livelli locali e nazionali i dati rappresenta la premessa per individuare eventuale anomalie, da perseguire sul piano della maggiore efficienza o del contrasto a fenomeni di infiltrazione criminale nel sistema complessivo». Proprio in questi giorni, aggiunge il Presidente dell’Osservatorio, «gli uffici dell’ORGR hanno completato il rapporto con i dati della produzione dei rifiuti urbani, della percentuale di raccolta differenziata e del tasso di riciclaggio raggiunti dai Comuni nell’Ato di appartenenza nell’anno 2018, per essere trasmessi all’ISPRA, al lavoro per la redazione dell’annuale Rapporto Rifiuti».

L’ingresso alla sede della Regione Campania, a Napoli

IL RUOLO DEI COMUNI NEL CICLO RIFIUTI. Tuttavia, «resta ancora da fare», conclude De Luca. «La vigilanza sul ciclo integrato dei Rifiuti in Campania necessita della piùampia e completa collaborazione dei Comuni, che nella stragrande maggioranza hanno aderito al nuovo sistema di calcolo della raccolta differenziata. Ma serve l’apporto di tutti per rendere compiuto il riassetto disegnato dalla legge regionale, concepita per portare fuori l’Italia dalla procedura di infrazione europea, restituendo ai Sindaci i poteri, a dieci anni esatti dal decreto con cui il Governo nel 2009 affidòalle Province le competenze e le prerogative in campo ambientale».

Gli uffici avellinesi del Provveditorato agli Studi, l’Ufficio Scolastico Regionale

NUOVO CONCORSO NELLE SCUOLE. Intanto, parte la seconda edizione del concorso promosso dall’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti in Campania e riservato alle scuole e agli studenti della Campania sul tema del ‘riciclo e del riuso’. Pubblicato il nuovo bando per l’anno scolastico 2019/20 nella apposita sezione sul sito dell’ORGR, consultabile all’indirizzo htttp://orr.regione.campania.it  sul portale internet della Regione Campania. La scadenza per consegnare gli elaborati èil 15 gennaio.


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